Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Civiltà dell Asia e dell Africa Mediterranea Ordinamento ex D.M. 270/2004 Tesi di Laurea Duoyuan yi ti Unità e

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1 Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Civiltà dell Asia e dell Africa Mediterranea Ordinamento ex D.M. 270/2004 Tesi di Laurea Duoyuan yi ti Unità e diversità nell istruzione rivolta alle minoranze della Repubblica Popolare Cinese Relatrice Ch. Prof.ssa Laura De Giorgi Correlatore Ch. Prof. Guido Samarani Laureanda Vera Maria Paci Matricola Anno Accademico 2016 / 2017

2 Dedico questo elaborato soprattutto a mia madre e a Nerino, che mi hanno insegnato a spiegare le ali e a non temere gli ostacoli che si possono incontrare durante il volo. Lo dedico anche a tutta la mia famiglia, allargata e non, agli amici e ai compagni di viaggio che ho avuto il privilegio di conoscere in questo percorso, a chi in questi mesi ha avuto la forza e la pazienza infinite di offrire supporto incondizionato. 1

3 导论 中华人民共和国是一个多民族的国家, 一共具有五十六个民族 其中, 汉族为人口最多的民族 ; 除了汉族之外, 还有五十五个少数民族 虽然少数民族被称为 少数, 但是数据证明, 属于少数民族的人口并不少 根据 2010 年由中华人民共和国国家统计局所进行的第六次全国人口普查主要数据公报, 少数民族占全国人口之 8,49% 少数民族当中, 人口最多的民族为藏族 维吾尔族与回族 1 各个民族都有自己的文化背景, 此外其历史文化既永久又丰富 少数民族人口密度比较高的一些区域享有设立自治机关的权利 内蒙古自治区成立于解放前 (1947 年 5 月 1 日 ); 新中国成立后, 新疆维吾尔自治区 (1955 年 10 月 1 日 ) 广西壮族自治区 (1958 年 3 月 5 日 ) 宁夏回族自治区(1958 年 10 月 25 日 ) 西藏自治区 (1965 年 9 月 9 日 ) 先后成立了这些区域可分为自治区 自治州及自治县这三个种类 中华人民共和国民族区域自治法 (1984 年 5 月 31 日第六庙全国人民代表大会第二次会议通过 1984 年 5 月 31 日中华人民共和国主席令第十三号发布自 1984 年 10 月 1 日起施行 ) 根据法律, 尽管民族区域享受特定的优惠待遇与管辖方面上的自治性, 然而它们是中国领土分不开的组成部分 具体而言, 少数民族地区的人口不仅包括少数民族居民, 而且还包括汉族居民 此外, 还有一些地区, 少数民族居民比较分散, 导致少数民族于汉族的关系比较杂居 在多数的情况下, 少数民族于汉族居民的关系比较和平, 不存在很大的矛盾, 而有的地区频繁动荡不安, 不同民族之间经常会发生比较激烈的冲突 有的摩擦不是最近几年发生的, 而是因为存在历史的原因, 至今尚未解决 譬如说,2008 年随着奥运竞争的实行, 在西藏自治区发生过十分强烈的抗议, 不过西藏自治区汉族与藏族的关系早久动荡不安 ; 另外一个有代表性的例子为最近几年在新疆有分离分子与恐怖分子所进行的打击 这些场所导致了不同民族之间的关系并不和平 如果对过去历史的过程进行详细的分析, 我们会发现, 曾经的趋势在于, 将少数民族历史文化划归进入汉族所制造出来的系统 这样一来, 少数民族的文化并没有受到认可, 结果是少数民族缺乏对主流文化的认同感 可是, 随着社会的变迁, 对少数民族历史文化的理念也有了很大的变化, 尤其是多亏一些著名学者的研究 享有最高名誉的学家之一为费孝通 1 中华人民共和国国家统计局,2010 年第六次全国人口普查主要数据公报 : 2

4 费先生以中国社会看作 多元一体 的社会 这意味着中国社会不是单一民族的社会, 而是由五十六个民族组成的复合团体 虽然汉族的角色就是引导其他五十五个民族, 可是各个少数民族必定要享有尊重与确保其文化特征的权利 只有如此才能设立和谐社会 : 最终的目标为建设一体多元化的社会团体 在这种多元化的社会当中, 不同文化能够积极地互动 互相学习并且互相了解 考虑到这些元素, 为了实现这个目标, 非发展少数民族教育不可 这是因为教育是发展社会最有效的手段之一, 因此只有发展少数民族教育才能使少数民族区域当中的多元化环境有所发展 于是, 最近三十年来, 国家教育部与地方教育厅所发布了许多政策, 其范围涉及到双语教育的发展 教师培训 贫困学生资助政策以及使少数民族教育更普遍化 此外, 中央政府还加深了资源投入的程度, 扩宽居住于贫困地区的少数民族学生进入高等教育的机会 上述面改革最终的目标为使少数民族教育取得平等, 促进各个民族共同繁荣发展 然而, 所谓的平等不意味着删除不同民族的文化特征, 而是强调每个民族的特殊性都要获得整个社会的认同 只有这样才能成功地设立和而不同的社会 本论文具有双型的目标 : 其一为研究与少数民族教育相关的一些突出的因素 其二为评价发展少数民族教育的过程当中所遇到的一些问题 归根到底, 主要的目标为研究少数民族教育是否能够促进设立和谐社会 笔者选择研究这些问题的理由与个人经验有十分密切的关系 具体而言, 去年笔者在北京师范大学上了一年的汉语进修生 ; 在这段时间之内, 笔者有了一些机会与少数民族学生交流 当时, 笔者发现, 虽然这些学生的身份是中华人民共和国的居民, 但是个别人与中华人民共和国的系统缺乏认同感, 导致他们对自己的意识跟汉族学生迥然不同 于是, 笔者下决心对少数民族教育发展与身份认同问题以及相应的民族问题进行研究 本论文包括四篇 第一篇研究从二十世纪初期至今, 中国教育发展的历史变迁 关于研究的方法, 笔者将一百年的历史变迁分为几个阶段, 提出各个阶段当中教育角色的变化如何 目标在于, 使读者更深刻地了解教育与社会密切的关系, 而且还了解到教育的变迁如何设计到人群对社会与对少数民族的观念 第二篇所研究的内容为对少数民族教育的理念与特征 其一, 提出少数民族教育与费孝通 多元一体 理论的关系 其二, 介绍少数民族教育发展的历史变迁以及最有代表性的法律 第二篇的最后一部将介绍 年国家中长期教育改革和发展规划纲要 当中关于少数民族教育发展的部分 笔者将其翻译成意大利语, 之后对原本的内容进行了评价 第三篇针对双语教育, 将当前所实行的双语教学方法进行详细的介绍 其中, 着重突出民族语言与普通话如何互动的问题 ; 此外, 第三篇还研究培训双语教师的过程 其理由在于, 双语教育不仅是使用两种语言所进行的教学方向, 而是两种文化互动媒介 3

5 培养双语教师的过程当中, 值得注意到的方面是双语教师如何能够起到跨文化中介的功能 除此之外, 笔者还引用了一些特别有代表性的例子, 譬如新疆维吾尔自治区的双语教育政策 这是因为新疆的少数民族居民数量很高, 而且民族多样化十分突出, 使新疆区的双语教育状况特别值得研究 第四篇主要研究政府对少数民族学生所进行的优惠政策 其一是为贫困学生资助政策, 包括奖学金 助学贷款以及勤工助学政策 笔者将介绍贫困学生资助政策的主要特征 其实行方式以及相关的问题 其二为针对加分政策以及其相关的平等问题 这是因为最近几年加分政策导致了一些不良的现象, 使许多专家怀疑优惠政策能否促进教育平等 最后一篇研究乡土教材的百年发展 其特征以及在当前社会当中使用乡土教材的标准与策略 乡土教材在推进地方教育的过程中起了很大的作用 这是因为乡土教材主要是使学生对自己的乡土有所了解, 使学生充分发挥对乡土的热爱 通过对乡土的热爱, 培养学生对国家的爱国主义并且对国家的认同感 鉴于研究工作的策略, 笔者主要参考了中文材料 ; 此外, 还有一些英文书目 就中文材料而言, 不仅包括书目, 还包括在网上参考的一些与少数民族教育相关的法律 在编撰论文的过程当中, 笔者引述了一些法律的原本, 将法律的内容翻译成意大利语, 尽量保留原本基本的结构 此外, 对编撰本论文最大的贡献之一为与专家及少数民族学生的对话 其一, 笔者有了一次机会与王世忠教授交流 王先生在武汉的中南民族大学担任教授, 他的研究方向包括教育管理 少数民族教育理论与政策以及教育经济与财政, 在这些方面下王师为十分优秀的专家 在王师的帮助下, 笔者加深了对少数民族教育发展重点的了解 ; 这对本论文的内容起了很大的作用 其二, 在北京师范大学读书的那段时间, 笔者还有机会与少数民族学生交流 笔者因此也进一步探索到了学生的个人经验, 还了解到了少数民族学生对主流社会文化的感想如何 4

6 INTRODUZIONE La Cina è un Paese la cui popolazione è formata da un totale di cinquantasei gruppi etnici (minzu 民族 ): oltre al gruppo Han (Hanzu 汉族 ), che viene riconosciuto come etnia maggioritaria all interno del territorio nazionale, vi sono altre cinquantacinque etnie definite minoranze etniche (shaoshu minzu 少数民族 ), anche se spesso, da un punto di vista numerico, non sono affatto minoritarie. Nel 2010, la popolazione facente parte delle minoranze ammontava a persone,cioè l 8.49% della popolazione totale della Cina (che in quell anno si assestava a abitanti) 2. Le aree in cui la concentrazione di popolazione appartenente alle minoranze nazionali è elevata godono di una certa autonomia amministrativa: si tratta delle Regioni Autonome (zizhiqu 自治区 ), delle Province Autonome (zizhizhou 自治州 ) e delle Contee Autonome (zizhixian 自治县 ). In particolare, le Regioni Autonome comprendono la Mongolia Interna (Nei Menggu Zizhiqu 内蒙古自治区 ), il Xinjiang (Xinjiang Weiwu er Zizhiqu 新疆维吾尔自治区 ), il Tibet (Xizang Zizhiqu 西藏自治区 ), il Ningxia (Ningxia Huizu Zizhiqu 宁夏回族自治区 ) e il Guangxi (Guangxi Zhuangzu Zizhiqu 广西壮族自治区 ). Generalmente, si tratta di territori collocati alle frontiere, da sempre terreno di convivenza tra gruppi e sistemi culturali diversi, la cui autonomia è riconosciuta sia dalla Costituzione della Repubblica Popolare Cinese (Zhonghua Renmin Gongheguo Xianfa 中华人民共和国宪法 ) che dalla Legge sui territori autonomi della Repubblica Popolare Cinese abitati dalle minoranze (Zhonghua Renmin Gongheguo minzu quyu Zizhifa 中华人民共和国民族区域自治法 ); tuttavia, le Regioni Autonome godono di questo status già da più di sessant anni, in quanto la loro autonomia è stata riconosciuta a partire dagli anni Cinquanta (un caso peculiare è costituito dalla Mongolia Interna, la cui autonomia fu sancita nel 1947). In ogni caso, la legiferazione esistente sottolinea il fatto che questi territori, nonostante godano di una certa autonomia, siano comunque parti imprescindibili del territorio cinese, pertanto non possono non essere soggette al controllo centrale. 2 Dati estrapolati da: Zhonghua Renmin Gongheguo Guojia Tongjiju (Istituto Statistico della Repubblica Popolare Cinese 中华人民共和国国家统计局 ), 2010 nian diliuci quanguo renkou pucha zhuyao shuju gongbao (Sesto rapporto sui dati principali relativi all intera popolazione nazionale, anno 2010)2010 年第六次全国人口普查主要数据公报 : 5

7 Va sottolineato che anche nelle aree geografiche definite autonome non vi è una netta distinzione tra la popolazione appartenente alle minoranze etniche e l etnia Han; anzi, in molti casi i gruppi etnici convivono in maniera molto variegata. Come si evince da alcuni avvenimenti drammatici verificatisi negli ultimi anni (basti pensare alle proteste in Tibet nel 2008, oppure ai recenti episodi di terrorismo nella provincia del Xinjiang), questa convivenza non è affatto sempre pacifica, anzi, vi sono diversi conflitti irrisolti, alcuni dei quali si trascinano da decenni. Se, in passato, si puntava ad assimilare le minoranze nazionali al sistema definito dalla lingua e dalla cultura Han, conferendo un importanza piuttosto marginale alle caratteristiche individuali di ciascun gruppo etnico, negli ultimi anni, grazie alle teorie di eminenti studiosi del calibro di Fei Xiaotong, ha preso piede un altro punto di vista sostanzialmente opposto, che vede cioè le comunità che abitano il territorio della Repubblica Popolare Cinese come singole entità, le quali devono tendere a formare un unica nazione caratterizzata da una coesione sociale e culturale. Ciò significa che, per quanto sia auspicabile che le minoranze nazionali accettino e facciano proprie la lingua, la cultura e il retaggio storico della Cina in quanto nazione di appartenenza, non si debba tralasciare neppure l eredità storico-culturale che definisce ciascuna minoranza. Si tratta di una concezione tesa verso la creazione di una società armoniosa (hexie shehui 和谐社会 ), possibile solo se si persegue uno sviluppo congiunto, che tenga conto, in maniera adeguata, delle esigenze poste dalle singole comunità: l obiettivo finale è quello di giungere a formare una società multiculturale, caratterizzata dall unità nella diversità, in cui le diverse culture possano convivere tra di loro e rispettarsi reciprocamente. L istruzione si configura come uno degli strumenti principali da impiegare per portare avanti questo progetto di creazione di una società armoniosa: per questo motivo, negli ultimi decenni, il governo cinese ha tributato un attenzione particolare allo sviluppo del sistema educativo nelle aree abitate dalle minoranze, le quali, spesso, sono caratterizzate da un livello di scolarizzazione ed efficienza delle infrastrutture scolastiche tutt altro che avanzato. In particolare, è stata presa la decisione di investire sullo sviluppo dell istruzione bilingue (shuangyu jiaoyu 双语教育 ) e sulla creazione di un tipo di didattica che fosse in grado di promuovere la consapevolezza del retaggio storico e culturale che definisce la diversità locali, ai fini di creare una duplice identificazione, sia con la propria comunità di appartenenza che con la nazione cinese. Oltre a questi due aspetti, il governo ha anche scelto di investire economicamente nello sviluppo dell istruzione nelle aree periferiche, sia concedendo aiuti finanziari volti a migliorare le 6

8 infrastrutture scolastiche e la formazione degli insegnanti che operano in queste zone, sia istituendo un sistema di incentivi economici e trattamenti preferenziali rivolti agli studenti appartenenti alle minoranze nazionali che intendono accedere alla carriera accademica, ma che mancano dei mezzi necessari per fare il loro ingresso nelle università cinesi. Queste riforme si propongono di sviluppare l istruzione rivolta alle minoranze, in modo da agire sulla specificità locale provvedendo a uno sviluppo mirato, senza dunque distruggere le comunità preesistenti, e giungendo così a uno sviluppo congiunto, che possa condurre a una sostanziale uguaglianza, senza però eliminare gli elementi di diversità che contraddistinguono ogni comunità appartenente alle minoranze nazionali: tuttavia, si tratta di un processo che, nonostante presenti degli obiettivi dichiarati che, di per sé, sono molto positivi, in realtà non è stato ancora pienamente realizzato e presenta numerose sfaccettature. Il presente elaborato ha come scopo principale quello di analizzare alcune componenti fondamentali dell istruzione rivolta alle minoranze nazionali della Repubblica Popolare Cinese, in modo da mettere in luce gli aspetti che, effettivamente, sono in grado di promuovere la concezione di una società coesa nonostante e proprio grazie a- le differenze culturali e linguistiche che sussistono fra le varie minoranze etniche, e quali siano, invece, le problematiche che ancora rimangono irrisolte. L obiettivo è quello di analizzare se l istruzione possa effettivamente fungere da strumento per promuovere l interculturalismo all interno della società cinese contemporanea, dal momento che la diversità culturale dovrebbe costituire una ricchezza e non un elemento di caos. La scelta dell argomento è dettata, oltre che dal pregresso interesse personale, anche dall esperienza effettuata in prima persona durante un periodo di studio della durata di undici mesi effettuato presso l Università Normale di Pechino, nel corso del quale l autrice del presente elaborato ha avuto modo di confrontarsi direttamente con la percezione di alcuni studenti appartenenti alle minoranze nei confronti dell istruzione accademica e del grado di integrazione con la comunità di studenti Han da essi raggiunto. Dal momento che la maggior parte di questi studenti tende a non identificarsi completamente con gli studenti Han, né con la cultura promossa a livello nazionale, la speculazione fatta sull argomento è stata che, forse, il sistema educativo cinese non sia ancora in grado di provvedere pienamente alle esigenze delle singole comunità locali, in modo da concorrere alla formazione di una società armoniosa ed equilibrata, perciò si è ritenuto opportuno concentrarsi su queste tematiche. 7

9 Al fine di inquadrare meglio l ambito di ricerca, il primo capitolo della trattazione presenta lo sviluppo del sistema educativo cinese moderno, dagli inizi del XX secolo fino al giorno d oggi. Il capitolo è stato suddiviso cronologicamente in periodi storici e si è cercato di tracciare le linee fondamentali dello sviluppo dell istruzione nelle varie fasi, puntando a definire come sia mutato il ruolo assunto dal sistema educativo, in rapporto alle trasformazioni delle esigenze poste dal governo centrale e dalla società stessa, nel corso dei vari decenni. Il secondo capitolo è volto ad approfondire il significato del concetto di istruzione rivolta alle minoranze nazionali, soprattutto in base alla concezione che vede la società cinese come un tutt uno formato da diverse componenti che intendono interagire fra loro e completarsi a vicenda. Oltre a cercare di definire il significato di shaoshu minzu jiaoyu, viene fornita una rapida panoramica dello sviluppo conosciuto da questa branca dell istruzione nel corso degli ultimi cinquant anni. Inoltre, nel secondo capitolo viene esposta e commentata anche la sezione del Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao ( ) 国家中长期教育改革和发展规划纲要 ( 年 ) relativa allo sviluppo dell istruzione destinata alle minoranze nazionali. In questo caso, è stato citato e successivamente tradotto il testo in lingua originale. La traduzione è frutto dell autrice della presente tesi. Il terzo capitolo riguarda, nello specifico, l istruzione bilingue, di cui vengono presentate le principali modalità operative attuate nella Cina contemporanea. La trattazione verte soprattutto sulla questione dell alternanza fra la lingua locale e il putonghua 普通话, nonché sulle problematiche riscontrate nella formazione degli insegnanti bilingue, che si è ritenuto essere uno degli aspetti più importanti, dal momento che l istruzione bilingue si basa sulla comunicazione fra individui, ed è perciò di vitale importanza che gli insegnanti stessi siano in grado di svolgere il ruolo di intermediari fra la cultura e la lingua locale e quelle diffuse su scala nazionale.in questo capitolo si è cercato di supportare l esposizione, dove possibile, citando esempi pratici che potessero illustrare come l istruzione bilingue trovi effettivamente un applicazione pratica, quali benefici sia in grado di recare alle comunità in seno alle quali viene applicata e quali, invece, siano gli ostacoli riscontrati: un attenzione particolare viene tributata alle modalità di realizzazione dell istruzione bilingue nella Regione Autonoma del Xinjiang, perché si tratta di una delle province con il numero più ampio di popolazione appartenente alle minoranze nazionali; inoltre, nel territorio del Xinjiang vi è una diversità culturale 8

10 molto elevata, il che rende la regione particolarmente stimolante dal punto di vista dell analisi delle politiche in ambito educativo che vengono attuate. Il quarto capitolo si occupa, invece, degli incentivi finanziari stanziati a favore degli studenti appartenenti alle minoranze che non dispongono delle risorse economiche sufficienti per accedere alla carriera accademica, nonché delle politiche preferenziali di cui gli studenti possono beneficiare. Poiché si tratta di un ambito di analisi molto vasto, si è scelto di circoscrivere la trattazione alle politiche preferenziali legate ai bonus concessi durante il superamento dell esame di ammissione all università (jiafen zhengce 加分政策 ); trattandosi di trattamenti preferenziali molto particolari, perché conferiscono ampio rilievo alla componente etnica quale requisito sufficiente per accedere ai bonus, questo tipo di politica rappresenta uno spunto di riflessione significativo circa la questione dell uguaglianza in ambito educativo. Per questo motivo, nell esposizione delle politiche preferenziali si è cercato di riflettere sulla loro efficacia, perché molto spesso le politiche preferenziali, anziché promuovere le pari opportunità nell accesso all istruzione, hanno prodotto l effetto contrario di alimentare sentimenti di odio nei confronti delle minoranze. L ultimo capitolo, pur non riguardando direttamente le shaoshu minzu, espone un argomento che si colloca nell ambito di un istruzione che dia rilievo alla specificità tipica di ogni località, ai fini di spingere gli studenti a comprendere meglio le caratteristiche del proprio luogo d origine, per poter sviluppare un senso di identificazione con la patria cinese: si tratta della xiangtu jiaoyu e degli xiangtu jiaocai 乡土教材, strumenti didattici in uso a partire dalla fine della dinastia Qing proprio per promuovere l orgoglio nei confronti della nazione, tramite l alimentare il senso di orgoglio verso la propria terra. Questo capitolo consiste in una digressione storica sulla nascita e lo sviluppo degli xiangtu jiaocai, illustrando le caratteristiche principali da essi assunte in ciascuna epoca e cercando di dare un analisi critica dello sviluppo nella Cina contemporanea. In maniera analoga ai capitoli precedenti, laddove le fonti consultate fornivano materiali adeguati, l esposizione è stata supportata da esempi che testimoniassero l efficacia, o meno, di questa tipologia di materiali didattici. Per quanto riguarda le modalità operative adottate, sono state consultate svariate fonti, sia in lingua cinese, che in lingua inglese. In particolar modo, le fonti redatte in lingua cinese si sono rivelate molto utili ai fini della comprensione della legislazione esistente in materia dell istruzione rivolta alle minoranze; a questo proposito, la ricerca è stata effettuata non solo tramite la consultazione di volumi cartacei, ma anche reperendo in Rete i testi delle leggi in merito. Laddove fosse opportuno citare i testi in lingua 9

11 originale, oltre a riportare le porzioni di testo individuate, è stata fornita una traduzione, cercando di mantenere quanta più fedeltà possibile al testo in lingua; da questo punto di vista, la ricerca delle fonti si è rivelata molto fruttuosa anche ai fini del consolidamento delle competenze lessicali legate a questo ambito. Inoltre, si sono rivelati di grande importanza anche dei colloqui avuti dall autrice durante la permanenza a Pechino: in particolar modo, con il Professor Wang Shizhong dell Università Zhongnan Minzu Daxue 中南民族大学 di Wuhan, autore di numerosi saggi sullo sviluppo dell istruzione fra le minoranze. In un incontro con lui, è stato possibile individuare i punti chiave di cui tener conto quando ci si raffronta con queste tematiche, il che è stato molto utile ai fini dell individuazione di alcuni spunti di riflessione. In secondo luogo, un altra occasione di scambio molto proficua è stato l incontro con alcuni studenti appartenenti alle minoranze nazionali che si trovavano presso l Università Normale di Pechino per effettuare gli studi: nonostante le loro testimonianze non siano state registrate in maniera sistematica, le loro opinioni si sono rivelate fondamentali per avere una percezione interna di come venga vissuta l integrazione in ambito educativo. 10

12 Sommario 1 IL RUOLO DELL ISTRUZIONE IN CINA, DALL ALBA DELLA MODERNITÀ A OGGI Il sistema educativo come motore del progresso, tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo Il sistema educativo come mezzo per lo sviluppo del Paese e per la diffusione della coscienza socialista nei primi anni della Repubblica Popolare Cinese ( ) L asservimento dell istruzione alla propaganda politica e al sostegno della produttività: la Rivoluzione Culturale (Wenhua Dageming 文化大革命 ) La Cina della porta aperta : le trasformazioni del sistema educativo alla luce delle nuove esigenze sociali ed economiche Il raggiungimento dell eccellenza tramite la riforma in ambito educativo: gli anni Novanta Sfide per il futuro: il Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao 国家中长期教育改革和发展规划纲要 Conclusione L ISTRUZIONE E LA DETERMINAZIONE DELL IDENTITÀ DELLE MINORANZE ETNICHE Gli elementi di determinazione delle shaoshu minzu Le molteplici facce del concetto di istruzione, fra uguaglianza e disparità Il processo di sviluppo dell istruzione nei confronti delle minoranze dagli anni Cinquanta fino ad oggi Il Piano per lo sviluppo e le riforme nel medio-lungo periodo all interno del sistema educativo: (Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao 国家中长期教育改革和发展规划纲 ) Testo integrale e traduzione Commento Il potenziamento dell istruzione fra le minoranze: le contraddizioni principali LINGUAGGIO E IDENTITÀ: SVILUPPO E CARATTERISTICHE DELL ISTRUZIONE BILINGUE (SHUANGYU JIAOYU 双语教育 ) Obiettivi dell istruzione bilingue Caratteristiche dell istruzione bilingue

13 3.3 Il caso dell istruzione bilingue nella Regione Autonoma del Xinjiang Riflessioni sullo sviluppo dell istruzione bilingue nella Repubblica Popolare Cinese LE POLITICHE PREFERENZIALI DESTINATE AGLI STUDENTI APPARTENENTI ALLE MINORANZE NELL AMBITO DELL ACCESSO ALL UNIVERSITÀ I sussidi economici volti ad incentivare gli studi universitari Politiche preferenziali nell ambito del superamento del gaokao Istruzione e uguaglianza: riflessioni sull efficacia delle politiche preferenziali LA DIDATTICA COME STRUMENTO PER PROMUOVERE LA COESIONE A LIVELLO LOCALE: PECULIARITÀ E SVILUPPO DEI MATERIALI DIDATTICI NATIVI (XIANGTU JIAOCAI 乡土教材 ) La nascita degli xiangtu jiaocai, al tramonto della dinastia Qing La prima età d oro degli xiangtu jiaocai: l epoca repubblicana Gli xiangtu jiaocai come strumento per la diffusione dell ideologia comunista rivoluzionaria: dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese alla Rivoluzione Culturale Nuovi sviluppi degli xiangtu jiaocai dalla fine degli anni Settanta fino a oggi L uso degli xiangtu jiaocai nella Cina contemporanea, ai fini della promozione dell interculturalità CONCLUSIONE FONTI BIBLIOGRAFICHE

14 1 IL RUOLO DELL ISTRUZIONE IN CINA, DALL ALBA DELLA MODERNITÀ A OGGI In Cina, l istruzione riveste da secoli un importanza capitale quale fattore determinante del processo di mantenimento dell ordine sociale; tuttavia, nel corso del XX secolo, il sistema educativo ha conosciuto una serie di mutamenti ed è stato più volte ridefinito, fino a giungere alla valenza di mezzo per conseguire l uguaglianza e lo sviluppo congiunto, ruolo che ricopre o intende rivestire- nella società cinese odierna. 1.1 Il sistema educativo come motore del progresso, tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo L istruzione ha sempre goduto di grande considerazione in Cina, ma il suo ruolo ha subito un grande cambiamento a partire dal XIX secolo, con l ingresso del Paese nella modernità. La presenza degli stranieri nel territorio cinese, per quanto si fosse accompagnata a una serie di avvenimenti profondamente drammatici per l impero, come le Guerre dell Oppio e i Trattati Ineguali che vi fecero seguito, fu anche il veicolo di ingresso di idee, valori e contenuti culturali fino a quel momento sconosciuti; il contatto con la nuova realtà occidentale fece comprendere ai regnanti Qing la necessità di modernizzare la Cina, recuperando così il divario con le potenze straniere e riconquistando una posizione di parità rispetto ai Paesi occidentali. Per riuscire ad attuare in maniera efficace la modernizzazione auspicata, il cambiamento doveva partire essenzialmente da una riforma capillare del sistema educativo, che avrebbe dovuto essere in grado di garantire una formazione moderna e contribuire allo sviluppo delle industrie, delle infrastrutture e dell economia del Paese. In realtà, in Cina non era completamente assente un tipo di istruzione di stampo moderno, perché già da tempo i missionari attivi nel Paese avevano aperto delle scuole in cui si svolgeva, unitamente alle attività di proselitismo, un tipo di insegnamento dalle caratteristiche occidentali 3. Tuttavia, molti intellettuali si opponevano alla presenza dei missionari, perché non vedevano il tipo di educazione proposta all interno delle scuole fondate da questi ultimi come una forma di fanatismo irrazionale. 4 Pertanto, si decise 3 E-TU Zen Sun, The growth of the academic community , in AA.VV,The Cambridge History of China, volume 13, Republican China , part. 2, Cambridge, Cambridge University Press, 1991, cap. 8, p Ibid. 13

15 di puntare sullo sviluppo di un sistema educativo nazionale che fosse efficace e portasse il Paese a progredire dal punto di vista tecnico-scientifico. La rivoluzione del sistema educativo fu possibile grazie anche ai suggerimenti di alcuni intellettuali di spicco e personaggi politici influenti, come Zhang Zhidong 张之洞 ( ), il quale nell opera Suggerimenti per l istruzione (Quanxue pian 劝学篇 ) espose il proprio pensiero circa quella che riteneva fosse l impostazione da seguire in ambito educativo; nella sua ottica, l istruzione ideale avrebbe dovuto fondere la tradizione classica cinese e la modernità occidentale. 5 Si trattava però di una posizione di natura molto più moderata se confrontata con quella dei riformisti, che nutrivano una grande fiducia nella scienza e nel progresso e vedevano nello sviluppo scientifico il motore per la creazione di una società permeata dal benessere 6. In generale, la modernizzazione dell istruzione in Cina risentiva profondamente dell influenza giapponese e occidentale, anche perché molti studenti cinesi si recarono all estero per affrontare gli studi e tornando nella madrepatria portarono i modelli di insegnamento appresi nei Paesi dove avevano vissuto le proprie esperienze. Generalmente, la mentalità di questi studenti era fortemente plasmata dal pensiero occidentale ed erano caratterizzati da una maggiore apertura mentale, nonché da una maggiore vicinanza ai valori occidentali; tuttavia, alcuni studenti abbracciarono le idee del marxismo, e criticarono l impostazione moderna del sistema educativo, tacciandola di essere eccessivamente capitalista. 7 Dal punto di vista concreto, la modernizzazione del sistema educativo si realizzò in primo luogo nella creazione di istituti tecnici, che seguivano indirizzi di specializzazione in ambiti differenti, come ad esempio l agraria, l industria, l economia e il commercio, e così via. 8 Le prime località in cui, già negli anni Settanta del XIX secolo, vennero fondate queste istituzioni erano le città costiere e tutti i centri in cui era concentrata la presenza straniera, come ad esempio Tianjin, Shanghai, Fuzhou e Nanchino 9 ; vi fu introdotto l insegnamento di numerose discipline inerenti alle scienze naturali, alla matematica, all area economica: in altre parole, si cercò di puntare sulla 5 Charles EDMUNDS, Modern Education in China, The Journal of International Relations, Vol. 10, No. 1 (Jul., 1919),p Philip KUHN, The development of local government, in AA.VV. The Cambridge History of China, volume 13, Republican China , part. 2, Cambridge, Cambridge University Press, 1991, cap. 7, p E-TU Zen Sun, The growth of the academic community , p Ibid., p Charles EDMUNDS, Modern Education in China, The Journal of International Relations, Vol. 10, No. 1 (Jul., 1919),p

16 specificità, in modo da permettere un avanzamento sempre maggiore dello sviluppo tecnologico della Cina. Oltre all istruzione di tipo tecnico, si diffusero anche istituti improntati alla formazione degli interpreti linguistici, dal momento che i frequenti contatti con gli stranieri richiedevano la conoscenza di almeno una lingua straniera, per poter facilitare la comunicazione. La prima scuola di lingue fu aperta a Pechino, seguita poi da altre istituzioni a Shanghai e Canton; gli insegnanti di questi istituti facevano parte proprio di coloro che avevano ricevuto una formazione all estero, oppure avevano studiato nelle scuole missionarie. 10 Tuttavia, per quanto fossero stati attuati degli sforzi significativi per realizzare la modernizzazione del sistema educativo, nei primi anni del Novecento furono raggiunti solo in parte dei risultati positivi, dal momento che solo in una piccola parte del territorio cinese fu possibile mettere in pratica un sistema educativo di stampo moderno: si trattava perlopiù delle aree urbane, mentre le zone rurali rimasero ancora legate all istruzione tradizionale. 11 Per cercare di implementare riforme più efficaci, nel 1903 il governo introdusse un Ministero dell Educazione (Jiaoyubu 教育部 ), il quale sostanzialmente assunse le responsabilità che in passato erano state prerogativa del Ministero dei Riti, anche se furono apportate delle modifiche rispetto alle sue mansioni tradizionali, come ad esempio la suddivisione in commissioni specifiche che si occupavano di questioni come la l educazione tecnica, la finanza e così via. La nuova organizzazione prevedeva una suddivisione anche a livello locale, con la creazione di commissioni locali e la presenza di ispettori, per quanto questi ultimi ricoprissero solo un ruolo consultivo la cui importanza decrebbe con la formazione del nuovo governo provvisorio. 12 Nel 1905, invece, con l abolizione degli esami imperiali, tramontò definitivamente il sistema educativo legato ai dettami del passato; da quel momento, l educazione in Cina si sarebbe arricchita sempre più di connotazioni legate alla modernità. Le riforme dei primi anni del XX secolo definirono, in effetti, un sistema educativo vicino a quello occidentale, in cui il percorso scolastico era suddiviso in quattro livelli di istruzione, dalla scuola elementare alla scuola superiore; si cercò di puntare anche allo sviluppo degli atenei cinesi, introducendo tipologie differenti di università, tra 10 Sullo sviluppo delle istituzioni scolastiche di impronta occidentale all inizio del Novecento, si veda Ibid., p Ivi, p Charles EDMUNDS, Modern Education in China, pp

17 cui gli istituti normali (Shifan Daxue 师范大学 ), che servivano proprio alla formazione del corpo insegnante. La disciplina principale oggetto di studio, naturalmente, era la lingua cinese, cui si accompagnava l insegnamento di materie come la matematica, la storia e la geografia. 13 La caduta della dinastia Qing e la fondazione della Repubblica, nel 1912, portarono dei cambiamenti anche in ambito educativo. A gennaio di quell anno, Sun Yat Sen (Sun Zhongshan 孙中山, ) fu nominato Presidente del Ministero dell Educazione; a Nanchino fu fondato ufficialmente il Ministero dell Educazione del Governo Provvisorio di Nanchino e furono pubblicate due leggi fondamentali nel campo dell istruzione, ovvero le Modalità di messa in pratica del processo educativo (Putong jiaoyu zanxing banfa 普通教育暂行办法 ) e i Criteri per la messa in atto delle lezioni in ambito educativo (Putong jiaoyu zanxing kecheng biaozhun 普通教育暂行课程标准 ) 14. Il Putong jiaoyu zanxing banfa esponeva la necessità di creare un sistema educativo che ricoprisse un ruolo ancora più importante nella costruzione dell unità nazionale, facendo sì che gli studenti sviluppassero una coscienza nazionale più consapevole, diventando cittadini attivi della Repubblica. Inoltre venne stabilito che, fra le discipline oggetto dell insegnamento, dovessero esservi non solo le materie scientifiche, ma anche le belle arti, la musica, l educazione fisica e attività pragmatiche. La riforma avrebbe dovuto interessare anche i testi didattici, scoraggiando la lettura dei Classici, soprattutto nelle scuole elementari 15. Per quanto concerneva invece il Putong jiaoyu zanxing kecheng biaozhun, questo si configurava come la prima compilazione, nella storia cinese, di un criterio uniforme per la pianificazione delle attività didattiche. Questo documento fu redatto da Cai Yuanpei 蔡元培 ( ) e pubblicato il 19 gennaio del 1912, anno in cui fu nominato Ministro dell Educazione; conteneva undici punti legati alla pianificazione didattica nell ambito delle scuole primarie, delle scuole medie e delle università (Gaodeng jiaoyu 高等教育 ) 16.A Shaoxing, a partire dal mese di luglio dello stesso anno, furono messi in pratica 13 Charles THWING, The New Education in China, Science, New Series, vol. 27, 1908, Washington, American Association for the Advancement of Science, p WU Minghai, Zhongwai minzu jiaoxue zhengce shigang, p Putong jiaoyu zanxing banfa shisitiao 普通教育暂行办法十四条,(Quattordici punti per la realizzazione dell istruzione comune),1912,testo in lingua originale tratto da Zhonghua Nanjing linshi zhengfu gongbu 中华民国南京临时政府公布 (Pubblicazioni del Governo Provvisorio di Nanchino),, 国家图书馆 National Library di Pechino, Guojia tushuguan, consultato presso: 16 Nanjing linshi zhengfu de Putong jiaoyu zhexing banfa guiding 南京临时政府的 普通教育暂行办法 规定 ( Normativa sulla realizzazione dell istruzione comune del Governo di Nanchino), 1912: 16

18 dei programmi educativi che seguivano le direttive proposte da Cai Yuanpei: i curricula prevedevano materie di studio divise in quattro ambiti disciplinari, ossia gli studi classici, che comprendevano lezioni di discussione e riflessione circa i principi morali (lunli tonglun 伦理通论 ) e la politica (zhengshi tonglun 政事通论 ), le materie aventi come oggetto lo studio della storia, le materie letterarie, che comprendevano anche lo studio dei componimenti poetici e della lingua inglese, e le materie scientifiche, tra cui si annoveravano la matematica, la biologia, la botanica, la fisica e così via. Ognuna di queste aree di specializzazione era appannaggio di un membro del corpo insegnanti, in modo che ciascuna classe di alunni avesse, in totale, quattro docenti. 17 Tra le riforme principali sostenute da Cai Yuanpei, vi era l inserimento del lavoro manuale nei curricula scolastici: infatti, egli riteneva che fosse fondamentale dedicare del tempo a questo tipo di attività, per far sì che gli allievi sviluppassero appieno le proprie capacità. Un altro elemento di novità fu l introduzione dello studio della storia occidentale, poiché Cai Yuanpei era convinto che la società cinese, proprio in virtù dell ideale di progresso e della formazione della nuova identità di repubblica, non dovesse considerare se stessa come una realtà avulsa dal resto del mondo, ma che fosse inserita in un sistema di comunicazione fra potenze globali. 18 Nei primi anni della Repubblica, la situazione di relativa pace portata dal Governo di Nanchino condusse effettivamente a uno sviluppo del sistema educativo; come ha notato Wu Minghai, il sistema educativo stabilito dal Governo di Nanchino fu l espressione storicamente più matura dell educazione di stampo borghese 19 e parve che fosse possibile realizzare la modernizzazione agognata dai sostenitori delle riforme. Oltre che alla riorganizzazione dei curricula a livello dell istruzione inferiore, media e superiore, si investì in modo preponderante anche sulla formazione accademica; ad esempio, furono creati dei programmi di laurea specialistica (shuoshi 硕士 ), caratterizzati dalla distinzione tra discipline differenti, tra cui si annoveravano la medicina, l agricoltura, l economia e commercio, l ingegneria, e così via. 20 Nonostante le riforme intraprese, tuttavia, gli anni Dieci e Venti del Novecento vedevano ancora molti ostacoli a uno sviluppo del sistema educativo che fosse in armonia 17 WU Minghai, Zhongwai minzu jiaoxue zhengce shigang, p Ibid. 19 Ivi, p Suzanne PEPPER, Education for the new order, in AA.VV.,The Cambridge History of China, volume 14, The People s Republic, part I: The Emergence of Revolutionary China, Cambridge, Cambridge University Press, 1991, p

19 con il progresso della società: in particolare, vi era una distribuzione ineguale delle risorse destinate all istruzione, soprattutto nelle aree rurali, in cui l amministrazione delle istituzioni scolastiche era appannaggio delle autorità locali 21 ; vi era anche una certa difficoltà a reperire i finanziamenti necessari a sovvenzionare le azioni intraprese dal Ministro dell Educazione. Tra i problemi che richiedevano una soluzione urgente, però, vi erano l incremento del numero di scuole, ancora piuttosto esiguo (nel 1915 si stimava un numero di istituti presenti sul territorio nazionale), nonché le difficoltà linguistiche riscontrate tra gli alunni che non avevano familiarità con la lingua comune (putonghua 普通话 ); per ovviare a quest ultima problematica, si cercò di incentivare l uso del putonghua all interno dell ambiente scolastico. 22 Nel corso degli anni Trenta, si assistette a un ulteriore sviluppo del sistema educativo, grazie anche alle riforme volute da Wang Shijie 王世杰 ( ), che fu Ministro dell Educazione a partire dal Sotto la sua guida, venne attuata una standardizzazione dei curricula scolastici, che furono caratterizzati da una varietà di corsi obbligatori e corsi a scelta 23 ; inoltre, Wang Shijie fu tra i promotori di svariate campagne per sradicare l analfabetismo nel Paese. 24 La Costituzione provvisoria della Repubblica di Cina (Zhonghua Minguo xunzheng shiqi yuefa 中华民国训政时期约法 ), varata nel 1931, riconobbe l identità delle minoranze etniche e gettò le basi dell istruzione rivolta ad esse, in virtù del mantenimento dell integrità della nazione e della pace fra i vari gruppi etnici del Paese. 25 Inoltre, fino alla metà di questo decennio, anche la ricerca scientifica conobbe un notevole sviluppo, con un aumento delle pubblicazioni scientifiche; in questa fase, i progressi in campo educativo si accompagnavano a un atteggiamento molto positivo da parte degli intellettuali, che credevano molto nel loro ruolo di guida spirituale della società e condividevano, quindi, un senso di responsabilità nel processo di cambiamento del Paese e nella transizione verso la modernità. 26 E sintomatico che nemmeno lo scoppio della guerra sino-giapponese fu in grado di spazzare via completamente la fiducia nell educazione e nella ricerca accademica quale motore del progresso poiché, nonostante 21 Charles EDMUNDS, Modern Education in China,p Sull argomento si veda Ivi, pp Suzanne PEPPER, Education for the new order, p E-TU Zen Sun, The growth of the academic community , p WU Minghai, Zhongwai minzu jiaoxue zhengce shigang, p Sullo sviluppo dei centri universitari e della ricerca accademica durante gli anni Trenta, si veda E-TU Zen Sun, The growth of the academic community , p

20 la scarsità di risorse e il conseguente peggioramento delle condizioni di vita di studenti e insegnanti, non fu infrequente assistere a una vera e propria migrazione delle università cinesi, come ad esempio l Università Nankai (Nankai Daxue 南开大学 ), la quale da Tianjin si spostò a Changsha, formando un istituzione unica con l Università di Pechino (Beijing Daxue 北京大学 ) e l Università Qinghua (Qinghua Daxue 清华大学 ). 27 Anche questi episodi sono sintomatici dell importanza rivestita dall istruzione nell ambito dello sviluppo globale della Cina, non solo sul piano pragmatico, ma anche dal punto di vista della diffusione di un sistema di pensiero più moderno e dei valori della democrazia e dell appartenenza alla nazione cinese. Nonostante ciò, molte problematiche che il governo di Nanchino si era prefissato di risolvere rimasero senza una soluzione: fra queste vi era il divario tra le aree urbane, in cui lo sviluppo del sistema educativo fu efficace e contribuì alla modernizzazione, e quelle rurali, in cui permaneva un istruzione tradizionale, con scuole rudimentali, in cui agli studenti venivano fornite solo conoscenze basilari in materie come la matematica e il putonghua. In molti casi, le risorse per il sostenimento degli oneri finanziari in ambito educativo provenivano dalle famiglie degli studenti, oppure dai clan locali Il sistema educativo come mezzo per lo sviluppo del Paese e per la diffusione della coscienza socialista nei primi anni della Repubblica Popolare Cinese ( ) Nella Cina maoista, l istruzione ebbe una grande importanza sia come veicolo dello sviluppo economico, tramite un avanzamento in campo scientifico e tecnologico, sia come mezzo di diffusione dello spirito socialista rivoluzionario che era alla base del regime creato da Mao Zedong 毛泽东 ( ). Gli ideali del Partito Comunista si ponevano in diretto contrasto con il sistema educativo instaurato dal governo nazionalista, considerato reazionario, borghese, eccessivamente occidentalizzato, troppo lontano dal pensiero socialista, per cui la lotta di classe doveva partire dalle campagne e dalle fabbriche. Sarebbe stato necessario riorganizzare il sistema educativo in modo che fosse in grado di appianare il divario esistente fra aree rurali e aree urbane e che servisse anche un proposito di propaganda 27 Ivi, pp Suzanne PEPPER, Education for the new order, p

21 ideologica. 29 Infatti, il Partito era già ben consapevole dell utilità del sistema educativo quale mezzo di diffusione dei valori legati al sostenimento della lotta di classe e alla realizzazione della società comunista. Già durante gli anni Quaranta, prima della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, il Partito Comunista si era preoccupato di individuare i problemi fondamentali da risolvere in ambito educativo: in particolare, era cruciale trovare una soluzione alla questione dell alfabetizzazione e della razionalizzazione delle risorse da destinare allo sviluppo dell istruzione. Per questa ragione, erano già state elaborate forme di scolarizzazione adatte soprattutto ai contesti rurali, le quali si erano concretizzate nei primi esperimenti legati alla creazione delle minban xuexiao 民办学校, cioè scuole gestite direttamente dalle comunità locali; i curricula scolastici di queste istituzioni prevedevano lo studio delle basi del putonghua, scritto e parlato, ma anche una preparazione nelle materie scientifiche. Inoltre, allo studio di natura teorica si accompagnavano attività pratiche, la cui natura era diversificata a seconda del contesto locale. 30 Dal 1949 al 1953 si assistette a una prima fase di sviluppo e consolidamento del sistema educativo, in cui il Partito mirò a sradicare il sistema preesistente e a costruire un istruzione nazionale, attuando diverse riforme e provvedendo anche a realizzare un processo di rieducazione rivolto, in particolare, agli intellettuali, i quali avrebbero dovuto rifiutare i valori borghesi che erano stati inculcati loro in precedenza e abbracciare gli ideali rivoluzionari, facendosi portavoce attivi della rivoluzione proletaria auspicata dal Partito Comunista. 31 Nonostante l enfasi sulla creazione di un sistema educativo perfettamente conforme alle esigenze poste a livello nazionale, il Partito Comunista non mancò di cercare ispirazione all estero: infatti, un apporto decisamente significativo alla riforma in ambito educativo fu dato dall Unione Sovietica, i cui modelli operativi vennero ripresi e adattati in base al contesto cinese. L intero sistema educativo venne completamente riorganizzato secondo le esigenze della modernizzazione: in particolare, venne privilegiata la formazione di stampo tecnico, per cui vennero creati numerosi istituti tecnici e, in molti casi, vennero accorpate numerose scuole già esistenti in precedenza. Anche l istruzione accademica fu soggetta a una completa riforma, con l introduzione di esami orali e l organizzazione di attività extracurriculari, le quali 29 Si veda Ibid., p Ibid. 31 Cfr. The May 7 Cadre School, Peking Review, no. 19, 12 maggio 1972, ed. da Peter SEYBOLT, Revolutionary Education in China Documents and Commentary, White Plains, International Arts and Sciences Press, 1973, p

22 avrebbero dovuto spingere maggiormente gli studenti ad abbracciare gli ideali rivoluzionari e a partecipare alla lotta di classe. 32 Nel 1950 furono abolite le scuole private e missionarie; il controllo del sistema educativo divenne interamente prerogativa dello Stato. Anche le università furono gradualmente poste sotto l autorità statale e fu creato un Ministero dell Istruzione Accademica (Gaodeng Jiaoyubu 高等教育部 ). Il sistema sovietico trovò una diretta applicazione in Cina nella creazione di istituti tecnici suddivisi in specializzazioni, molti dei quali furono formati accorpando istituzioni scolastiche preesistenti. In queste scuole erano presenti curricula relativi a discipline come l agraria, l ingegneria e altre materie tecnico-scientifiche; i testi didattici e i metodi di insegnamento utilizzati vennero anch essi mutuati dall Unione Sovietica. Soprattutto all inizio degli anni Cinquanta, venne dato grande rilievo allo sviluppo in ambito tecnico come motore della crescita in ambito economico; per contro, vennero escluse dai curricula universitari tutte le arti liberali, perché non avevano alcuna utilità nei confronti della realizzazione della rivoluzione. 33 Dal punto di vista ideologico, venne attuata una vera e propria campagna di rettificazione: furono allontanati tutti quei personaggi ritenuti dannosi per la messa in atto della rivoluzione, le cui idee erano ritenute essere espressione della vecchia società borghese (in molti casi si trattava di insegnanti appartenenti alla generazione precedente). Risulta evidente come, nei primi anni dell era maoista, un enfasi particolare fosse stata posta sullo sviluppo dell educazione in termini quantitativi, puntando quindi sulla diffusione dell istruzione; invece, durante l arco di tempo tra il 1953 e il 1957, periodo di applicazione del primo Piano Quinquennale, uno degli obiettivi principali fu quello di consolidare le conquiste già fatte e migliorare la qualità dell educazione. 34 In questa fase iniziò il processo di collettivizzazione della produttività che avrebbe portato, nel 1958, alla nascita delle Comuni; nelle campagne, si cercò di puntare a un ulteriore sviluppo dell educazione, tramite una serie di campagne per promuovere l alfabetizzazione e un maggiore investimento nelle minban xuexiao. 35 Venne potenziata anche l istruzione accademica, cercando di sostenere sempre di più lo sviluppo degli istituti tecnici: in seguito alle riforme, vi fu un impennata del numero di iscrizioni alle 32 Ivi, p Immanuel HSU, The Reorganisation of Higher Education in Communist China, , The China Quarterly, Cambridge, Cambridge University Press, 1964, pp Jan-Ingvar LÖFSTEDT, Chinese Educational Policy, Almqvist & Wiksell International, Stoccolma, 1980, p Suzanne PEPPER, Education for the new order, p

23 università, perciò si rese necessario individuare un modo per effettuare una scrematura tra i candidati che chiedevano di accedere all istruzione di tipo accademico. Venne quindi previsto il superamento di un esame, il cui contenuto era diversificato a seconda dell area di specializzazione. 36 Il 1956 fu un anno cruciale per lo sviluppo dell istruzione in Cina; infatti, in quell anno il governo riuscì ad assicurarsi pieno controllo sul sistema economico e ciò ebbe un influenza diretta sul sistema educativo perché, da quel momento, si cercò di spingere ai massimi livelli lo sviluppo dell istruzione, non solo dal punto di vista pragmatico, ma anche dal punto di vista della sua valenza di strumento di propaganda politica. Per quanto riguarda le riforme concrete, si puntò maggiormente allo sradicamento dell analfabetismo, al punto che il governo promosse, come obiettivo da perseguire entro i successivi quindici anni, il completo superamento di questa problematica. Inoltre, si investì nella cosiddetta istruzione non-formale, cioè le forme di scolarizzazione destinate a contadini e operai: ad esempio, furono aperte le cosiddette scuole invernali, in cui veniva fornito un insegnamento di base; come suggerisce il nome, queste istituzioni scolastiche erano in attività solo durante il periodo invernale, quando i contadini non potevano dedicarsi alle attività agricole. 37 Fu rafforzata anche la funzione del sistema educativo quale canale preferenziale per la diffusione dei valori rivoluzionari e la formazione di una coscienza collettiva che manifestasse completa aderenza al socialismo. Per questo, nelle scuole e nelle unità produttive furono introdotte delle sedute di critica e auto-critica, in cui venivano effettuate letture degli scritti di Mao e degli altri grandi leader comunisti del passato e si procedeva a dibattere su questioni di varia natura, scaturite dalla lettura di questi testi. Nel 1957 fu lanciata la campagna antidestra (fanyou yundong 反右运动 ), che colpì soprattutto gli intellettuali, considerati troppo distanti dagli ideali della lotta di classe. 38 Nel 1958, in concomitanza con la decisione del leader Mao di procedere con il noto Grande Balzo in Avanti, l atteggiamento del governo in ambito educativo divenne ancora più radicale. L obiettivo era, ancora una volta, potenziare la crescita economica tramite lo sviluppo della produttività, che si poteva conseguire solo investendo sulla 36 Si vedano Immanuel HSU, The Reorganisation of Higher Education in Communist China, , p. 148; Suzanne PEPPER, New directions in education, in AA.VV, The Cambridge History of China, volume 14, The People s Republic, part I: The Emergence of Revolutionary China, Cambridge, Cambridge University Press, 1991, p Immanuel HSU, The Reorganisation of Higher Education in Communist China, , p Suzanne PEPPER, Education for the new order, p

24 formazione di carattere scientifico. Tuttavia, questi obiettivi si manifestarono in due tendenze che si ponevano nettamente in conflitto tra di loro: da un lato l enfasi sulla produttività era percepita come un elemento strettamente collegato all istruzione (questa linea di pensiero era sostenuta da Mao); a questa concezione si contrapponeva quella di Liu Shaoqi 刘少奇 ( ), il quale privilegiava invece la dimensione elitaria dell istruzione e riteneva si dovesse puntare soprattutto sull eccellenza. 39 La fazione del Partito Comunista più vicina a Mao riteneva che gli alunni dovessero essere educati ad adoperarsi per portare avanti la lotta di classe e di produzione; per questo motivo, dal 1958 nelle scuole fu introdotta la partecipazione obbligatoria ad assemblee di educazione civica e lezioni che vertevano su contenuti politici, nonché l obbligo di eseguire attività di lavoro manuale. Oltre a una solida educazione politica, le assemblee settimanali e le ore di lavoro manuale servivano anche a inculcare negli alunni i valori che stavano alla base dell ideologia del Partito, cioè l amore nei confronti della patria, del popolo, della scienza, nonché il prendersi cura della proprietà condivisa. Come ha notato Theodore Chen, dal momento che la patria e il popolo erano entrambi simboli del Partito, una cieca obbedienza verso quest ultimo era da considerarsi come la più alta espressione della corretta applicazione della morale auspicata dal Partito 40. In realtà, Liu Shaoqi non riteneva che la produttività, in sé, costituisse un elemento secondario nell ambito dello sviluppo della Cina; tuttavia, egli era convinto che il modo più efficace attraverso cui sarebbe stato possibile elevare il livello di produttività nel Paese non fosse puntare sul lavoro manuale, bensì investire nella formazione di personalità dotate di talento (peiyang rencai 培养人才 ) in maniera che, con le loro capacità e competenze, potessero ricoprire il ruolo di guida del progresso futuro della Cina; a questo proposito, Liu Shaoqi sostenne la creazione dei cosiddetti istituti chiave (zhongdian xuexiao 重点学校 ), cioè delle scuole che avrebbero dovuto ricoprire un ruolo fondamentale nello sviluppo del Paese, e nella cui costruzione fu investito un ingente capitale, in termini di risorse sia finanziarie che umane. 41 La visione elitaria dell istruzione di Liu Shaoqi incontrò una decisa opposizione da parte dello stesso Mao e dei suoi sostenitori, in quanto una concezione del genere era ritenuta troppo distante dagli ideali del socialismo, nonché fomentatrice di privilegi di classe. Infatti, dal punto di vista dei maoisti, tributare eccessiva importanza alla 39 Theodore CHEN, Elementary Education in Communist China, The China Quarterly, no. 10, Cambridge, Cambridge University Press.,1962, p Ibid. 41 Suzanne PEPPER. New directions in education, p

25 produttività sottintendeva una relazione di dominazione e dipendenza fra l elite e le masse, acuiva le distinzioni di classe e sanciva proprio la supremazia di una data classe sociale 42. In questa fase, l appartenenza a una data classe politica condizionava l ammissione alle istituzioni scolastiche 43, con il risultato che il privilegio di classe iniziò ad essere una caratteristica piuttosto diffusa nel sistema educativo, scontrandosi nettamente con quanto sostenuto dall ideologia socialista pura. Questa concentrazione sull istruzione elitaria portò a uno sviluppo poco equilibrato dell istruzione, poiché il maggior numero delle risorse disponibili fu investito nel potenziamento delle istituzioni chiave e questo andava a scapito delle regioni più arretrate. 44 Come contromisura all istruzione basata sui privilegi, si investì in una ulteriore massificazione dell istruzione, cercando di potenziare ulteriormente il sistema educativo nelle aree rurali e di creare forme alternative di accesso agli studi, come le scuole televisive e i corsi per corrispondenza. 45 Anche dal punto di vista della propaganda politica, a partire dagli inizi degli anni Sessanta, vennero intensificate ulteriormente le attività volte a rafforzare la coscienza socialista delle masse. Ad esempio, vennero proposte delle campagne di emulazione di personaggi che si erano distinti per il valore e la devozione alla causa rivoluzionaria; 46 nelle scuole vennero moltiplicate le sedute di critica e auto-critica e si fece più preponderante la presenza delle Guardie Rosse (Hong wei bing 红卫兵 ) e dell Esercito di Liberazione(Jiefang jun 解放军 ) che, attraverso il proprio esempio e la propria esperienza di dedizione alla causa rivoluzionaria, avrebbero dovuto contribuire a rendere i giovani più partecipi alla causa rivoluzionaria. Dal , inoltre, venne introdotta la pratica di mandare i giovani intellettuali urbani nelle campagne, affinché potessero diffondere la dottrina socialista, il rapporto esistente fra la produttività e l organizzazione della propria vita e[ ]spingere i contadini a trarre ispirazione dal vigore e dall energia dei giovani intellettuali, convogliando tale energia nel proprio lavoro 47 ; allo stesso tempo, anche i giovani di città avrebbero potuto fare esperienza diretta della vita contadina e rafforzare, così, la propria vicinanza ai valori rivoluzionari. 42 Citazione da Peter SEYBOLT, Revolutionary Education in China, p Suzanne PEPPER, New directions in education p Peter SEYBOLT, Revolutionary Education in China, p Jan-Ingvar LÖFSTEDT, Chinese Educational Policy, pp ; su questo argomento verte anche Immanuel HSU, The Reorganisation of Higher Education in Communist China, Jan-Ingvar LÖFSTEDT, Chinese Educational Policy, p Citazione da Wholeheartedly complete Reeducation work, in Peter SEYBOLT, Revolutionary Education in China, p

26 In una situazione generale che si mostrava sempre meno aderente agli ideali rivoluzionari, e sempre più fossilizzata nella concessione dei privilegi di classe, si rendeva necessaria un azione sistematica di ripristino del regime. Infatti, i maoisti credevano fermamente che lo sviluppo della produttività fosse comunque legato alla lotta di classe, perciò per sovvertire l ordine elitario sostenuto da Liu Shaoqi sarebbe stato necessario attaccare le istituzioni che fomentavano i privilegi, tra cui l educazione stessa, utilizzandole invece per favorire lo sviluppo delle masse L asservimento dell istruzione alla propaganda politica e al sostegno della produttività: la Rivoluzione Culturale(Wenhua Dageming 文化大革命 ) La Rivoluzione Culturale fu prodotta proprio dalla volontà di Mao di far fede al principio che senza distruzione non ci sarebbe stata alcuna ricostruzione 49, il che lo spinse a procedere a una rigorosa riforma dell intera società, sradicando le tendenze da lui ritenute eccessivamente capitaliste. La riforma della società non sarebbe stata possibile senza il contributo dato dal sistema educativo che, anche in questo momento storico, rappresentò uno dei canali preferenziali di diffusione della propaganda politica del Partito. Al fine di assicurarsi che i valori rivoluzionari raggiungessero le masse in maniera capillare, l istruzione subì una trasformazione, in modo che si puntasse più sulla quantità che sulla qualità: il pensiero che stava alla base delle riforme attuate durante la Rivoluzione Culturale era che l istruzione dovesse servire, ancor più che negli anni precedenti, alla mobilitazione delle masse. Inoltre, essa doveva essere ancor più legata alla produttività, ragione per cui le arti liberali vennero quasi completamente escluse dall ambito educativo, se non nella misura in cui fossero in grado di servire alla diffusione della propaganda politica. Nel 1966, si procedette alla chiusura delle istituzioni scolastiche private, nonché dei college improntati sull insegnamento delle arti liberali; anche le zhongdian xuexiao vennero progressivamente eliminate, poiché ritenute l espressione di un educazione elitaria che non avrebbe avuto alcuno spazio nella realizzazione del disegno voluto dal Partito. In generale, vennero promosse delle riforme che miravano a una maggiore standardizzazione del sistema educativo: si puntò molto allo sviluppo delle scuole 48 Ivi, p Ibid. 25

27 elementari e medie locali, soprattutto nelle aree rurali, in appoggio alle Comuni agricole e alle unità produttive 50. L obiettivo era quello di diffondere ancor di più l istruzione, in modo che i valori socialisti raggiungessero anche le masse nella loro globalità e si potesse creare una sostanziale armonia fra l iniziativa locale e le direttive fornite dalla leadership del Partito 51. Venne messa in atto anche una campagna di mobilitazione, tramite attività di vario genere: dalle sedute di critica e auto-critica alle testimonianze dirette delle Guardie Rosse all interno delle scuole, volte a fornire agli studenti un valido esempio di devozione alla causa rivoluzionaria. Inoltre, fu proseguita la campagna relativa al trasferimento dei giovani intellettuali urbani nelle zone rurali. 52 Oltre alle Guardie Rosse e all Esercito di Liberazione, un altra organizzazione che ebbe una grande importanza nell ambito della propaganda politica furono le Squadre di Propaganda del pensiero di Mao, che erano regolarmente presenti all interno delle scuole ed erano solitamente guidate dai comitati rivoluzionari; il compito di questi gruppi era proprio quello di diffondere il pensiero di Mao, incoraggiare il criticismo rivoluzionario, ripulire il Partito Comunista e contribuire a implementare le riforme educative. 53 A questo proposito, durante la Rivoluzione Culturale, fu istituito un Comitato responsabile di individuare le modalità per il cambiamento da operare in ambito educativo. In primo luogo, si decise di operare un decentramento dell autorità in merito alle istituzioni scolastiche, il che significava demandare al governo locale il potere decisionale e le responsabilità amministrative delle istituzioni scolastiche, con l obiettivo di sviluppare ulteriormente le istituzioni scolastiche, soprattutto nelle zone rurali. Inoltre, venne fortemente limitata la mobilità geografica, con il risultato che gli studenti si trovarono vincolati a frequentare scuole collocate nella propria area di residenza 54 ; nelle aree rurali, molte scuole furono poste sotto il controllo delle unità produttive locali. 55 In secondo luogo, si puntò a una maggiore standardizzazione dell istruzione: va rilevato che le riforme intraprese in questo periodo miravano a un estensione quantitativa, piuttosto che qualitativa, dell intero sistema educativo. Furono apportate modifiche sia ai testi didattici che ai curricula stessi: ad esempio, le materie scientifiche furono adattate ai contesti pragmatici della realtà agricola e industriale. E opportuno citare anche un altro 50 Si vedano Peter SEYBOLT, Revolutionary Education in China, pp ; Jan Ingvar LÖFSTEDT, Chinese Educational Policy, pp Peter SEYBOLT, Revolutionary Education in China, p Suzanne PEPPER, Education, in AA. VV, The Cambridge History of China, volume 15, The People s Republic, part 2: Revolutions within the Chinese Revolution, , Cambridge, Cambridge University Press, 1991, p Jan-Ingvar LÖFSTEDT, Chinese Educational Policy, p Suzanne PEPPER, Education, p Jan-Ingvar LÖFSTEDT, Chinese Educational Policy, p

28 dei provvedimenti stabiliti dal governo in quegli anni, cioè la riduzione della durata del corso di studi obbligatorio (da nove anni a otto), al fine di anticipare l ingresso nell ambito produttivo. 56 Sempre nel 1966, furono aboliti gli esami di ammissione in tutti i livelli scolastici e fu stabilito che i giovani dovessero lavorare per almeno due anni prima di presentare domanda per poter frequentare l università; in merito, è particolarmente significativa una dichiarazione che fece Mao nel luglio 1966, quando il leader affermò che gli studenti avrebbero dovuto essere scelti fra i contadini e gli operai che avessero già esperienza nel lavoro manuale, in modo che, una volta completati gli studi e acquisite, quindi, conoscenze teoriche utili, potessero tornare allo svolgimento delle proprie mansioni 57. Un tale provvedimento può sembrare paradossale, ma acquisisce una sua ragion d essere se si tiene conto che, in questo modo, sarebbe stato possibile mettere in pratica in maniera efficace la dottrina elaborata dal leader secondo cui il rivoluzionario ideale era rosso ed esperto. La stretta connessione fra produttività e apprendimento teoretico trovò una diretta espressione anche nella riorganizzazione dell organico dei docenti, poiché vennero allontanati molti insegnanti tacciati di avere idee non conformi agli ideali rivoluzionari e di appoggiare il capitalismo. Per rafforzare il controllo politico, fu stabilito che gli stessi membri dei quadri dirigenti del Partito dovessero esercitare una supervisione sui docenti competenti nelle varie discipline: questo sistema creava una netta contrapposizione e un rapporto spesso conflittuale fra coloro che possedevano solide conoscenze settoriali (neihang 内行 ) e i quadri dirigenti, i quali dovevano occuparsi di politicizzare l istruzione, ma non avevano affatto competenze sufficienti in merito alle materie oggetto dell insegnamento, ed erano quindi waihang 外行 58. Da queste riforme, si può facilmente evincere come un eccessivo investimento nello sviluppo quantitativo, piuttosto che nella buona qualità dell insegnamento, fosse poco funzionale a un effettivo miglioramento delle condizioni del sistema educativo cinese. Oltre a ciò, la marcata campagna di propaganda ideologica attuata all interno delle istituzioni scolastiche non sortì l effetto desiderato, anzi contribuì a creare un clima di terrore e malcontento nei confronti del Partito. 56 Sulle riforme attuate durante la Rivoluzione Culturale, si veda PEPPER, Suzanne, China s universities, Center for Chinese Studies, Ann Arbor, University of Michigan, 1984, p LÖFSTEDT, Jan-Ingvar, Chinese Educational Policy, p Suzanne PEPPER, Education, p

29 Soprattutto per quanto riguardava l ambito educativo, le operazioni di riduzione e semplificazione che, nelle intenzioni dell elite del Partito, avrebbero dovuto massificare l educazione, rendendola più efficace, ebbero spesso un effetto contrario, poiché venne a mancare un orientamento preciso del sistema educativo. Lo stesso Deng Xiaoping 邓小平 ( ), nel 1976, affermò che dal momento in cui fu avviata la Rivoluzione Culturale, le scuole non hanno prestato alcuna attenzione agli standard educativi, enfatizzando, al contrario, il lavoro manuale, mentre le conoscenze e le capacità basilari degli studenti nelle proprie aree di specializzazione sono state poste in secondo piano [ ] Le scuole sono state private di regole ben definite, non è stato previsto alcun sistema di selezione o promozione e non sono stati stabilite alcune forme di premio o di punizione. 59 Quando la Rivoluzione Culturale terminò ufficialmente, alla fine degli anni Settanta, si procedette al ripristino di un sistema caratterizzato da una maggiore razionalizzazione e, soprattutto, da una forte centralizzazione rispetto alle riforme volute da Mao: venne istituito nuovamente il Ministero dell Educazione, che assunse piena responsabilità nell ambito educativo. In particolare, due furono gli ambiti in cui si cercò di promuovere lo sviluppo: il miglioramento della qualità dell istruzione e della ricerca scientifica, come base per incentivare il progresso della Cina. La stessa nuova Costituzione della Repubblica Popolare Cinese, introdotta nel 1978, sanciva in maniera chiara che una delle prerogative dello Stato dovesse proprio essere quella di tributare un maggiore sforzo nello sviluppo del sistema educativo, per poter migliorare il livello di crescita, sia culturale che scientifica, dell intera nazione. 60 Riassumendo, nel periodo tra il 1966 e la fine della Rivoluzione Culturale, l istruzione perse completamente la sua componente di mezzo per lo sviluppo di una coscienza critica individuale, perché fu subordinata a essere uno strumento di propaganda intensiva delle idee rivoluzionarie. Si può dire che si sia trattato di un passo indietro, piuttosto che del raggiungimento di un obiettivo, perché le riforme intraprese in questi anni, se da un lato contribuirono effettivamente alla diffusione del pensiero socialista, dall altro non furono in grado di creare un sistema intellettuale in cui la maggioranza della popolazione potesse avere voce in capitolo e in cui potesse riconoscersi in maniera autonoma, senza accettare passivamente le idee imposte dall alto. Inoltre, in molti casi, le riforme individuate in ambito educativo risultarono eccessivamente difficili da mettere 59 Citazione presente in Jan-Ingvar LÖFSTEDT, Chinese Educational Policy, p Sulle vicissitudini politiche in ambito educativo degli anni Settanta, si veda Ivi, p

30 in pratica e rispondevano più a una concezione utopica che ad una rigorosa analisi della realtà. 1.4 La Cina della porta aperta : le trasformazioni del sistema educativo alla luce delle nuove esigenze sociali ed economiche Già al termine della Rivoluzione Culturale, negli anni fra il 1977 e il 1979, si tennero numerose conferenze durante le quali furono individuate le linee guida dello sviluppo futuro dell istruzione. Tra le riforme che seguirono immediatamente la fine della Rivoluzione Culturale, vi furono l abolizione dei comitati rivoluzionari e delle squadre per la propaganda del pensiero di Mao; la durata del ciclo di studi obbligatorio fu riportata a nove anni (sei anni di scuola elementare e tre anni di scuola secondaria) e si puntò ad accorpare molte istituzioni scolastiche, soprattutto nelle aree rurali; nelle scuole, furono stabiliti dei nuovi curricula, la cui standardizzazione seguiva una razionalizzazione che mirava ad essere più efficace rispetto a quella perpetrata negli anni precedenti. Vennero proposti testi didattici unificati secondo criteri uguali per l intero Paese, che prevedessero non solo lo studio delle materie scientifiche ma anche delle discipline umanistiche, le quali furono nuovamente annoverate fra le materie oggetto dell insegnamento. E significativo che, oltre al recupero delle discipline scientifiche, dopo la Rivoluzione Culturale si scelse di dare maggiore rilievo anche allo studio teorico dell educazione, una branca che era stata fondamentalmente abbandonata nel corso del ventennio precedente, ma che aveva (e mantiene tuttora) una notevole importanza nella scelta dei criteri di realizzazione delle attività didattiche. 61 Nel 1977, venne introdotto nuovamente il sistema di selezione per l accesso all università, che successivamente si sarebbe evoluto nell odierno gaokao 高考. Da quel momento, dunque, la selezione degli studenti non avvenne più unicamente sulla base della provenienza di classe o sulla base di privilegi politici, bensì fu soggetta ai risultati conseguiti attraverso lo studio. 62 Anche il settore dell educazione non-formale fu sottoposto a delle riforme, perché il governo cercò di incoraggiare lo sviluppo delle scuole part-time e delle istituzioni che offrivano la possibilità di seguire corsi per corrispondenza o televisivi; si trattava di scuole che puntavano molto sullo studio individuale, le quali, tramite 61 Jan Ingvar LÖFSTEDT, Chinese Educational Policy, pp Suzanne PEPPER, Education, pp

31 programmi di studio che consentivano di alternare la propria professione lavorativa alla formazione scolastica, fecero sì che una larga fetta della popolazione potesse proseguire il proprio percorso di studi. 63 La politica della porta aperta, iniziata durante gli anni Ottanta, comportò per la Cina un uscita dall isolamento a trecentosessanta gradi, non solo per quanto riguardava i rapporti con l estero, ma anche dal punto di vista del modo di concepire la società. Tra i fautori dell apertura del Paese vi furono indubbiamente Deng Xiaoping e Hua Guofeng 华国锋 ( ); tra gli slogan principali del cambiamento vi erano emancipare la mente, cercare la verità attraverso i fatti e la pratica è l unico criterio per perseguire la verità. 64 Si trattava di concetti che ben riflettevano l atteggiamento di ottimismo verso il futuro della Cina e anche la nuova attenzione tributata alla ricerca scientifica; in un certo senso, dal punto di vista intellettuale, può essere ravvisato un paragone tra quest epoca e l atmosfera di fiducia nella scienza che regnava tra gli intellettuali cinesi riformisti agli inizi del XX secolo. Suzanne Pepper ha sottolineato che, tra la fine degli anni Settanta e l inizio degli anni Ottanta, si assistette a una vera e propria riabilitazione degli intellettuali che erano stati ostracizzati durante la Rivoluzione Culturale, i quali si misero al servizio del processo di cambiamento, sostenendo il governo; in questo modo, le loro condizioni di vita migliorarono sensibilmente. 65 E noto che, a partire dagli anni Ottanta, i cambiamenti in campo economico furono notevoli, poiché la Cina visse una transizione verso l economia di mercato e una significativa apertura alle relazioni commerciali con l estero, incoraggiate anche dalla creazione delle joint ventures e delle Zone Economiche Speciali. 66 In un clima di cambiamento così radicale, naturalmente l istruzione doveva essere in grado di evolversi per riuscire a venire incontro alle nuove esigenze poste da un Paese che si apprestava verso una crescita così rapida. Ancora una volta, venne dato rilievo al miglioramento qualitativo, il quale si articolò su un duplice binario: da un lato occorreva promuovere lo sviluppo del sistema educativo nelle aree ancora arretrate, dall altro vennero effettuati investimenti per promuovere la specializzazione in istituti come le zhongdian xuexiao e le università, in modo da garantire una formazione di livello più alto e, di conseguenza, l acquisizione di un know-how più specializzato. 63 Jan Ingvar LÖFSTEDT, Chinese Educational Policy, p. 149.Ha scritto sull argomento anche Tom GRUNFELD, Innovations in Post-Secondary Education in China, Cambridge, Cambridge University Press, 1982, p Jan Ingvar LÖFSTEDT, Chinese Educational Policy, p Suzanne PEPPER, Education, p John FAIRBANK, Merle GOLDMAN, China: a New History, Cambridge, Harvard University Press, 1998, pp

32 Uno degli obiettivi che si prefisse il governo di Deng Xiaoping fu quello di aumentare il livello di diffusione dell educazione. Nel 1980, fu varato un decreto sulla scolarizzazione diffusa a livello nazionale, con l obiettivo di diffondere l istruzione obbligatoria. 67 Non era la prima volta che venivano compiuti degli sforzi per estendere a tutto il territorio nazionale una forma di istruzione standardizzata, tuttavia le differenze che sussistevano a livello locale fra le varie aree rendevano difficile l implementare delle politiche unitarie; basti pensare che i testi didattici adottati non risultavano comprensibili a tutti gli studenti, perciò un criterio unico per la messa in atto delle attività didattiche non era una soluzione efficace. In realtà, all inizio degli anni Ottanta si registrò una diminuzione del tasso di iscrizione alle scuole primarie e secondarie di primo grado: questo fenomeno era dovuto, in parte, agli effetti della politica del figlio unico, in parte a fattori come il reddito familiare e la ricchezza del territorio di provenienza, i quali facevano sì che, spesso, si tendesse ad allontanare i giovani studenti dalle scuole, preferendo che si dedicassero ad attività utili per il sostentamento della famiglia 68. Tuttavia, il governo si adoperò per aumentare la percentuale di iscrizione alle scuole, puntando sulla ricerca di finanziamenti da destinare all ambito educativo e su una formazione più efficace del corpo insegnanti, tramite una riorganizzazione delle cosiddette università normali (shifan daxue 师范大学 ), in cui venivano formati gli insegnanti delle scuole secondarie, e degli istituti normali (shifan yuanxiao 师范院校 ), destinate alla formazione degli insegnanti delle scuole primarie. 69 Degli sforzi significativi furono compiuti per sviluppare l istruzione anche nelle aree meno ricche e nelle regioni periferiche; in realtà, grazie alle riforme, il tasso di scolarizzazione aumentò sensibilmente nel corso degli anni, anche se continuavano a persistere delle discrepanze tra le regioni rurali e le aree urbane. Un input non trascurabile fu fornito anche dall apporto delle nuove tecnologie all insegnamento: soprattutto durante gli anni Novanta, il sistema educativo fu soggetto a una informatizzazione che si rivelò molto importante in merito alla diffusione delle conoscenze, e fornì anche un valido supporto per implementare attività didattiche innovative Ibid. 68 Rachel CONNELLY, ZHANG Zhenzhen, Educational Access for China s Post-Cultural Revolution Generation, in Emily HANNUM, Albert PARK, Education and Reform in China, Abingdon, Oxon, Routledge ed., 2007, pp Lynn PAINE, FANG Yanping, Supporting China s teachers challenges in reforming personal development in Emily HANNUM, Albert PARK, Education and Reform in China, p Vedi Ivi,p. 176; ha trattato questo argomento anche Tom GRUNFELD, Innovations in Post-Secondary Education in China. 31

33 Un altro punto di svolta fondamentale fu rappresentato dalla promulgazione, il 27 maggio 1985, del Decreto della Repubblica Popolare sulla riforma del sistema educativo (Zhonggong Zhongyang guanyu jiaoyu tizhi gaige de jueding 中共中央关于教育体制改革的决定 ) 71. In base a questo decreto, nonostante a un livello macroscopico l educazione continuasse a essere gestita dal governo centrale, tramite il Ministero dell Educazione, si decise di concedere alle autorità locali il potere decisionale riguardo le istituzioni scolastiche della loro area di competenza: John Hawkins ha notato che questo provvedimento aveva l obiettivo principale di far sì che le autorità locali fossero maggiormente inclini a rispondere più rapidamente alle nuove esigenze poste dalla liberalizzazione economica. 72. Il decentramento dell autonomia decisionale doveva essere funzionale allo sviluppo economico, perché avrebbe dovuto concedere maggiore spazio all iniziativa privata, cosa che si realizzò anche in ambito educativo, dal momento che Deng Xiaoping si adoperò per promuovere gli investimenti dei privati e delle aziende nello sviluppo dell istruzione. Come spiega Yang Deguang, non è un caso che, durante gli anni Ottanta, si sia registrato un aumento vertiginoso delle minban xuexiao, le quali avevano il vantaggio di aumentare i fondi destinati all educazione, oltre a contribuire alla diffusione dell istruzione nel territorio del Paese 73. In secondo luogo, questo Decreto stabilì la necessità di procedere al potenziamento dell educazione di livello secondario inferiore, cercando di puntare allo sviluppo dell educazione di tipo tecnico. Oltre a ciò, si auspicava un potenziamento sistematico delle modalità di accesso agli studi e al conseguimento dei diplomi; a questo avrebbe dovuto accompagnarsi un rafforzamento dell autonomia decisionale concessa alle singole istituzioni, specialmente in ambito accademico. Da ultimo, si sosteneva che queste riforme avrebbero dovuto essere messe in pratica in maniera attiva, al fine di garantire la riuscita messa in pratica di queste misure. L importanza del Zhonggong Zhongyangguanyu jiaoyu tizhi gaige de juedingsta nel fatto che abbia rivoluzionato il modo di concepire il sistema educativo, poiché esplicava due consapevolezze di fondo: in primo luogo, per assicurare uno sviluppo 71 Testo integrale reperibile presso il sito del Ministero dell Istruzione della Repubblica Popolare Cinese (Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyubu 中华人民共和国教育部 ): 72 John HAWKINS, Centralization, Decentralization, recentralization Educational reform in China, Los Angeles, University of California, p YANG Deguang 杨德广, Sanshi nian lai Zhongguo gaodeng jiaoyu de shida biange 年来中国高等教育的十大变革 (Dieci grandi cambiamenti degli ultimi trent anni nell ambito dell istruzione accademica in Cina), p. 30,op. cit. da YUAN Zhenguo 袁振国, Zhongguo jiaoyu zhengce pinglun 中国教育政策评论 (Critica dei provvedimenti nell ambito educativo cinese), Pechino, Jiaoyu kexue Chubanshe 教育科学出版社, 2015, p

34 consistente era necessario che le strutture alla base del sistema educativo fossero efficaci. Oltre a questo, era fondamentale che le riforme avessero un riscontro immediato e fossero coerenti sia con l esperienza del passato che con quanto ci si auspicava dal futuro 74. A questo proposito, nel corso degli anni Ottanta, vennero aperte nuovamente le zhongdian xuexiao; oltre a questo tipo di istituzione e furono create le cosiddette scuole centrali (zhongxin xuexiao 中心学校 ). Queste ultime si differenziavano dalle zhongdian xuexiao perché, oltre a occuparsi della formazione scolastica delle personalità di talento, dovevano anche esercitare delle funzioni di controllo e di amministrazione del sistema educativo nelle aree locali di competenza: ad esempio, erano responsabili della formazione del corpo insegnanti che avrebbe poi dovuto essere attivo negli altri istituti scolastici. 75 Se da un lato la reiterata enfasi posta sulla formazione delle eccellenze era considerata uno dei fattori chiave che avrebbero permesso la crescita economica del Paese, dall altro questo aspetto divenne una questione dibattuta in maniera piuttosto vivace, dal momento che alcuni intellettuali consideravano le zhongdian xuexiao poco funzionali all effettivo processo di modernizzazione e sviluppo del Paese. Dal loro punto di vista, queste istituzioni davano eccessiva importanza al raggiungimento di un punteggio elevato, piuttosto che all acquisizione di capacità che potessero essere messe in atto in maniera efficace. Inoltre, la loro creazione stessa fungeva da fattore demotivante per coloro che, invece, frequentavano gli istituti comuni ; in questo modo, veniva a crearsi un clima di competitività che certamente non costituiva un vantaggio per lo sviluppo della Cina che il governo auspicava. 76 Nonostante il processo di riforma non fosse affatto semplice, in effetti nel corso degli anni Ottanta si verificarono dei miglioramenti, perché l esperienza maturata dal governo in ambito educativo fece sì che, nel tempo, fosse possibile individuare delle soluzioni più puntuali alle problematiche presenti all interno della società. Nei due decenni successivi, fino ai giorni nostri, questo processo di riforma e ulteriore modernizzazione dell istruzione è stato notevolmente promosso, rendendo il sistema educativo cinese tra i più avanzati e capillari, su scala mondiale. 74 Vedi SU Junyang 苏君阳, CAO Dahong 曹大宏, Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao ( ), jiaoyu juzhan gduben, 国家中长期教育改革和发展规划纲要 ( 年 ), 教育局长读本, (Piano nazionale per lo sviluppo e la riforma a lung otermine dell istruzione ( )), Pechino, Beijing Shifan Daxue Chubanshe 北京师范大学出版社 2010, p Suzanne PEPPER, China s universities, pp Ivi, pp

35 1.5 Il raggiungimento dell eccellenza tramite la riforma in ambito educativo: gli anni Novanta Durante gli anni Novanta, la volontà di migliorare il sistema educativo trovò espressione in una tendenza a potenziare la specificità locale, piuttosto che a provvedere a una standardizzazione tout court. Nel 1993 fu approvato il Piano per la riforma e lo sviluppo dell istruzione in Cina (Zhongguo jiaoyu gaige he fazhan gangyao 中国教育改革和发展纲要 ), pubblicato l anno seguente, che fissava gli obiettivi da raggiungere entro l anno 2000 ed esprimeva un senso di ottimismo verso uno sviluppo che si stava realizzando in maniera graduale. 77 Questo documento ribadiva proprio che il controllo sull educazione dovesse essere anzitutto prerogativa delle autorità locali, sia a livello delle municipalità, sia a livello delle Regioni Autonome; le autorità locali dovevano altresì occuparsi di un continuo controllo della situazione del sistema educativo nelle proprie aree di competenza, facendo pervenire con regolarità dei rapporti all autorità centrale. In effetti, se si tiene conto dell immensità del territorio cinese e della grande pluralità di realtà che vi coesistono, il processo di decentramento delle funzioni di controllo rispondeva certamente ad esigenze obiettive; tuttavia, questo provvedimento era in grado di funzionare solo nelle zone che già avevano conosciuto uno sviluppo economico adeguato, mentre la sua efficacia rimaneva limitata nelle aree meno ricche, in cui, invece, un maggiore intervento dello Stato sarebbe stato più auspicabile. 78 Ciò non significava, tuttavia, che il Ministero dell Istruzione non avesse voce in capitolo per quanto riguarda il potere decisionale in ambito educativo: infatti, proprio il Ministero avrebbe dovuto provvedere a fissare i piani didattici generali, a cui le singole istituzioni scolastiche e accademiche avrebbero dovuto attenersi. Un altro degli obiettivi previsti dal Jiaoyu gaige he fazhan gangyao era l incremento degli investimenti in ambito educativo, non solo da parte dello Stato stesso, ma anche dei privati; questo doveva coincidere con uno sviluppo ulteriore del sistema di agevolazioni concesse agli studenti, al fine di permettere loro di completare con profitto il ciclo di studi, indipendentemente dalla provenienza o dalla propria condizione. 79 Tutti gli obiettivi da perseguire si inserivano, ancora una volta, nell ottica che vedeva 77 Il testo del Zhongguo Jiaoyu gaige he fazhan gangyao è stato consultato online presso Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyubu 中华人民共和国教育部 (Ministero dell Istruzione della Repubblica Popolare Cinese),: 78 John HAWKINS, Centralization, Decentralization, recentralization Educational reform in China, p Il testo del Zhongguo Jiaoyu gaige he fazhan gangyao è stato consultato online presso Zhonghua Renmin Gongheguo 中华人民共和国教育部 (Ministero dell Istruzione della Repubblica Popolare Cinese), Jiaoyubu: 34

36 l istruzione come veicolo principale per poter formare i talenti di cui la Cina aveva bisogno per svilupparsi. Durante l ultimo decennio del XX secolo vennero compiuti ulteriori sforzi per promuovere la diffusione dell istruzione, al punto che, tra il 1990 e il 2000, si registrò un notevole aumento del tasso di iscrizione alle scuole primarie, per quanto rimanesse un forte divario fra le aree urbane e le aree rurali. 80 Oltre all istruzione obbligatoria, vennero individuati nuovi obiettivi da raggiungere anche nell istruzione secondaria di livello superiore: tra le leggi più importanti in merito, figurava la Legge sull istruzione accademica (Gaodeng Jiaoyu fa 高等教育法 ), pubblicata nel 1998 e aggiornata nuovamente nel 2004, la quale conteneva direttive molto precise riguardo i compiti e le modalità attraverso le quali le università cinesi dovevano stabilire i propri piani didattici, il che includeva quindi sia le tipologie di specializzazione offerte, sia l organizzazione delle varie attività. 81 Oltre a ribadire quanto indicato dai Decreti emanati negli anni precedenti, questa legge introdusse degli elementi di novità, in quanto sottolineava l esigenza di varare provvedimenti diversificati a seconda delle peculiarità della singola istituzione accademica o della singola area geografica. Solo in questo modo sarebbe stato possibile lo sviluppo uniforme del Paese; si tratta di un elemento ricorrente nella legiferazione cinese, anche tenendo conto del fatto che un territorio dotato di una tale pluralità di realtà diverse non poteva prevedere un sistema che ignorasse completamente le singole casistiche, perché ciò si sarebbe rivelato certamente controproducente ai fini dello sviluppo auspicato dal governo. Un altro elemento degno di essere citato è che il Gaodeng Jiaoyu fa sanciva la libertà di compiere ricerca in ambito universitario, oltre alla libera espressione artistico- letteraria, cosa che nei decenni precedenti sarebbe stata impensabile. 82 Naturalmente, i contenuti della libera produzione in ambito accademico dovevano, e devono, rimanere circoscritti a quanto accettato dal governo; nonostante ciò, un apertura di questo genere è particolarmente significativa se si tiene conto dell esperienza dei decenni precedenti. Oltre a questo, il Gaodeng Jiaoyu fa fissava i criteri di organizzazione delle attività didattiche e non, da svolgersi nei campus cinesi, 80 Emily HANNUM, Albert PARK, Education and Reform in China, p Testo integrale consultabile presso Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyubu 中华人民共和国教育部 (Ministero dell Istruzione della Repubblica Popolare Cinese),: 82 Cfr. Testo del Gaodeng Jiaoyu fa 高等教育法, consultato online presso Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyubu 中华人民共和国教育部 (Ministero dell Istruzione della Repubblica Popolare Cinese): 35

37 dalla durata del corso di studi (due-tre anni per i corsi di laurea breve, tre-quattro per i corsi di laurea specialistica) alle modalità organizzative del piano di studi. Il livello di progresso raggiunto dall istruzione nel corso degli anni Novanta dimostra come la Cina fosse ormai consapevole di aver raggiunto uno sviluppo educativo tale per cui non bastava puntare solo al miglioramento, ma che fosse importante raggiungere l eccellenza vera e propria. Negli anni Novanta, infatti, il Paese iniziava a emergere come nazione in via di sviluppo, e le sue potenzialità cominciavano a essere riconosciute anche dal mondo esterno. Inoltre, la concezione secondo cui l istruzione serviva come motore del progresso era ormai una costante in Cina, per cui, disponendo ora dei mezzi e degli strumenti sufficienti per promuovere uno sviluppo significativo, era ormai tempo di perseguire l eccellenza in quanti più ambiti possibile. 1.6 Sfide per il futuro: il Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao 国家中长期教育改革和发展规划纲要 E indubbio che, negli ultimi due-tre decenni il sistema educativo cinese abbia compiuto passi da gigante in termini di sviluppo e modernizzazione, soprattutto in quanto queste riforme hanno accompagnato una crescita economica avvenuta a una velocità che, a partire dagli ultimi dieci- quindici anni, è stata quasi vertiginosa. Il sistema educativo cinese è, ora, molto moderno e le scuole cinesi, in molti casi, sono istituti all avanguardia, in cui vengono proposti curricula avanzati e diversificati. Inoltre, molte università cinesi occupano posizioni di ranking molto alto a livello mondiale: a titolo esemplificativo, l Università Qinghua si trova al cinquantottesimo posto nella classifica dei cinquecento migliori atenei del mondo e l Università di Pechino al settantunesimo posto. 83 Tuttavia, questa realtà di progresso si pone in netto contrasto con quella delle aree rurali, in cui, invece, lo sviluppo in molti casi è latente: laddove il tasso di scolarizzazione sia sufficientemente alto, le scuole spesso sono ancora fortemente arretrate, perché mancano le risorse, sia economiche che umane, sufficienti. In queste zone, i genitori tendono spesso a scoraggiare i figli a studiare, poiché le condizioni economiche in cui versano rendono necessario che la prole si adoperi in attività utili al sostentamento della 83 Fonte: sito ARWU (Academic Ranking World Universities): 36

38 famiglia: si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso, che rende difficile la messa in pratica di un efficace sistema educativo 84. La direzione da intraprendere per quanto riguarda lo sviluppo del sistema educativo è stata individuata dal Piano per le riforme a medio e lungo termine e per lo sviluppo dell educazione (Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao 国家中长期教育改革和发展规划纲, abbreviato in Jiaoyu guihua gangyao), varato nel 2010 con riferimento al decennio che va fino al Pur riconoscendo gli sforzi compiuti e i risultati conseguiti dal sistema educativo nel corso degli ultimi decenni, questo documento fissa i traguardi che ancora devono essere raggiunti, oltre alle modalità operative che devono (e dovranno) essere messe in pratica. Il Jiaoyu guihua gangyao parte dalla convinzione di fondo che il sistema educativo non vada considerato un entità a sé stante, ma che debba cooperare con le altre forme di amministrazione della società e dello Stato, siano esse il governo stesso, l economia, la scienza, la tecnologia, e così via. Inoltre, è più che mai necessario tenere conto delle diverse realtà che coesistono all interno del territorio cinese. La Cina presenta ancora molte aree di arretratezza che ostacolano il conseguimento di una modernizzazione a tutto tondo. Ai fini di uno sviluppo costante, è necessario porre le basi per una condizione stabile del Paese, a un livello globale, bisogna perseverare nello sviluppo economico e bisogna rafforzare la guida del Partito, cercando di puntare a uno sviluppo continuo 85. In secondo luogo, la linea di pensiero che sta alla base dei provvedimenti illustrati nel Jiaoyu guihua gangyao è che sia necessario elaborare un sistema educativo costantemente migliorabile nel tempo e che sia plasmato sulla base di riforme che tengano conto dello sviluppo futuro e che considerino l essere umano come il centro di tali riforme, puntando a soddisfare le esigenze poste dalla società, a migliorare continuamente la struttura del sistema educativo e ad adoperarsi per rendere più uniforme il livello di sviluppo generale. Le riforme nel campo dell istruzione devono inserirsi in un ottica coerente, che permetta uno sviluppo e una costante modernizzazione a tutto tondo, in armonia con il progresso scientifico, tecnologico e così via. Il miglioramento del sistema educativo è da considerarsi come un esigenza primaria, proprio perché è lo sviluppo dell istruzione a fungere da motore per il progresso in tutti gli altri campi; al contrario, 85 SU Junyang, CAO Dahong, Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao ( ), jiaoyu juzhang duben, p

39 un istruzione poco efficiente preclude la modernizzazione, perché impedisce un azione di ricerca che serva allo sviluppo globale della Cina. Un altro dei fattori da considerare è la consapevolezza che l istruzione debba servire a formare una società coerente, che condivida una profonda motivazione verso lo sviluppo globale del Paese. Ciò non significa, però, che essa debba spersonalizzare l individuo e uniformare il pensiero degli allievi; al contrario, l istruzione deve prevedere anche una dimensione interiore, che tenga conto delle peculiarità individuali del singolo studente, siano esse relative al carattere o alle modalità di apprendimento. È proprio l attenzione verso la dimensione personale che rende più efficace la messa in pratica del processo didattico, in quanto, se si tiene conto delle caratteristiche dell individuo, è possibile fare leva sui suoi punti di forza e ottenere migliori risultati nell ambito della formazione e del riconoscimento dei talenti; è, questo, un fattore che verrebbe meno se l educazione fosse un processo spersonalizzante, come nei decenni precedenti, che puntava a uniformare tutti gli individui. 1.7 Conclusione Nel corso del XX secolo, il sistema educativo cinese ha conosciuto diverse tappe di sviluppo, non solo dal punto di vista delle riforme attuate, ma anche per quanto riguarda il suo ruolo specifico nel processo di evoluzione storica del Paese. Se per molti decenni l istruzione è stata considerata un mezzo per consentire l ingresso della Cina nella modernità e portare avanti il progresso del Paese, spesso a scapito della quantità o della qualità del sistema educativo in sé, oggi si tende a puntare su uno sviluppo che, pur privilegiando una buona qualità dell insegnamento, delle infrastrutture e dei metodi didattici utilizzati, sia anche caratterizzato da una distribuzione equa delle risorse e da una certa sostenibilità. Le sfide che rimangono da affrontare sono ancora molte. È necessario rendere la Cina sempre più in grado di competere con gli altri Paesi a livello globale, perciò occorre puntare sull eccellenza e investire risorse nel formare talenti. Dal 2010 a oggi, già molti cambiamenti sono stati pienamente realizzati, ad esempio sono stati posti in essere dei curricula diversificati, che prevedano sempre di più lo studio delle lingue straniere, oltre all inglese. Ai fini di promuovere un insegnamento di qualità, proprio nel 2015 è stata varata una legge che impedisce agli stranieri che non siano madrelingua, o non siano in possesso di una certificazione rilasciata da un istituzione situata in un Paese facente parte 38

40 del Commonwealth, di accedere all insegnamento della lingua inglese. Questo è sintomatico del fatto che si cerchi, sempre più, di perseguire l eccellenza, puntando a garantire agli studenti una formazione di alto livello, soprattutto nelle aree in cui il sistema educativo ha già conosciuto un notevole sviluppo. 86 Nonostante le linee guida del processo di riforma siano ben chiare, si tratta comunque di obiettivi tutt altro che semplici da realizzare ed è ragionevole supporre che, nonostante lo sviluppo avvenga in maniera pressoché inarrestabile, un decennio non sarà sicuramente sufficiente per risolvere tutti i problemi che ancora caratterizzano il sistema educativo cinese. In particolare, i problemi che affliggono le aree abitate dalle minoranze etniche sono tutt altro che esigui e, nonostante a queste regioni venga già tributata una grande attenzione, reperire risorse adeguate a risolvere problematiche legate al basso tasso di scolarizzazione o alla scarsità di capitale economico messo a disposizione è comunque tutt altro che semplice. Tuttavia, nel Zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyaoè stato indicato con chiarezza come si debba affrontare lo sviluppo in queste aree, come si vedrà nel capitolo successivo. 86 Modalitä operative in merito introdotte nella pagina web del Consolato statunitense a Pechino: 39

41 2 L ISTRUZIONE E LA DETERMINAZIONE DELL IDENTITÀ DELLE MINORANZE ETNICHE Il concetto di etnia (minzu 民族 ) è molto complesso da definire. Nonostante sul territorio cinese si contino cinquantasei minzu (l etnia Han e cinquantacinque shaoshu minzu), in passato, all interno del territorio cinese, venivano riconosciute solo cinque gruppi etnici principali: le altre minzu raramente venivano incluse nella classificazione, sia a livello politico che sociale. Ciò è evidente a tal punto che, in un discorso del 1912, Sun Yat Sen indicò proprio l unità delle Cinque Nazionalità (Wuzu Gonghe 五族共和 ) come uno degli elementi principali della fondazione del nuovo ordine: in questa definizione risultavano compresi gli Han, i mancesi, i mongoli, i tibetani e gli uiguri. 87 Secondo questa prospettiva, l unità fra le cinque minzu maggioritarie includeva la solidarietà e il senso di appartenenza reciproco fra le etnie (minzu tuanjie 民族团结 ), indicando che ogni gruppo etnico avrebbe ricoperto un ruolo di uguale importanza nel costituire una base importante per la nazione. Non a caso, la Costituzione provvisoria della Repubblica di Cina prevedeva che ogni minoranza scegliesse un rappresentante che partecipasse all Assemblea legislativa del governo. In questo modo, per quanto non venisse negata completamente l identità delle singole minoranze, tutte le etnie risultavano accorpate all interno di un unico Stato, come parti costituenti di una realtà quanto mai composita e variegata; allo stesso tempo, però, queste dovevano convergere verso uno scopo comune, vale a dire la realizzazione dell unità nazionale. 88 Da un punto di vista etimologico, il termine minzu si compone dei caratteri 民 min e 族 zu. Il primo ha il significato di popolo, mentre il secondo indica un gruppo. Spesso, questo vocabolo viene tradotto come etnia, anche se una traduzione alternativa e più valida potrebbe essere nazionalità ; per preservare le connotazioni contenute nel significato originario, si ritiene dunque opportuno utilizzare la forma originaria. 89 Ciò che contraddistingue un minzu non sono i tratti fenotipici, bensì delle caratteristiche specifiche, acquisite dai membri che nascono in seno a una certa comunità, le quali non solo includono una comune collocazione geografica e il fatto di utilizzare una lingua 87 Sull argomento si veda WANG Shizhong 王世忠,Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu 少数民族教育发展研究, (Studio sullo sviluppo dell istruzione fra le minoranze), Pechino, 人民出版社 Renmin Chubanshe, 2013, p Ibid. 89 Il Grand Dictionnaire Ricci suggerisce come definizione quella di nazionalità, nel senso individuato dalla Costituzione della Repubblica Popolare Cinese, che si autodetermina come uno Stato composto da diverse nazionalità, cfr.grand Dictionnaire Ricci de la langue chinoise, Institute Ricci de Paris-Taipei, Paris,

42 capita e parlata da tutti, ma comprendono anche un sistema di valori e una visione del mondo accettati e condivisi. 90 E evidente che in questo caso a distinguere i vari gruppi siano dei veri e propri tratti culturali, piuttosto che attributi fisici; infatti, sono proprio questi ultimi a conferire una notevole importanza, poiché concorrono a formare l identità culturale della comunità di riferimento. Nel caso della realtà cinese, le minoranze vengono definite tali nonostante spesso la loro presenza sul territorio sia piuttosto cospicua. Se si considera solamente la Regione Autonoma del Tibet (Xizang Zizhiqu 西藏自治区 ), nel 2010 la popolazione di etnia tibetana formava circa il 90% degli abitanti totali dell area. Allo stesso modo, la Regione Autonoma del Xinjiang (Xinjiang Weiwu er Zizhiqu 新疆维吾尔自治区 ), in quell anno, era composta per circa il 60% da una larga fetta di popolazione appartenente all etnia uigura, con gli Han a costituire il rimanente 40% della popolazione totale Gli elementi di determinazione delle shaoshu minzu La realtà estremamente composita delle minoranze richiede, naturalmente, un attenzione particolare da parte del governo. Questo perché ogni comunità non solo possiede tratti culturali distinti, ma è inserita in un contesto locale che varia a seconda delle zone ed è segnato da caratteristiche socio-economiche differenti: spesso, si tratta di aree rurali o periferiche, caratterizzate da una maggiore arretratezza rispetto alle aree più ricche del Paese. Da un punto di vista teorico, per appianare i contrasti fra le shaoshu minzu e il governo centrale basterebbe aumentare il capitale investito per lo sviluppo di queste regioni; invece, le risorse finanziarie bastano perché, in mancanza di una serie di provvedimenti politici efficaci, lo sviluppo economico rischia solamente di inasprire i contrasti già esistenti, certamente non di risolvere la cosiddetta questione nazionale. Il termine questione nazionale (minzu wenti 民族问题 ) riassume una pluralità di fenomeni legati al rapporto esistente fra individui appartenenti a minoranze nazionali 90 WANG Shizhong, Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, p Cfr. Zhonghua Renmin Gongheguo Guojia Tongjiju 中华人民共和国国家统计局 (Istituto Statistico della Repubblica Popolare Cinese), Xizang Zizhiqu 2010 diliuci quanguo renkou diaocha zhuyao shuju gongbao 西藏自治区 2010 年第六次全国人口普查主要数据公报 (Sesto rapporto del censimento della popolazione nella Regione Autonoma del Tibet): Xinjiang Weiwu er Zizhiqu 2010 nian diliuci quanguo renkou diaocha zhuyao shuju gongbao 新疆维吾尔自治区 2010 年第六次全国人口普查主要数据公报 (Sesto rapporto del censimento della popolazione nella Regione Autonoma del Xinjiang: 41

43 differenti: riassumendo, minzu wenti indica tutti quei conflitti che necessariamente sorgono nel momento in cui una comunità viene minacciata o rischia di scomparire; è una problematica endemica della storia cinese, poiché da secoli vi sono contrasti fra gli Han e le altre minzuche vivono all interno del territorio della Cina, oppure nelle aree di confine. 92 Inoltre, l esperienza storica dell impero cinese insegna che, per quanto in molti casi siano stati proprio gli Han a configurarsi come etnia egemone, non è sempre stato così: basti pensare alla dinastia Yuan, di etnia mongola, o al governo mancese durante la dinastia Qing. Dal momento che non era possibile risolvere i contrasti creando un potere centrale unitario, dopo la nascita della Repubblica Popolare Cinese fu deciso di istituire delle aree caratterizzate da governo locale autonomo. Questa scelta fu scaturita dalla convinzione che, in un Paese in cui conviveva una notevole pluralità di culture, ciascuna dotata di caratteristiche proprie e, in molti casi, di una tradizione storica secolare, sarebbe stato possibile realizzare l unità nazionale solo rispettando l autonomia di ciascuna comunità. Una scelta di questo genere derivava non solo dall eredità del marxismoleninismo, ma anche dalla considerazione dell esperienza storica della Cina, la quale, negli anni Cinquanta, usciva da quasi un secolo di oppressione e sottomissione all imperialismo straniero. In quel momento storico, al Partito sembrava doveroso cercare di evitare qualsiasi tipo di conflitto. 93 Fra le caratteristiche che concorrono a formare l identità delle singole minzuvi sono la religione e la lingua locale. Soprattutto nelle aree periferiche, le organizzazioni religiose hanno sempre ricoperto un ruolo molto importante nel processo di formazione dell individuo, al di fuori del nucleo familiare. Già dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese, furono sancite la libertà di fede, nonché quella di affiliazione libera a qualsiasi credo religioso (purché non sconfinasse in un fanatismo che minasse i valori rivoluzionari sostenuti dal Partito Comunista); la società cinese venne identificata come una società secolare, che presentava cioè una netta distinzione tra la sfera statale e quella religiosa.in effetti, la separazione fra Stato e religione è presente anche in ambito educativo, poiché l istruzione statale è totalmente priva di elementi che esulano dalla sfera secolare; nonostante ciò, in molti casi le moschee e i templi si attestano ancora come luoghi d istruzione dotati di una certa influenza. Nel corso degli ultimi decenni, le riforme hanno concesso un autonomia religiosa sempre maggiore, al punto che la scelta della fede individuale è un argomento che non è mai stato messo in discussione. In ogni caso, il 92 Sull argomento, si veda WANG Shizhong, Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, pp Cfr. LIU Xingwu, ALATAN, China s policy towards her minority nationalities, Social Scientist, vol. 16, Chicago, Social Scientist, 1988, pp

44 sistema educativo cinese è, per auto-definizione, secolare, quindi in ambito didattico si tende a escludere tutto ciò che è attinente all ambito religioso. 94 A titolo esemplificativo dell atteggiamento del governo centrale nei confronti della questione della secolarizzazione in ambito educativo, si può citare l articolo 36 della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese 95, che afferma: 国家保护正常的宗教活动 任何人不得利用宗教进行破坏社会秩序, 损害公民身体健康, 妨碍国家教育制度的活动. [Trad. Lo Stato protegge (il normale svolgimento) delle attività religiose. A nessuno è consentito trarre vantaggio dalla religione per effettuare azioni volte a l ordine pubblicoe danneggiare il benessere dei cittadini.] La legge sull istruzione della Repubblica Popolare Cinese (Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyufa 中华人民共和国教育法 ), del , riporta: 国家实行教育与宗教相分离 任何组织和个人不得利用宗教进行妨碍国家教育制度的活动 [Trad: lo Stato pone in essere la separazione reciproca fra istruzione e religione. A nessuna organizzazione, né individuo, è consentito di utilizzare l istruzione di stampo religioso per danneggiare il sistema educativo statale]. A questo proposito, vale la pena riflettere sul fatto se l esclusione della dimensione religiosa dall ambito educativo sia, di per sé, un fattore positivo nel modo di concepire l istruzione rivolta alle shaoshu minzu. Se l obiettivo del sistema educativo è quello di rispettare le peculiarità specifiche di ciascuna comunità, infatti, non si può ignorare l elemento religioso, poiché esso costituisce un elemento di coesione molto importante; pertanto, come ha suggerito Lin Yi, se nei contenuti didattici fosse inserita anche qualche forma di studio dei credo religiosi, sarebbe possibile produrre una conoscenza più consapevole della realtà di riferimento. 97 Anche la lingua è un elemento rilevante fra le caratteristiche distintive delle minoranze nazionali. Le minoranze che vivono all interno del territorio cinese comunicano tramite cinquantatré lingue diverse, anche se solo ventuno di esse vantano una codificazione scritta. Risulta profondamente chiaro e comprensibile come la lingua locale sia un elemento imprescindibile della cultura delle singole minoranze, in quanto funge sia da mezzo di comunicazione, sia da elemento di coesione della coscienza 94 Sulla religione quale elemento di determinazione delle minoranze si veda: YANG Rui, WU Mei, Education for Ethnic Minorities in China: a policy critique in SA-eDUC Journal, Volume 6, Number 2, 2009, p Testo estrapolato dalla Costituzione della Repubblica Popolare Cinese (Zhonghua Renmin Gongheguo Xianfa 中华人民共和国宪法 ), Articolo 36, consultato online presso Hui fa Wang 汇法网 : 96 Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyufa 中华人民共和国教育法, marzo 1995, consultata online presso Zhongyang Renmin Gongheguo Zhonghua Renmin Zhengfu 中央人民共和国中央人民政府 (Governo Centrale della Repubblica Popolare Cinese): 97 LIN Yi, Ethnicization through schooling: the mainstream discoursive repertoires of ethnic minorities, The China Quarterly, no. 192, Cambridge, Cambridge University Press,

45 collettiva della comunità di riferimento. Sin dagli anni Cinquanta, il governo ha incoraggiato l utilizzo della lingua locale non solo in ambito educativo, ma anche in altre circostanze, come per esempio in campo giuridico. Nelle Regioni Autonome sono presenti case editrici che stampano materiale di vario genere in lingua locale: testi didattici, periodici, quotidiani, e così via. 98 Tuttavia, soprattutto a partire dal periodo delle riforme negli anni Ottanta, si è verificata una tendenza opposta, cioè in alcuni casi vi è stata una trasformazione spersonalizzante della cultura delle singole minzu, a vantaggio dell espansione della cultura dominante (zhuliu wenhua 主流文化 ), la quale viene propagata in maniera consistente attraverso i media e ha come principale veicolo di diffusione linguistica il putonghua. Alcuni osservatori sostengono che, in alcuni casi, la diffusione della cultura dominante ha provocato una retrocessione della lingua locale, a favore di quella cinese, soprattutto fra le generazioni più giovani, che tendono a utilizzare maggiormente il putonghua; 99 per questo motivo, la conservazione della cultura individuale delle singole minoranze è una tematica di grande importanza. Ai fini di uno sviluppo armonioso, che non trascuri le caratteristiche di ciascuna comunità, l ottica socialista propone una condizione di uguaglianza (minzu pingdeng 民族平等 ), che parte dalla considerazione che gruppi etnici differenti, dotati di caratteristiche sociali, economiche e culturali diverse tra loro, possano godere di uguali diritti e di un riconoscimento paritario del proprio status. 100 Tale riconoscimento non deve avvenire solo sul piano dell uguaglianza politica, ma deve anche realizzarsi in termini di parità di diritti, favorendo così il dialogo e la cooperazione fra minzu differenti. Il concetto di minzu pingdeng pone enfasi proprio su una parità a tutto tondo, che interessi tutti gli ambiti delle varie società; inoltre sottolinea come le diverse etnie debbano aiutarsi reciprocamente per realizzare una condizione di uguaglianza. 101 Parlando di minzu pingdeng, si può realizzare una distinzione fondamentale tra l uguaglianza sul piano nazionale, intesa come equità fra gruppi etnici diversi che convivono all interno dello stesso territorio nazionale, e uguaglianza sul piano globale, da intendersi cioè come parità nei rapporti fra nazionalità differenti. 98 June TEUFEL DREYER, Language Planning for China s Ethnic Minorities, Pacific Affairs, vol. 51, no.3, University of British Columbia, 1978, p James LEIBOLD, CHEN Yangbin, Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, Hong Kong, Hong Kong University Press, 2014, pp Sul concetto di minzu pingdeng si veda WANG Shizhong,Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, pp Ibid. 44

46 In sostanza, lo scopo della realizzazione della parità sul piano nazionale dovrebbe essere quello di appianare le differenze in seno alle minoranze che costituiscono un ostacolo allo sviluppo della società; bisogna considerare che, quando si parla di differenze fra minzu, vi sono due piani di diversificazione: uno esterno, che comprende le differenze macroscopiche fra le varie comunità etniche, e uno interno, che indica invece gli elementi di diversificazione all interno del singolo gruppo. Il fatto di sradicare le differenze in nome di uno sviluppo egualitario non significa, tuttavia, cancellare le caratteristiche peculiari delle etnie in sé, ma si riferisce piuttosto all eliminazione degli elementi conflittuali che possono minare lo sviluppo, promuovendo invece un clima di cooperazione. La cooperazione deve, idealmente, scaturire dal fatto di avere uno scopo comune ed essere in grado di creare un clima di armonia. In questo caso, lo scopo congiunto si traduce nello sviluppo della società a livello globale, cercando di creare una società armoniosa in cui vi sia un multiculturalismo consapevole. Si tratta di un discorso permeato da ideali positivi ma che, da un punto di vista pragmatico, risulta alquanto difficile da realizzare. Uno degli elementi più contraddittori è che, per quanto la cultura predominante non si ponga in diretto confronto con quella delle singole minoranze e, anzi, professi il rispetto di tutte le culture presenti sul territorio, il mosaico culturale peculiare della Cina finisce per tradursi in un monoculturalismo plurale, in cui, per quanto vengano sostenute l unicità e la specificità locali, non si includono tutti gli elementi che costruiscono l identità culturale delle singole shaoshu minzu. 102 Per quanto appaia sorprendente, in molti casi si tende a ritenere che le minoranze nazionali siano caratterizzate da un arretratezza culturale rispetto alla loro controparte Han; secondo questa concezione, le shaoshu minzu sarebbero poco inclini a inserirsi nell ottica della nazione cinese, preferendo invece isolarsi all interno della propria comunità. Questo avviene perché, per quanto la Cina non abbia, almeno dichiaratamente, una mentalità imperialista, l atteggiamento del governo centrale nei confronti delle minoranze risponde comunque a una sorta di costruzione culturale, tale per cui le minoranze nazionali verranno viste come comunità arretrate e primitive, mentre solo la civilizzazione portata dal pensiero marxista sostenuto dal Partito sarà in grado di migliorare la loro qualità morale Sul monoculturalismo plurale si vedajames LEIBOLD, CHEN Yangbin, Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, pp Sul rapporto fra istruzione e suzhi si veda LIN Yi, Ethnicization through schooling: the mainstream discoursive repertoires of ethnic minorities, pp ; WANG Shizhong, Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, p

47 In realtà, la società ideale non dovrebbe seguire un ideologia permeata dal monoculturalismo plurale, bensì una concezione caratterizzata da una forma di multiculturalismo armonioso, che serva, da un lato, ad arricchire il bagaglio di conoscenze del singolo individuo, ma che sia allo stesso tempo funzionale a promuovere l interazione fra realtà culturali diverse, in ottemperanza al principio che vede la società cinese caratterizzata da una diversità armoniosa, e che viene definito proprio come armonia nella diversità (he erbutong 和而不同 ) Le molteplici facce del concetto di istruzione, fra uguaglianza e disparità Al pari del concetto di minzu, la definizione di ciò che si intende come istruzione delle minoranze (shaoshu minzu jiaoyu 少数民族教育 ) è anch essa piuttosto variegata. In primo luogo, è doveroso chiarire la distinzione fra istruzione etnica (minzu jiaoyu 民 族教育 ) ed istruzione nazionale (guomin jiaoyu 国民教育 ). La prima accezione, quella di istruzione etnica, è assimilabile alla definizione di minzu jiaoyu contenuta nell Enciclopedia Zhongguo Dabaike Quanshu 中国大百科全书 105 : 少数民族教育就是在多民族国家内对人口居于少数的民族实施的教育 [ ] 在中国指对汉族以外其他民族实施的教育 [Trad. L istruzione etnica è il (tipo di) istruzione rivolta alle nazionalità presenti in misura ridotta all interno del territorio di un Paese multietnico [ ] In Cina, si riferisce al processo educativo rivolto alle nazionalità che non siano quella Han]. Una definizione più esaustiva, invece, è data dallo studioso Li Hongjie 李红杰 106 : 民族教育是一个民族培养其新一代的社会活动, 是根据本民族的要求而对受教育者的有目的 有计划 有组织 有系统的影响活动, 以便把受教育者培养成一定社会的人, 为本民族服务 [Trad. L istruzione etnica è quell attività sociale che si occupa della formazione delle nuove generazioni di una data etnia; deve essere conforme alle necessità della data etnia e deve essere un attività che possa esercitare un influenza nei confronti di coloro che la ricevono. Deve (pertanto) essere orientata all obiettivo (finale), deve essere ben organizzata e sistematica, per far sì che possa servire a trasformare gli 104 Cfr.Gerard POSTIGLIONE, Education and Cultural Diversity in Multiethnic China, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin, Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, pp Cfr. HU Qiaomu 胡乔木, Zhongguo Dabaike Quanshu 中国大百科全书 (Enciclopedia generale della Cina), Pechino, Zhongguo Dabaike Quanshu Chubanshe 中国大百科全书出版社, 1993, op. cit. da WANG Shizhong, Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, p LI Hongjie 李红杰, Minzu jiaoyuxue yanjiu duixiang he tixi qianyi 民族教育学研究对象和体系浅议 (Definizione semplificata del sistema e dei beneficiari degli studi sulla didattica rivolta alle minoranze ), Beifang Minzu 北方民族,1992, op. cit. in WANG Shizhong, Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, p

48 educandi in individui in possesso di determinati tratti sociali e sia in grado di svolgere un servizio nei confronti dell etnia (di riferimento).] La distinzione fondamentale che emerge fra le due tipologie di istruzione è che minzu jiaoyu si riferisce alle attività educative rivolte ai membri di una data comunità etnica, mentre guomin jiaoyu indica l istruzione rivolta a tutti gli abitanti di una certa nazione. Si potrebbe dunque affermare che il sistema educativo cinese, nella sua interezza, si possa identificare come un espressione di guomin jiaoyu, mentre l istruzione rivolta alle minoranze etniche, cioè tutte le etnie cinesi, ad esclusione di quella Han, può essere identificata come minzu jiaoyu. 107 È importante sottolineare che i concetti di minzu jiaoyu e shaoshu minzu jiaoyu non sono complementari, perché sottintendono delle differenze in termini di individuazione: se minzu jiaoyu indica l istruzione messa in atto nei confronti di una data nazionalità, allora anche il sistema educativo cinese, nella sua globalità, è una forma di minzu jiaoyu, perché l obiettivo ultimo del sistema educativo all interno del Paese è che la popolazione, indipendentemente dall etnia di origine, si riconosca come parte integrante di un unica grande nazione cinese. Tale discorso, invece, non può essere applicato se si ragiona in termini di shaoshu minzu jiaoyu, perché ciò negherebbe, di fatto, l identità stessa dell etnia Han come gruppo dominante. L istruzione rivolta alle minoranze etniche può essere interpretata in termini di istruzione etnica unitaria (danyi minzu jiaoyu 单一民族教育 ) e istruzione etnica composita (fuhe minzu jiaoyu 复合民族教育 ). Nel primo caso, danyi jiaoyu minzu può essere intesa sia come l istruzione rivolta all etnia Han, sia come il sistema educativo cinese, considerato globalmente; ciò su cui si pone l accento è che questo tipo di definizione considera l istruzione come istanza unitaria. Invece, fuhe minzu jiaoyu si riferisce all istruzione rivolta alle minoranze nazionali nella loro pluralità, sottolineandone la dimensione composita. 108 In entrambi i casi, si tratta di due aspetti del sistema educativo che non possono prescindere l uno dall altro, perché l istruzione unitaria funziona solo se si tiene conto delle peculiarità e delle esigenze degli studenti appartenenti alle singole minoranze, altrimenti si correrebbe il rischio che le identità delle minoranze si perdano, in favore della diffusione della cultura dominante. Al contrario, è importante che i singoli gruppi etnici mantengano le proprie caratteristiche culturali intrinseche, non rischiando, quindi, di perdere la propria identità. 107 Sulla distinzione framinzu jiaoyu e guomin jiaoyusi veda WANG Shizhong, Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, pp Sulla distinzione fra danyi minzu jiaoyu e fuhe minzu jiaoyu si veda Ivi, p

49 A questo proposito, non bisogna dimenticare che molte delle minoranze che vivono all interno del territorio cinese hanno elaborato, nel corso dei secoli, un sistema culturale vasto e complesso, con caratteristiche spesso uniche; hanno dunque costruito una propria identità, che oggi risulta essere stratificata, poiché da un lato si ha il senso di appartenenza alla propria realtà culturale d origine, mentre dall altro i cambiamenti della società hanno fatto sì che si creasse un ulteriore livello di identificazione con la nazione cinese.si tratta, in questo caso, di un sentimento che viene frequentemente alimentato anche dalla cultura di consumo presente all interno della società cinese, soprattutto in ambito televisivo: non è raro che vengano mostrate al grande pubblico immagini che illustrano la vita, le usanze e le abitudini delle minoranze etniche, quasi a voler sottolineare che la diversità è presente, ma che ogni elemento di diversità finisce per convergere in un unica realtà cinese. 109 Questa convinzione si traduce nel fenomeno del pluralismo culturale, che sovente viene indicato come una delle peculiarità del sistema cinese. Il pluralismo culturale è stato analizzato e sostenuto da diversi eminenti studiosi, il più famoso dei quali è stato, probabilmente, Fei Xiaotong 费孝通 ( ). Egli ha introdotto la teoria che sottolinea l unità nella diversità che è propria della società cinese (Zhonghua duoyuan yiti geju 中华多元一体格局 ). Secondo Fei Xiaotong, la società cinese è formata da una pluralità di etnie, pertanto presenta un carattere molteplice; allo stesso tempo, però, le etnie che convivono all interno della nazione condividono delle origini storiche e culturali comuni, il che concorre a renderle un unico corpus sociale. Tutte le cinquantasei minzu presenti in Cina concorrono a formare la nazione cinese, quindi sono da considerare imprescindibili le une dalle altre. Nonostante Fei Xiaotong abbia individuato una predominanza degli Han rispetto alle altre cinquantacinque shaoshu minzu, sottolineando il ruolo dell etnia Han come collante della società, ha anche sottolineato come ciò non debba tradursi in un egemonia culturale esercitata nei confronti delle minoranze: è invece importante che tutti i gruppi etnici che costituiscono il popolo cinese riconoscano la loro identità condivisa di parte integrante della nazione, ma siano anche in grado di mantenere le proprie caratteristiche peculiari Ipotesi effettuata sulla base dell esperienza diretta dell autrice. 110 La teoria citata è esposta in FEI Xiaotong 费孝通, Zhonghua minzu duoyuan yiti geju 中华民族多元一体格局 (Lo schema dell unità nella diversità all interno della nazione cinese), Pechino, Zhonghua minzu xueyuan Chubanshe 中央民族学院出版社, Sull argomento, si veda anche ZHANG Aiqin 张爱琴, Minzu diqufazhan yu xiangtu jiaocai kaifa Ningxia Huizu shequ jiaoyu renleixue tianye diaocha 民族地区发展与乡土教材开发 : 宁夏回族社区教育人类学田野调查, (Lo sviluppo delle zone abitate dalle minoranze e la diffusione degli xiangtu jiaocai- Ricerca 48

50 Altri studiosi cinesi hanno proposto punti di vista che considerano plasmati dal relativismo culturale che ha influenzato l antropologia e le scienze umane nel corso del ventesimo secolo. Si tratta di una concezione che pone a confronto diverse realtà culturali e il patrimonio storico che ne deriva, enfatizzando il fatto che tutte le culture si trovano sullo stesso piano. Tuttavia, sostengono altri, nel caso della Cina l identità delle varie etnie, soprattutto nel passato, è stata spesso definita nei termini della dicotomia fra Han e non-han, trascurando, di fatto le caratteristiche culturali aliene a quella del gruppo etnico egemone. 111 Per secoli, la società cinese ha visto se stessa come un entità che incorporava popoli i quali, nonostante le differenze culturali, si riconoscevano (o avrebbero dovuto riconoscersi) tutti in un unica, grande nazione cinese. Tuttavia, se si considera la società globale in cui viviamo oggi, con la miriade di stimoli che ciascun individuo riceve quotidianamente, diventa sempre più difficile che vi sia un riconoscimento univoco dell individuo all interno di un determinato gruppo sociale; per questo motivo sembra più corretto ragionare in termini di relativismo culturale o di pluralismo. Spesso, anche in ambito antropologico, si parla di identità fluide : ogni individuo cambia continuamente il proprio ruolo all interno della società, ma ciò non dovrebbe inficiare il senso di appartenenza del singolo a una data nazione. 112 Ciò è particolarmente evidente se si considerano le minoranze cinesi e il dualismo culturale che le caratterizza: da un lato, ogni comunità possiede un retaggio culturale preciso, con una tradizione storica secolare e caratteristiche determinate e, in alcuni casi, rigidamente codificate; d altro canto, le minoranze sono chiamate a riconoscersi, allo stesso tempo, in una dimensione culturale più ampia, caratterizzata dall egemonia della cultura dominante. Per appianare questi conflitti, è auspicabile che ogni individuo riceva una solida istruzione sia a livello microscopico (ci si potrebbe riferire, qui, alle varie forme di fuhe jiaoyu di cui si è parlato) che su un piano macroscopico, espletando così la funzione dell istruzione di tipo unitario. Per poter educare le nuove generazioni a questo tipo di visione del mondo, anche il sistema educativo deve essere in grado di rispondere alle esigenze di cambiamento della società: serve un tipo di formazione che è stato denominato istruzione interculturale antropologica sul campo nell ambito dell istruzione all interno delle aree del Ningxia abitate dall etnia Hui), Pechino, Renmin Chubanshe 民族出版社, 2013, p James LEIBOLD, CHEN Yangbin, Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, pp Ibid. 49

51 (kuawenhua jiaoyu 跨文化教育, cross cultural education) oppure istruzione multiculturale (duoyuan wenhua jiaoyu 多元文化教育 ), cioè un tipo di istruzione rivolta a individui che abbiano un retaggio culturale differente, ma che condividano il processo di apprendimento Il processo di sviluppo dell istruzione nei confronti delle minoranze dagli anni Cinquanta fino ad oggi Nonostante già durante il tardo periodo Qing e l età repubblicana fossero state promulgate delle leggi che sancivano le linee guida da adottare nei confronti delle minoranze, a partire dagli anni Cinquanta era stata varata una serie di provvedimenti che regolavano l intero apparato governativo, con una speciale enfasi sull istruzione. Nel 1949, il Piano comune elaborato dal Comitato Consultivo Popolare Nazionale (Quanguo Minzhengzhi Xieshang Huiyi gongtong gangyao 全国民政治协商会议共同 纲要 ) aveva posto in evidenza che il governo popolare, nella sua interezza, dovesse adoperarsi per lo sviluppo dell amministrazione, dell economia, dell istruzione culturale delle minoranze 114. In questo modo, risultava evidente l importanza del ruolo dello Stato nel promuovere lo sviluppo delle minoranze cinesi, cosa che si sarebbe tradotta in una serie di provvedimenti volti a migliorare anche le condizioni del sistema educativo. Nel 1951 fu varata una serie di leggi atte a fissare le tipologie di agevolazione concesse dal governo per favorire lo sviluppo del sistema educativo nelle aree abitate perlopiù dalla popolazione appartenente alle minoranze: si sottolineava innanzitutto l importanza di promuovere la formazione degli insegnanti che avrebbero dovuto essere operativi in queste regioni e di stanziare un maggior numero di risorse finanziarie per lo sviluppo dell istruzione, sia in termini di qualità dell insegnamento che dal punto di vista del miglioramento delle infrastrutture. 115 Inoltre, nel corso degli anni vennero implementate altre politiche preferenziali per spingere gli studenti di origine non Han ad accedere agli studi e proseguire la propria formazione: per citare un esempio, nel 1955 venne sancito che, per gli studenti appartenenti alle minoranze, il limite d età per accedere 113 Sulla distinzione fra kuawenhua jiaoyu e duoyuan wenhua jiaoyu si veda WANG Shizhong,Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, pp Testo originale del Piano comune elaborato dal Comitato Consultivo Popolare Nazionale (Quanguo Minzhengzhi Xieshang Huiyi gongtong gangyao 全国民政治协商会议共同纲要 ) consultato online presso il sito QQ News (Tengxun Xinwen 腾讯新闻 ): WANG Shizhong,Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, pp

52 agli esami di ammissione all istruzione accademica fosse di due-tre anni in più rispetto agli studenti di etnia Han: si trattava della legge riguardante i limiti di età varata dalla provincia del Guangxi (Guanyuf angkuan shaoshu minzu xuesheng kaosheng nianling de wenti gei Guangxisheng xueting de han 关于放宽少数民族学生报考年龄的问题给广西省教学厅的函 ). Gli aiuti stanziati dallo Stato in favore delle minoranze erano perlopiù di entità economica e furono introdotti per poter favorire l accesso degli studenti appartenenti alle minoranze all istruzione universitaria, tramite l erogazione di borse di studio e altre tipologie di incentivi economici: regolamentazioni in merito erano contenute nelle leggi che riguardavano i trattamenti preferenziali riservati agli studenti appartenenti alle shaoshu minzu (Shaoshu minzu xuesheng daiyu zanxing banfa 少数民族学生待遇暂行办法 ) e la regolamentazione dell istruzione a livello medio inferiore (Zhongxue zanxing guicheng 中学暂行规程,del 1952) 116. Oltre alle difficoltà legate alla mancanza di risorse, uno degli scogli più critici che il Partito ha dovuto affrontare in merito all istruzione rivolta alle minoranze è stato la questione dell insegnamento bilingue (shuangyu jiaoyu 双语教育 ). Considerato il numero elevato di etnie presenti all interno del territorio cinese, si può immaginare la complessità linguistica del Paese; ogni gruppo etnico possiede una propria lingua, che viene utilizzata abitualmente per la comunicazione tra gli appartenenti a una determinata minzu.in aggiunta a questo, la comunicazione a livello ufficiale e burocratico deve comunque avvenire utilizzando il putonghua. In merito a queste problematiche, nel 1952 il Piano sull autonomia amministrativa dei territori della Repubblica Popolare Cinese abitati dalle minoranze (Zhonghua Renmin Gongheguo minzu quyuzizhi gangyao 中华人民共和国民族区域自治纲要 ) aveva stabilito che gli organi amministrativi di ogni Regione Autonoma abitata dalle minoranze dovessero utilizzare la lingua locale, sia scritta che parlata, in modo da agevolare le comunicazioni fra gli abitanti locali e i quadri dirigenti del Partito. Tuttavia, non si poteva trascurare l importanza del putonghua come lingua dominante nella Repubblica Popolare Cinese. Per questa ragione, già alla fine degli anni Cinquanta venne raggiunta una sorta di compromesso, dal momento che fu deciso che i quadri dirigenti di etnia Han, che si trovavano a operare nelle aree abitate dalle minoranze nazionali, dovessero apprendere la lingua locale, per garantire una comunicazione efficace, mentre la popolazione appartenente alle shaoshu minzu avrebbe 116 Un esposizione esauriente dei provvedimenti varati dal governo del PCC nei confronti delle minoranze nazionali nel corso degli anni Cinquanta è contenuta in WU Minghai, Zhongwai minzu jiaoxue zhengce shigang, pp

53 dovuto accettare l uso di testi didattici scritti in caratteri cinesi. 117 In ogni caso, appare evidente come fosse tutt altro che semplice individuare una soluzione definitiva: per questo motivo, la questione dell insegnamento bilingue è ancora oggetto di fervidi dibattiti e, nel corso degli ultimi decenni, è stata regolata da innumerevoli leggi. Si tratta di una problematica che, ancora oggi, in molte aree, risulta controversa, poiché è difficile stabilire fino a che punto, soprattutto in ambito didattico, debba essere utilizzata la lingua locale e quando si debba implementare l utilizzo del putonghua. Ad esempio, in alcune aree del Tibet, fino alla scuola media superiore, si tende a utilizzare il tibetano nella maggior parte delle discipline (ad eccezione del putonghua, che viene utilizzato durante le ore di insegnamento dedicate a questa lingua); solo in un secondo momento si utilizza esclusivamente la lingua cinese in quasi tutte le materie, ad eccezione delle ore dedicate allo studio della lingua tibetana. 118 Se una politica linguistica di questo genere si rivela ben funzionante in alcuni contesti, ciò non significa che una simile distribuzione dell insegnamento bilingue sia necessariamente efficace in tutte le aree, poiché vi sono delle significative differenze locali che non si possono ignorare e, in molti casi, richiedono un impegno ancor più attento delle autorità che sono competenti in loco. Durante la Rivoluzione Culturale vi fu la tendenza a porre l accento su una tipologia di istruzione egualitaria, che garantisse una maggiore omogeneità fra le minoranze nazionali e la popolazione Han e servisse a plasmare la coscienza della collettività, in modo da rendere tutti i cittadini fervidi sostenitori della Rivoluzione. Lo scopo era l assimilazione delle minoranze alla cultura dominante, un obiettivo che doveva essere condiviso dall intera società, senza distinzioni di qualsiasi tipo. Per spiegare la linea perseguita all epoca, si può citare come, nell ambito delle politiche preferenziali, vennero stabiliti del criteri precisi per la distribuzione degli aiuti economici: in particolare, fu deciso che lo Stato dovesse versare una data quota annuale per il vitto e alloggio di ogni studente, in modo da garantire condizioni di vita paritarie per tutti. 119 Negli corso degli anni Ottanta e Novanta il clima di apertura e modernizzazione derivato dalle riforme di Deng Xiaoping non mancò di permeare anche l ambito educativo. Innanzitutto, venne riconosciuto il fatto che l istruzione rivolta alle minoranze nazionali avrebbe potuto progredire solo se i rapporti fra le diverse minzu si fossero basati sulla 117 Ibid. 118 Per una descrizione dettagliata delle politiche dell istruzione bilingue nella Regione Autonoma del Tibet si veda MA Rong, Bilingual Education and Language Policy in Tibet, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin, Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, pp WANG Shizhong,Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, pp.32 35; WU Minghai, Zhongwai minzu jiaoxue zhengce shigang, pp

54 solidarietà e l unione reciproca. Per poter facilitare questo clima di armonia frale differenti nazionalità, era necessario creare un sistema educativo che non trascurasse nessun livello d istruzione. A questo proposito, la legge sull Istruzione (Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyufa 中华人民共和国 ), varata nel 1995, riporta: 中华人民共和国公民有受教育的权利和义务 公民不分民族 种族 性别 职业 财产情况 宗教信仰等, 依法享有平等的受教育的机会 120 [Trad: I cittadini della Repubblica Popolare Cinese hanno il diritto e il dovere di ricevere un istruzione. I cittadini non sono discriminati sulla base dell etnia, della razza, del genere, della professione, della situazione economica e della credenza religiosa; in ottemperanza alla legge, tutti hanno uguali opportunità di ricevere un istruzione.] È interessante notare che, in questo caso, la popolazione, indipendentemente dall etnia di appartenenza, viene individuata con il termine gongmin 公民, che indica la pluralità degli individui in possesso della cittadinanza cinese. Si tratta di un tipo di identificazione piuttosto significativo, perché riconosce tutti gli abitanti della Cina come parte integrante di un unica nazione, almeno dal punto di vista giuridico, senza distinzioni di tipo etnico, e ben si inserisce all interno della concezione della società cinese intesa come duoyuan yiti. Nel corso di questo ventennio, venne sancitala responsabilità delle autorità locali di adoperarsi per lo sviluppo del sistema educativo; allo stesso tempo, fu ribadito il dovere dello Stato di fornire aiuti economici per contribuire al progresso del sistema educativo. Anche nel campo dell insegnamento bilingue vennero formulate nuove direttive: ad esempio, la legge sull istruzione del 1995 sopra citata evidenziò ulteriormente il fatto che gli studenti appartenenti alle minoranze possano usufruire di materiali didattici redatti sia in putonghua che nella loro lingua locale. 121 Le problematiche relative allo sviluppo dell istruzione rivolta alle minoranze sono state riprese e approfondite anche nel primo decennio del ventunesimo secolo: durante questa fase, oltre alle questioni endemiche del rapporto fra minoranze etniche e governo centrale, sono stati individuati anche altri nodi critici in ambito educativo. Fra questi, un attenzione particolare è stata tributata al problema della formazione degli insegnanti preposti alle attività didattiche nelle aree abitate dalle shaoshu minzu. Infatti, si è deciso di investire maggiormente nella formazione del corpo insegnante, soprattutto tramite le shifan daxueche svolgono tuttora un ruolo cardine su tutto il territorio cinese. Formare il 120 Testo estrapolato dalla Legge sull Istruzione della Repubblica Popolare Cinese (Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyufa 中华人民共和国教育法 ), marzo 1995, consultata online presso il sito del Governo Centrale della Repubblica Popolare Cinese, Zhongyang Renmin Gongheguo Zhonghua Renmin Zhengfu 中央人民共和国中央人民政府 : In merito, si veda l Articolo 12 della Legge sull istruzione della Repubblica Popolare Cinese. 53

55 corpo insegnante significa fornire conoscenze di natura teorica su come gestire l insegnamento e, allo stesso tempo, assicurarsi che i futuri insegnanti ricevano un adeguata istruzione linguistica e culturale relativa alla realtà in cui si troveranno a operare: se mancano conoscenze solide in questo ambito, è impossibile mettere in pratica attività didattiche efficaci. Per migliorare l efficienza dell insegnamento, le autorità centrali hanno stabilito che le istituzioni locali siano dotate della facoltà di decidere l utilizzo di materiali didattici il cui contenuto sia funzionale alle caratteristiche specifiche del luogo, come indicato nel Piano guida per lo sviluppo e la riforma dell istruzione delle minoranze del Paese (Quanguo minzu jiaoyu fazhan yu gaige zhidao gangyao 全国民族教育发展与改革指导纲要 ),del Un'altra questione fondamentale individuata negli ultimi decenni è stata la necessità di intervenire a favore dello sviluppo dell istruzione di indirizzo tecnico-professionale. Da tempo il Partito ha la consapevolezza che la formazione di tecnici e ingegneri sia vitale per lo sviluppo scientifico-tecnologico del Paese; tuttavia, a cavallo degli ultimi vent anni, il governo si è reso conto ancor di più della necessità di investire nell educazione tecnica anche nelle aree periferiche, dove la concentrazione di popolazione appartenente alle minoranze è piuttosto elevata. 123 Questo perché, nonostante spesso queste aree siano caratterizzate da una sostanziale arretratezza, non è infrequente che dispongano di copiose risorse naturali che spesso non vengono sfruttate nel modo corretto. Ad esempio, il Tibet è dotato del numero di giacimenti di cromite più elevato della Cina, e spesso queste risorse sono soggette a uno sfruttamento tutt altro che sostenibile; 124 questo si potrebbe migliorare, se l istruzione mettesse a disposizione della popolazione locale i mezzi per utilizzare in modo consapevole queste ricchezze, senza essere soggetta all imperialismo economico da parte del governo cinese. Si tratta, però, di una situazione controversa, poiché vi sono diversi tipi di interesse in gioco. L inizio del ventunesimo secolo si è aperto con la messa a punto di ulteriori obiettivi: si è fatta sempre più preponderante la necessità di promuovere lo sviluppo congiunto del sistema educativo cinese, considerato nella sua globalità, e dell istruzione nei confronti delle singole minoranze. Fra le priorità fondamentali, vi sono lo sradicamento totale dell analfabetismo, soprattutto nelle aree più povere, e lo sviluppo consistente 122 WU Minghai, Zhongwai minzu jiaoxue zhengce shigang, pp WANG Shizhong, Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, pp Nozioni sulle risorse estrattive del Tibet reperite presso il sito Nature Environmental Conservation Network: 54

56 dell istruzione obbligatoria. 125 Nel 2002 è stato pubblicato il Decreto del Congresso riguardo all intensificazione e la velocizzazione dello sviluppo dell istruzione delle minoranze (Guowuyuan guanyu shenhua gaige jiakuai fazhan minzu jiaoyu de jueding 国务院关于深化改革加快发展民族教育的决定 ): si tratta di un documento significativo, poiché ha fissato per iscritto, in maniera esaustiva, le responsabilità delle autorità nei confronti dello sviluppo dell istruzione. In primo luogo, tale Decreto ha sottolineato la necessità di persistere nell investire nello sviluppo delle aree economicamente arretrate, in modo da poter incrementare il numero di risorse che possono essere utilizzate in ambito educativo; ha ribadito l importanza di adoperarsi attivamente per lo sviluppo dell istruzione delle minoranze e per cercare di sviluppare ulteriormente il sistema delle politiche preferenziali rivolte agli studenti appartenenti alle shaoshu minzu, specialmente laddove non vi sia un omogeneità fra i gruppi etnici presenti in una data area geografica. 126 Inoltre, ha stabilito l importanza di sforzarsi ulteriormente per il conseguimento dei cosiddetti sange zengzhang 三个增长, cioè gli ambiti di crescita fondamentali, che possono essere riassunti in tre elementi principali: l individuazione di un maggior numero di risorse economiche (anche tramite la cooperazione internazionale) per stanziare le borse di studio necessarie a offrire agli studenti meno abbienti la possibilità di proseguire la carriera scolastica, una distribuzione equa delle risorse disponibili e una maggiore razionalità nell implementare e mantenere le politiche preferenziali nei confronti degli studenti appartenenti alle minoranze, in modo da contribuire, in maniera attiva, allo sviluppo continuo del sistema educativo nelle aree dove le shaoshu minzu sono presenti in maniera preponderante. 127 In particolare, per quanto riguarda gli aiuti economici, il Guanyushenhua gaige jiakuai fazhan minzu jiaoyu de jueding ha stabilito che sia il governo centrale che la autorità debbano adoperarsi per cambiare in meglio le condizioni di vita degli studenti appartenenti alle minoranze nazionali, tramite un miglioramento delle infrastrutture dedicate all istruzione (inclusi i dormitori) e delle attrezzature utilizzate in ambito didattico, includendo quindi strumenti multimediali e così via SU Junyang, CAO Dahong, Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao ( ) pp ; WU Minghai, Zhongwai minzu jiaoxue zhengce shigang, pp WANG Shizhong,Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, pp Sul concetto di sangge zengzhang si veda WU Minghai, Zhongwai minzu jiaoxue zhengce shigang, pp Una definizione dei sange zengzhang è consultabile presso il sito delle autorità competenti in ambito educativo nella Regione Autonoma del Xinjiang (Xinjiang Weiwu er Zizhiqu Jiaoyuting 新疆维吾尔自治区教育厅 ): Guowuyuan guanyu shenhua gaige jiakuai fazhan minzu jiaoyu de jueding 国务院关于深化改革加快发展民族教育的决定 (Decreto sull ulteriore riforma e potenziamento dello sviluppo dell istruzione rivolta alle minoranze), testo 55

57 A proposito delle riforme, è utile citare il programma di riforma attuato fra il 2001 e il 2004, nell ambito del quale il Ministero dell Istruzione ha deciso che 38 città, collocate in 27 province, dovessero subire una riorganizzazione sostanziale del sistema educativo. Fra esse vi era la città di Lingwu nel Ningxia, in cui effettivamente l istruzione ha avuto dei miglioramenti: le riforme implementate durante questo periodo di tempo hanno consentito di sviluppare la didattica in maniera che l apprendimento risultasse un attività più stimolante per gli studenti, riducendo il tasso di abbandono dello studio, hanno permesso di implementare un migliore utilizzo degli xiangtu jiaocai e hanno fatto sì che anche gli insegnanti ne beneficiassero, sviluppando metodi di insegnamento in grado di creare un ambiente didattico basato sulla proattività. 129 Nell ambito dell istruzione rivolta alle minoranze, così come nel sistema educativo cinese in generale, una delle priorità che l istruzione deve rispettare è quella di ricercare e formare degli studenti di talento, che possano mettere la propria eccellenza al servizio dello sviluppo del Paese. Per fare questo, si dimostra necessario continuare a investire nell istruzione delle minoranze, sia nel campo del ciclo di studi obbligatorio che nell ambito dell istruzione accademica. Per quanto riguarda l istruzione obbligatoria, infatti, è necessario assicurarsi che vi siano risorse sufficienti per provvedere all organizzazione delle attività didattiche e per far sì che gli studenti abbiano ciò di cui necessitano per poter studiare in maniera proficua. In ambito accademico, invece, si rivela fondamentale fornire risorse economiche per la formazione degli studenti che intendano accedere ai corsi di laurea triennale (benke 本科 ), specialistica (shuoshi 硕士 ) e ai corsi di dottorato (boshi 博士 ). Un altra delle modalità attraverso cui si possono agevolare gli studenti appartenenti alle minoranze è quello di proseguire le politiche preferenziali, la cui attuazione, però, non deve porre in discussione l imparzialità e l uguaglianza nell ambito delle pari opportunità in ambito educativo. In conclusione, dovendo fissare le modalità attraverso le quali il governo si propone di promuovere lo sviluppo dell istruzione delle minoranze, è possibile individuare questi punti fondamentali: un organizzazione capillare per quanto riguarda il reperimento di aiuti economici; gli investimenti nella formazione degli insegnanti; la formazione di un sistema didattico efficace a tutti i livelli dell istruzione, da quella elementare a quella consultato online presso il sito del Ministero dell Istruzione della Repubblica Popolare Cinese (Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyubu 中华人民共和国教育部 ): ZHANG Aiqin, Minzu diqufazhan yu xiangtu jiaocai kaifa Ningxia Huizu shequ jiaoyu renleixue tianye diaocha, pp

58 superiore; lo sforzo di ridurre le disparità a livello economico, in seno alla società, e di promuovere lo sviluppo economico delle aree maggiormente arretrate. 2.4 Il Piano per lo sviluppo e le riforme nel medio-lungo periodo all interno del sistema educativo: (Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao 国家中长期教育改革和发展规划纲 ) Il Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao è un documento di importanza fondamentale, perché riconosce gli obiettivi raggiunti fino al primo decennio del XXI secolo e, al tempo stesso, fissa i traguardi che dovranno essere raggiunti entro il Le riforme previste dal Jiaoyu guihua gangyao puntano ad appianare le disparità che ancora persistono in seno alla società, puntando a uno sviluppo generale che sia più uniforme e rispetti le esigenze della collettività stessa. Le riforme nel campo dell istruzione devono inserirsi in un ottica perfettamente coerente con il socialismo peculiare della Cina, il quale punta a una costante modernizzazione a tutto tondo, che deve anche accompagnarsi a una crescita armoniosa della società, in modo da evitare il più possibile qualsiasi tipo di contrasto che possa minare lo sviluppo della nazione. Il miglioramento del sistema educativo è da considerarsi come un esigenza primaria, proprio perché è il progresso dell istruzione a fungere da motore per la crescita in tutti gli altri campi; al contrario, un sistema educativo poco efficiente impedisce un azione di ricerca che serva allo sviluppo globale della Cina. L istruzione ideale deve essere segnata dall uguaglianza, non deve essere prevaricatrice: solo in questo modo può costituire la base della realizzazione di una società armoniosa. Questa dimensione egualitaria dell istruzione deve esplicarsi in una corretta distribuzione delle risorse, a tutto vantaggio della buona qualità dell insegnamento, proprio perché una didattica di successo è determinante nella formazione di validi attori dello sviluppo futuro. Nonostante le linee guida del processo di riforma siano ben chiare, si tratta comunque di obiettivi tutt altro che semplici da realizzare ed è ragionevole supporre che un decennio non sarà sicuramente sufficiente per risolvere tutti i problemi che ancora caratterizzano il sistema educativo cinese. In particolare, gli ambiti critici che affliggono le aree abitate dalle minoranze etniche sono tutt altro che trascurabili e, nonostante a queste regioni venga già tributata una grande attenzione, reperire risorse adeguate a risolvere problematiche legate al basso tasso di scolarizzazione o alla scarsità di capitale 57

59 economico messo a disposizione è comunque tutt altro che semplice. Tuttavia, nel Jiaoyu guihua gangyao è stato indicato con chiarezza come si debba affrontare lo sviluppo in queste aree Testo integrale e traduzione ( 第二十六条 ) 重视和支持民族教育事业 加快民族教育事业发展, 对于推动少数民族和民族地区经济社会发展, 促进各民族共同团结奋斗, 共同繁荣发展, 具有重大而深远的意义 要加强对民族教育工作的领导, 全面贯彻党的民族政策, 切实解决少数民族和民族地区教育事业发展面临的特殊困难和突出问题 在各级各类学校广泛开展民族团结教育 推进党的民族理论和民族政策 国家法律规进教材 进课堂 进头脑 引导广大师生牢固树立马克思注意祖国观 民族观 宗教观 不断夯实各民族团结的基础, 增强中华民族自豪感和凝聚力 ( 第二十七条 ) 全面提高少数民族和民族地区教育发展水平 公共教育资源要向民族地区倾斜 中央和地方政府要进一步加大对民族教育支持力度 促进民族地区各级各类教育协调发展 巩固提高民族地区义务教育成果, 确保龄儿童少年接受义务教育全面提高普及水平, 全面提高教育教学质量 支持边境县和民族自治地方贫困县义务教育学校标准化建设, 加强民族地区寄宿制学校建设 加快民族地区高中阶段教育发展 支持教育基础薄弱地区改扩建, 新建一批高中阶段学校 大力发展民族地区高等教育 支持民族院校加强学科和人才队伍建设, 提高办学质量和管理水平 进一步办好高校民族预料班 加大对人口较小民族教育事业的扶持力度 大力推进双语教学 全面开设汉语文课程, 全面推广国家通用语言文字, 尊重和保障少数民族使用本民族语言文字接受教育的权利 全面加强学前双语, 国家对双语教学的师资培养培训, 教学研究, 教材开发和出版给予支持 加强教育对口支持 认真组织落实内地省市对民族地区教育支援工作 充分利用内地优质教育资源, 探索多种形式, 吸引更多民族地区少数民族学生到内地接受教育 办好面向民族地区的职业学校, 加大对民族师资培养培训力度, 提高教师的政治素质和业务素质 国家制定优惠政策, 鼓励支持高等学校毕业生到民族地区基层任救, 支持民族地区发展现代远程教育, 扩大优质教育资源覆盖面 130 [Trad. (Articolo 26) Occorre dare considerazione e sostenere lo sviluppo dell istruzione rivolta alle minoranze nazionali. La velocizzazione dello sviluppo dell istruzione acquisisce un significato assai profondo nell ottica del progresso economico e sociale delle aree abitate dalle minoranze e della promozione della coesione e dello sforzo congiunto delle 130 Testo originale tratto da: SU Junyang, CAO Dahong, Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao ( ), pp

60 (diverse) etnie, al fine di perseguire un progresso globale armonioso. Si rivela necessario rafforzare la guida (del Partito) in questo campo, mettere in pratica appieno i provvedimenti varati in merito alle minoranze e risolvere i problemi principali che devono essere affrontati nell ambito dello sviluppo dell istruzione in queste zone. E necessario diffondere in maniera più ampia un sistema educativo (basato sulla) coesione fra le minoranze; sarà, pertanto, opportuno diffondere e promuovere sia i provvedimenti teorici che le politiche pragmatiche (individuate dal) Partito, (così come procedere a) standardizzare i materiali e le attività didattiche su scala nazionale; (si dovrà anche) riformare l atteggiamento mentale, facendo sì che vi sia una diffusione ulteriore della visione marxista della patria, del senso di etnia, del concetto di religione; (in questo modo) sarà possibile consolidare la base fondamentale del concetto di coesione fra etnie (differenti) e rafforzare, così, il sentimento di orgoglio nei confronti del proprio essere cinese e la coesione nazionale. (Articolo 27): (Occorre) incrementare appieno il livello di sviluppo del sistema educativo rivolto alle minoranze stesse e relativo alle aree da loro abitate. Le risorse che vengono impiegate in ambito dell istruzione pubblica devono, quindi, essere convogliate in queste zone. Inoltre, sia il governo centrale che le autorità locali devono agire in maniera congiunta per fornire maggior supporto all istruzione. (E necessario) promuovere lo sviluppo coordinato di ogni settore educativo, (oltre a) consolidare e incrementare l efficienza dell istruzione obbligatoria, di cui si dovrà migliorare il livello generale, in modo che questa venga messa in atto sin dall età scolare, in base alle leggi corrispondenti, e si dovrà migliorare la qualità dell istruzione stessa. Sarà dunque opportuno sostenere uno sviluppo standardizzato dell istruzione obbligatoria nelle aree di frontiera e nelle regioni più povere e costituire un efficace sistema di vitto e alloggio per gli studenti appartenenti alle minoranze. (Inoltre), bisogna sostenere la diffusione dell istruzione basilare nelle aree più arretrate, creando istituzioni scolastiche di livello secondario. Si rende necessario sostenere attivamente lo sviluppo dell istruzione professionale delle aree abitate dalle minoranze, rendendo più diffusa l istruzione professionale media inferiore, e sviluppare l istruzione di livello superiore in queste regioni. Inoltre, si dovranno potenziare le materie scolastiche e le attività volte a formare gli studenti di talento e si dovranno migliorare sia la qualità dell insegnamento che l amministrazione dell istruzione stessa. E necessario anche migliorare le lezioni di consolidamento (yukeban 预科班 ). Si dovrà promuovere lo sviluppo dell insegnamento bilingue e migliorare, in maniera completa, l insegnamento in lingua cinese, promuovendo l uso dei caratteri e della lingua cinese. (Tuttavia), si renderà necessario anche rispettare e preservare il diritto di ciascuna minoranza di utilizzare il proprio sistema di scrittura e la propria lingua per mettere in atto le attività didattiche. Pertanto, è necessario sostenere l insegnamento bilingue. Lo Stato dovrà attuare dei programmi di formazione per gli insegnanti che opereranno nell istruzione bilingue, oltre a dei programmi di ricerca in ambito didattico, a un potenziamento dei materiali didattici e al sostegno dato alla pubblicazione di testi didattici bilingue. (Da ultimo), si auspica un miglioramento del sistema di aiuti finanziari da destinare all ambito educativo. Occorre organizzare, in maniera capillare, una distribuzione degli aiuti da utilizzare in campo educativo. Pertanto, si dovranno utilizzare in maniera appropriata le risorse locali e individuare nuovi mezzi di sostentamento, in modo da spingere più studenti a effettuare 59

61 gli studi all interno del proprio territorio. Si dovranno costituire scuole professionali di buon livello e potenziare la formazione del corpo insegnanti che dovrà operare nelle aree abitate dalle minoranze, migliorando sia la loro attitudine verso la politica che quella verso la propria professione. Lo Stato ha promulgato delle politiche preferenziali, per incoraggiare gli studenti laureati a ricoprire la mansione di insegnante nelle aree abitate dalle minoranze. Pertanto, occorre sviluppare un istruzione rivolta alle minoranze che sia efficace nel tempo e allargare l area in cui il sistema educativo è operativo.] Commento Già dalle prime righe dell articolo 26, il Jiaoyu guihua gangyao pone in evidenza come il processo di sviluppo dell istruzione delle minoranze non sia da considerarsi portato a compimento: al contrario, entro il decennio che va dal 2010 al 2020 si dovrà accentuare la tendenza al progresso, il che deve tradursi nel promuovere un maggiore impegno del governo in ambito educativo, ma anche nel porre enfasi sul ruolo del sistema educativo quale strumento di coesione a livello dell integrità nazionale, evidenziando come l istruzione debba incoraggiare, su larga scala e in ogni istituzione scolastica, la solidarietà fra le minoranze, sradicando le tendenze separatiste. In realtà, non si tratta affatto di un elemento innovativo: la Costituzione della Repubblica Popolare Cinese e la Legge sul governo delle aree abitate dalle minoranze (Minzu quyuzizhifa 民族区域自治法 ) avevano già sancito un corpus di principi e leggi ben definito, per quanto riguardava l amministrazione delle aree in cui la popolazione di etnia non Han è presente in percentuale elevata. 131 Dall esperienza storica cinese, infatti, emerge in maniera piuttosto evidente come la convivenza fra culture diverse non sia mai stata semplice: anche in tempi recenti si sono verificati conflitti legati a tendenze separatiste, che si sono concretizzati in sommosse con l intento di ribellarsi al governo centrale e all egemonia politica e culturale Han. Un esempio significativo sono le sommosse che, nel marzo 2008, partendo da Aba, nel Sichuan, hanno scosso la Regione Autonoma del Tibet, il Gansu e il Qinghai e hanno visto la popolazione di etnia tibetana scontrarsi, in maniera violenta, contro gli appartenenti ai gruppi Han e Hui 132 ; oltre a questo, negli ultimi mesi si sono 131 Zhonghua Renmin Gongheguo minzu quyu zizhifa 中华人民共和国民族区域自治法 (Legge sull autonomia dei territori della Repubblica Popolare Cinese abitati dalle minoranze), Zhongyang Renmin Gongheguo Zhongyang Renmin Zhengfu 中华人民共和国中央人民政府 (Governo Centrale della Repubblica Popolare Cinese),31 maggio 1984: Tibetan riots spread outside region, New York Times, 16 marzo 2008: 60

62 verificati anche altri tragici episodi legati alle attività condotte dai gruppi separatisti uiguri, che rivendicano l indipendenza del Xinjiang rispetto alla Repubblica Popolare Cinese.). Al fine di perseguire uno sviluppo congiunto che possa culminare nella creazione di una società armoniosa, il Jiaoyu guihua gangyao sostiene che occorre puntare sulla riforma dei materiali didattici (jin jiaocai 进教材 ), delle lezioni in quanto tali (jin ketang 进课堂 ) e della mentalità stessa che sottende il processo educativo (jin tounao 进头脑 ); questi tre ambiti di riforma, identificati come sanjin 三进, dovrebbero condurre a una società dotata di valori positivi e basata sulla visione della religione, della nazione stessa e della patria che siano coerenti con il pensiero marxista. Per comprendere meglio questo obiettivo è utile ricordare il ruolo che l istruzione assume come elemento in grado di formare la qualità morale (suzhi 素质 ) dell individuo, sia a livello personale che collettivo. In base al testo del Jiaoyu guihua gangyao l istruzione potrebbe sradicare questo scarso attaccamento alla causa nazionale, rendendo la popolazione appartenente alle shaoshu minzu cittadini consapevoli della Repubblica Popolare Cinese. E però errato ritenere che le minoranze nazionali non abbiano assolutamente alcun coinvolgimento con la vita del Partito, o che vi siano per forza avverse, e questo fenomeno ha dei precedenti storici: ad esempio, furono molti gli appartenenti alle minoranze nazionali ad entrare nell Ottava Armata di Campagna durante l epoca rivoluzionaria, perciò non si può affermare che le minoranze nazionali siano, di per sé, staccate dall ideologia centrale o dalla cultura dominante. 133 L importanza dello sviluppo del sistema educativo viene presentata, in maniera reiterata, sia nell articolo 26 che nell articolo 27. E importante che il potenziamento dell istruzione si concretizzi in una molteplicità di aspetti, che includono l istruzione prescolare, l istruzione nelle aree rurali, la formazione professionale e la formazione del corpo insegnanti, soprattutto in virtù dell insegnamento bilingue. L articolo 27 cita anche la necessità di migliorare le cosiddette yukeban 预科班, cioè delle lezioni di recupero, dedicate agli studenti che intendono affrontare il gaokao per accedere all università, ma non hanno ancora raggiunto un livello di preparazione generale sufficiente Cfr. LIU Xingwu, ALATAN, China s policy towards her minority nationalities, pp Le modalità di realizzazione delle yukeban sono illustrate nella legge relativa alle Modalità di realizzazione delle lezioni di recupero e dell amministrazione delle lezioni rivolte alle minoranze nazionali nell ambito dell istruzione accademica universale (Putong gaodeng xuexiao shaoshu minzu yukeban, minzu ban guanli banfa 普通高等学校少数民族预科班 民族班管理办法 ), consultata presso il sito del Ministero dell Istruzione della Repubblica Popolare Cinese ( 中华人民共和国教育部 Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyubu): 61

63 Anche l istruzione professionale ( 职业教育 zhiye jiaoyu) è uno degli ambiti di arretratezza delle aree abitate dalle minoranze, perché spesso mancano le risorse sufficienti per promuovere lo sviluppo di questo settore; ciò non si traduce solo in una mancanza di investimenti economici, ma anche di personale qualificato e di infrastrutture idonee. Oltre a individuare risorse adeguate, per promuovere l istruzione professionale bisognerebbe implementare un insegnamento dalla duplice natura (shuangshixing 双师型 ), che incorpori cioè dei metodi di insegnamento efficaci e una solida conoscenza tecnica dei contenuti da insegnare 135. In ogni caso, è importante che l istruzione di tipo tecnico-professionale tenga conto delle esigenze locali, e quindi segua una linea di sviluppo coerente con le necessità del singolo luogo geografico. Uno sviluppo efficace dell istruzione professionale prevede anche l utilizzo degli strumenti tecnologici moderni, al fine di migliorare la qualità dell insegnamento stesso; è quanto contenuto nella Proposta del Ministero dell Istruzione riguardo lo sviluppo e la riforma dell istruzione professionale delle minoranze e delle aree da loro abitate (Jiaoyubu guanyu jiakuai shaoshu minzu he minzu diquzhiye jiaoyu gaige he fazhan de yijian 教育部关于加快少数民族和民族地区职业教育改革和发展的意见 ), varata nel 2007, che fornisce ulteriori indicazioni su come sviluppare ulteriormente questo ambito educativo. 136 In particolare, è necessario promuovere l istruzione bilingue (shuangyu jiaoyu 双语教育 ) e la redazione di materiali didattici adatti a questo tipo di insegnamento. L istruzione bilingue serve un duplice scopo: da un lato preserva e promuove la conoscenza della lingua locale, dall altro fa sì che gli studenti acquisiscano sempre maggiore familiarità con la lingua cinese. La compresenza del putonghua e della lingua locale, in ambito educativo, è soggetta a regolamentazioni fin dagli anni Cinquanta; la stessa Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyufa afferma che il putonghua deve essere la lingua di riferimento per la messa in pratica delle attività didattiche, ma è possibile utilizzare la lingua locale come complemento, al fine di realizzare in maniera efficace il processo educativo 137. In generale, l insegnamento bilingue è sostenuto e incoraggiato dal 135 Cfr. SU Junyang, CAO Dahong, Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao ( ), p Jiaoyu guanyu jiakuai shaoshu minzu he minzu diqu zhiye jiaoyu gaige he fazhan de yijian, 教育部关于加快少数民族和民族地区职业教育改革和发展的意见 (Suggerimenti per il potenziamento dello sviluppo e della riforma dell istruzione professionale destinata alle aree abitate dalle minoranze nazionali), legge consultata online presso il sito del Ministero dell Istruzione della Repubblica Popolare Cinese ( 中华人民共和国教育部 Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyubu): 137 Cfr. Articolo 10 della Legge sull educazione della Repubblica Popolare Cinese (Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyufa 中华人民共和国教育法 ), consultata online presso il sito del Ministero dell Istruzione della Repubblica Popolare Cinese ( 中华人民共和国教育部 Zhonghua Renminn Gongheguo Jiaoyubu): 62

64 Partito, che, tranne durante la Rivoluzione Culturale, non ha mai espresso il desiderio di inibire in maniera significativa l uso della lingua locale. Anche in questo caso, però, il potenziamento dell insegnamento bilingue non può concretizzarsi semplicemente nell utilizzo di due sistemi linguistici distinti, poiché, per poter utilizzare una data lingua per qualsiasi fine comunicativo, è necessario innanzitutto possedere una solida conoscenza della cultura di riferimento; in caso contrario, qualsiasi sforzo comunicativo si rivela fondamentalmente inefficace. Per questo motivo, è fondamentale investire nella formazione degli insegnanti che si trovano a operare nelle aree in cui vi è un elevata concentrazione di popolazione non Han: è necessario che i docenti possiedano non solo delle competenze adeguate nella disciplina che si troveranno a insegnare, ma che siano anche in grado di comunicare in maniera efficace con gli alunni. Ciò significa gli insegnanti bilingue devono assumersi l onere di fungere da ponte fra due culture, quella dominante e quella locale, perciò devono essere anche dotati di strumenti efficaci per poter svolgere in maniera fruttuosa le attività didattiche. Il Jiaoyu guihua gangyao propone di mettere in atto una serie di provvedimenti per incoraggiare un maggior numero di laureati a trasferirsi nelle zone periferiche per esercitare la mansione di insegnante, ad esempio fornendo incentivi economici per chi decide di perseguire questo tipo di carriera. Questo vale sia per i neolaureati di etnia Han, sia per coloro che appartengono alle shaoshu minzu; a questo proposito, vale la pena citare un fenomeno molto attuale al momento, cioè a fronte dell aumento vertiginoso della presenza degli stranieri all interno del territorio cinese, alcune delle istituzioni scolastiche più sviluppate, collocate nelle aree di confine (ad esempio in Mongolia Interna) offrono salari molto elevati e condizioni di vitto e alloggio competitive, cercando di attirare stranieri, affinché insegnino agli studenti locali la lingua inglese. Si tratta di un fenomeno che fornisce comunque un idea chiara su quanto ci si propone di investire in ambito educativo. 138 L ultima voce della sezione del Jiaoyu guihua gangyao presa in esame illustra come, entro il 2020, il governo centrale si prefigga di potenziare il sistema di aiuti finanziari che viene utilizzato in ambito educativo. Ciò riguarda sia le risorse materiali che le risorse umane da impiegare per sviluppare l istruzione nei confronti delle minoranze. Le statistiche rivelano che, per quanto la popolazione nelle aree rurali sia molto elevata, solo il 30% delle risorse economiche disponibili viene utilizzato per 138 Dato mutuato dall esperienza personale dell autrice, consultando diverse pagine web contenenti annunci di collocamento rivolti agli stranieri che intendono cercare impiego in Cina. 63

65 potenziare l istruzione in queste zone, mentre il restante 70% viene destinato alle aree urbane; di conseguenza, se non si investe nell educazione anche nei territori rurali, il rischio è quello di creare una discrepanza troppo elevata fra queste regioni e i centri urbani 139, con il risultato che sarà sempre più difficile risolvere questi contrasti. Per questo, l obiettivo principale che il Jiaoyu guihua gangyao ha posto per il decennio tra il 2010 e il 2020 è quello di ridurre il divario esistente fra le varie località, puntando su una più equa distribuzione delle risorse e favorendo, così, uno sviluppo armonioso della società. 2.5 Il potenziamento dell istruzione fra le minoranze: le contraddizioni principali Uno degli elementi che emergono dal Jiaoyu guihua gangyao è come l educazione sia considerata un istanza prioritaria: molti studiosi, tra cui Wang Shizhong, hanno proposto il concetto di jiaoyu youxian 教育优先, traducibile come dimensione prioritaria dell istruzione. 140 Se si intende perseguire questo obiettivo, bisogna anzitutto potenziare la struttura amministrativa competente in ambito educativo: ciò significa che l organizzazione e la pianificazione dell istruzione, nelle aree abitate dalle minoranze nazionali, devono essere ancora più capillari e costantemente alla ricerca di risorse che possano essere impiegate in questo ambito. Lo sviluppo prioritario dell istruzione deve basarsi su un utilizzo opportuno delle risorse disponibili, il che deve realizzarsi sia sul piano della struttura amministrativa che sulle modalità secondo le quali vengono portati avanti gli investimenti in campo educativo. Inoltre, questa dimensione di crescita deve anche rispondere a un obiettivo preciso, cioè deve essere in grado di condurre a un miglioramento effettivo della società. Per spiegare questa caratteristica dello sviluppo, è necessario esporre una considerazione di fondo: il progresso della società non si basa solo sull evoluzione tecnica, scientifica o economica, bensì sul sistema di valori che viene fatto proprio dagli individui che compongono tale società. Inoltre, lo sviluppo stesso, in campo scientifico e tecnologico, poggia sulla continua individuazione di conoscenze nuove, resa possibile solo da un adeguata formazione accademica, la quale prescinde necessariamente da un sistema educativo che sia in grado di fornire una preparazione adeguata; proprio questa cornice 139 Statistiche tratte da SU Junyang, CAO Dahong, Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao ( ), p Si veda WANG Shizhong, Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, p

66 concettuale sta alla base della concezione di stampo marxista che fa parte dell ideologia condivisa dal Partito. E già stato posto in evidenza come le riforme in campo educativo si basano sul mantenimento dell unità nella diversità, poiché, in ogni caso, non viene mai negata l unicità della lingua o della cultura delle varie minoranze; al contrario, anche il Jiaoyu guihua gangyao sostiene più volte la necessità di preservare le caratteristiche peculiari delle shaoshu minzu. Tuttavia, in questo caso, si corre il rischio che l istruzione rivolta alle minoranze etniche sia permeata da un attenzione verso la realtà locale che è solo di facciata, perché i contenuti proposti funzionano solo se inquadrati nell ottica più ampia della cultura dominante. Lin Yi ha condotto una ricerca sul campo nella Prefettura Autonoma di Huangnan (Huangnan Zangzu Zizhizhou 黄南藏族自治州 ), nella regione del Qinghai, raccogliendo testimonianze dei locali riguardo la comprensione che avevano raggiunto, tramite l educazione, nei confronti della propria cultura locale: i risultati erano piuttosto sorprendenti, perché la maggior parte degli intervistati ha dichiarato che la formazione scolastica da loro ricevuta non abbia fornito loro alcuna conoscenza profonda del proprio background culturale, tantomeno della storia della propria comunità di appartenenza. 141 Tenendo in considerazione questo fatto, si può dire che l istruzione rivolta alle shaoshu minzu presenti una contraddizione di fondo, poiché, per quanto punti a mantenere intatte le peculiarità locali di ciascuna minoranza, di fatto si risolve in una sorta di costruzione culturale, che sottende, comunque, la supremazia dell etnia Han. Un sistema educativo efficace non deve basarsi su costruzioni culturali: questo significa che il rispetto della realtà locale delle shaoshu minzu dovrebbe essere reale e non dovrebbe essere plasmato dalla tendenza al monoculturalismo plurale che, spesso, sembra essere una delle basi sui cui poggia la concezione della società cinese. In realtà, la questione dell identificazione con la cultura e la società dominante colpisce quasi tutti gli ambiti dell istruzione, dall insegnamento bilingue alle politiche preferenziali, sia quelle istituite per fornire aiuti agli studenti, sia quelle chehanno come obiettivo quello di potenziare l organico del corpo insegnanti nelle aree più povere o in quelle periferiche. Infatti, in molti casi non viene realizzato l obiettivo di promuovere l integrazione e la solidarietà fra culture differenti che si trovano a vivere nello stesso sistema. La ricerca sul campo di Lin Yi ha messo in rilievo un altro dato interessante, ovvero che il rendimento degli studenti appartenenti alle minoranze viene percepito in 141 LIN Yi, Ethnicization through schooling: The Mainstream discursive repertoires of Ethnic Minorities, pp

67 maniera diversa a seconda che essi frequentino le scuole situate nella loro regione di origine o istituti scolastici in cui gli studenti di origine non Han si trovino affiancati a studenti appartenenti al gruppo Han: nel secondo caso, gli studenti appartenenti alle shaoshu minzu vengono spesso visti come poco inclini a studiare, spesso sono addirittura tacciati di essere indisciplinati, se non addirittura violenti, e di essere anche poco propensi a inserirsi nel contesto scolastico, cooperando con i compagni. Non solo: alcuni degli intervistati sostenevano che le shaoshu minzu fossero caratterizzate da una mentalità nettamente meno sviluppata rispetto a quella Han, e che avessero molte difficoltà a inserirsi all interno del contesto sociale. 142 Nonostante sia fondamentale indagare sui singoli contesti, si può comunque ipotizzare che questa convinzione scaturisca, anche solo in parte, dalla costruzione culturale che vede le minoranze nazionali come primitive e arretrate rispetto all etnia Han, indiscussa latrice di civilizzazione. Se l intento del governo centrale è quello di promuovere lo sviluppo di una società armoniosa, una delle condizioni fondamentali per realizzare tale progresso è proprio il fatto di adoperarsi attivamente per migliorare e potenziare il sistema educativo. Per far sì che tale processo sia efficace, è indispensabile agire su due fronti, ovvero lo sviluppo dell istruzione da un punto di vista materiale e la creazione di una filosofia educativa che sia una ricchezza e non una costrizione entro schemi mentali propinati dall alto. Dal punto di vista amministrativo, lo Stato deve rafforzare la propria presenza in ambito educativo, anche nelle aree periferiche e nelle zone rurali, vessate dalla povertà; all atto pratico, ciò deve tradursi in un netto miglioramento delle istituzioni scolastiche. Inoltre, è fondamentale perseguire la modernizzazione del sistema educativo, promuovendo lo sviluppo tecnologico anche delle aree rurali. Per fare questo, uno degli elementi principali in cui sarà necessario investire è l istruzione di stampo professionale, che deve svilupparsi in maniera diversificata, secondo le esigenze locali. Per quanto riguarda la questione dell istruzione come mezzo per la formazione della coscienza individuale, sarebbe opportuno promuovere il rispetto della diversità in tutte le sue forme. La pluralità di minoranze nazionali che convivono all interno del territorio del Paese rendono la Cina una realtà unica al mondo, soprattutto se si tiene conto del fatto che la maggior parte di queste minoranze vanta una storia secolare, e che la storia stessa della Cina e dell impero cinese è plasmata dal continuo intrecciarsi di relazioni fra culture diverse. Le contraddizioni di fondo che sorgono analizzando il sistema educativo cinese attuale possono essere risolte se ci si pone come vero obiettivo per il futuro quello di 142 Si veda Ibid. 66

68 promuovere lo sviluppo a tutto tondo della società cinese nella sua pluralità, e che tale sviluppo sia sostenibile, cioè che sia in grado di soddisfare le esigenze della generazione di riferimento, senza però danneggiare la generazione che seguirà WANG Shizhong,Shaoshu minzu jiaoyu fazhan yanjiu, p

69 3 LINGUAGGIO E IDENTITÀ: SVILUPPO E CARATTERISTICHE DELL ISTRUZIONE BILINGUE (SHUANGYU JIAOYU 双语教育 ) Nonostante il plurilinguismo sia una costante nella società cinese ormai da secoli, l etnia dominante in Cina ha creato una sorta di sistema imperialistico, in cui la lingua e i caratteri cinesi, espressione della cultura dominante, hanno sempre rappresentato un elemento per garantire la coesione all interno della società, facendo sì che la lingua cinese, istituzionalizzata poi nel putonghua, rimanesse un mezzo per conservare l unità del Paese, sia dal punto di vista politico che culturale; di conseguenza, per molto tempo l istruzione è stata essenzialmente monolingue e contemplava esclusivamente l utilizzo della lingua cinese. Solo dagli anni Cinquanta in poi si è diffusa una maggiore consapevolezza della dimensione plurilinguistica della Repubblica Popolare Cinese; un espressione significativa di questo fenomeno è stato la fondazione, nel 1953, della casa editrice Minzu Chubanshe 民族出版社, che realizzava pubblicazioni in sette lingue differenti. 144 La decisione di riconoscere la specificità linguistica delle shaoshu minzu derivava dalla dottrina marxista, che condannava in maniera decisa l antagonismo linguistico all interno di una nazione. Oltre a questo, vi erano anche altri fattori in gioco: consentire alle minoranze di sviluppare la propria lingua locale serviva a scongiurare episodi di resistenza da parte delle comunità non Han, dal momento che molti dei territori da esse abitati erano stati conquistati dai comunisti in maniera non esattamente pacifica; allo stesso modo, una politica più conciliante poteva evitare interventi esterni, in un sistema che ancora necessitava di essere consolidato. È opportuno notare che, agli inizi degli anni Cinquanta, anche l Unione Sovietica stava mettendo in pratica una politica simile nei confronti delle proprie minoranze etniche, e ciò servì alla Repubblica Popolare Cinese per trarre ispirazione ai fini dell elaborazione dei provvedimenti politici da adottare in merito. 145 Nello stesso periodo, si iniziò ad elaborare un sistema di istruzione bilingue nelle aree abitate dalle minoranze nazionali, al fine di unire l apprendimento del putonghua, condizione fondamentale per poter comunicare su scala nazionale, e l uso della lingua locale, per preservare e trasmettere la tradizione della comunità di 144 Alcune nozioni sulla nascita della Minzu Chubanshe sono reperibili presso il sito dedicato: Sull argomento, si veda June TEUFEL DREYER, Language Planning for China s Ethnic Minorities, Pacific Affairs, vol. 51, no.3, Vancouver, University of British Columbia, 1978, p

70 appartenenza. Infatti, nonostante i tentativi di standardizzare la lingua delle minoranze nazionali secondo i criteri applicati al putonghua, gli intellettuali di origine non Han si opposero strenuamente a questo tipo di sistematizzazione, ribadendo invece la valenza dello studio della lingua locale come mezzo per promuovere la produttività e il patriottismo. 146 Come indica il nome stesso, l istruzione bilingue (shuangyu jiaoyu 双语教育 ) prevede il duplice uso del putonghua e della lingua parlata localmente dalle minoranze nazionali. Fra di esse circolano ben 61 lingue diverse, di cui solo circa la metà ha avuto una codificazione scritta. Il bilinguismo all interno del territorio del Paese assume diverse forme, perché può manifestarsi in termini di ottima padronanza sia della lingua nativa che di quella non nativa, oppure nell essere fluenti solo in una delle due lingue; va sottolineato, però, che la popolazione di origine non Han tende a possedere una competenza linguistica fluente sia in putonghua che nella lingua locale. Inoltre, occorre tenere conto del fatto che la complessità linguistica della Repubblica Popolare Cinese deriva da una molteplicità di fattori, sia culturali che geografici, come ad esempio l eredità storica delle relazioni esistenti non solo fra l etnia Han e le minoranze nazionali, ma anche fra le etnie che convivono all interno dello stesso territorio, come nel caso della Regione Autonoma del Xinjiang. 147 La padronanza di due lingue è potenzialmente realizzabile in qualunque contesto in cui due o più culture, ciascuna dotata di un proprio linguaggio, si trovano a stretto contatto. Ciò significa che l acquisizione bilingue può avvenire in maniera informale, più che tramite un apprendimento istituzionalizzato della lingua non nativa; è il caso del Xinjiang, poiché l interazione della pluralità di etnie presenti nella regione ha fatto sì che, oltre alla lingua uigura e al putonghua, si diffondessero anche altre lingue, come il russo e il kazako 148. In realtà, l istruzione bilingue coinvolge una serie di fattori che esulano fortemente dal semplice accostamento di una lingua nativa e una non nativa: questo perché l utilizzo di due (o più) linguaggi diversi comporta necessariamente l interazione fra due sistemi culturali, pertanto si dimostra efficace solo se realizza effettivamente questo tipo di interazione. È opportuno ricordare che i contatti fra le minoranze nazionali e il sistema 146 Ivi p DAI Qingxia, CHENG Yanyan, Typology of Bilingualism and Bilingual Education in Chinese Minority Nationality Regions, in FENG Anwei, Bilingual Education in China Practices, Policies and Concepts, Clevedon, Multilingual Matters, 2007, p Ivi, p

71 creato dal gruppo dominante Han non sono avvenuti sempre nelle medesime condizioni, perciò anche l insegnamento del putonghua è stato trasmesso in maniera differente, a seconda del contesto locale: ad esempio, in alcune regioni del Nord, le minoranze hanno una solida tradizione linguistica, spesso con sistemi linguistici dotati di una propria scrittura (come la lingua mongola o la lingua tibetana), per cui solo di recente è stato introdotto l apprendimento sistematico della lingua cinese; nelle aree meridionali, invece, spesso la lingua locale manca di una codifica scritta e viene usata solo per la comunicazione orale. 149 L istruzione bilingue è molto più complessa rispetto al sistema educativo monolingue tradizionale, perché richiede una pianificazione molto più dettagliata e attenta alle caratteristiche peculiari di una data area geografica, nonché alle esigenze specifiche che nascono in seno alla società che dimora in quella regione. In passato, il contatto con la lingua parlata dall etnia Han si rivelava piuttosto traumatico per le minoranze, poiché l assimilazione linguistica avveniva secondo una logica affine all imperialismo, tributando scarsa attenzione alla realtà locale. Oggi, invece, questa situazione ha conosciuto un cambiamento significativo, perché viene posta una maggiore enfasi su come imparare due lingue sia soprattutto un fatto culturale. 3.1 Obiettivi dell istruzione bilingue La definizione degli obiettivi e delle modalità operative dell istruzione bilingue è piuttosto recente, poiché solo dagli anni Novanta essa ha iniziato a essere pienamente considerata come un mezzo per raggiungere la condizione ideale di armonia sociale, politica e culturale. Infatti, la diversità culturale è proprio uno degli elementi che contraddistinguono la società cinese rispetto alle altre, perciò la concezione moderna del multiculturalismo rende impensabile annichilire la cultura e la lingua delle minoranze nazionali; d altro canto, è innegabile che la conoscenza della lingua cinese sia un requisito fondamentale per inserirsi in maniera positiva all interno della più ampia società allargata, cioè quella che esula dal contesto locale. Alla luce di queste considerazioni, l istruzione bilingue è stata sviluppata con l obiettivo di diffondere e consolidare sia le 149 Ivi, p

72 conoscenze relative alla lingua e alla cultura locale che la padronanza del putonghua, in modo da non soccombere allo sviluppo continuo cui è soggetta la società cinese. 150 Lo scopo ultimo dell istruzione bilingue è giungere a ciò che si definisce minhan jiantong 民汉兼通, concezione che può essere tradotta come padronanza simultanea della lingua nativa e della lingua cinese. 151 Per quanto certamente strettamente connesso all apprendimento linguistico, il concetto di minhan jiantong va inteso in una prospettiva ben più ampia della semplice dimensione di conoscenza della lingua, perché la comprensione da raggiungere riguarda, in primo luogo, la componente culturale. Da questo punto di vista, l obiettivo ultimo dell istruzione bilingue è duplice: da un lato, intende mettere gli studenti nelle condizioni di acquisire una padronanza della lingua cinese tale da poter giungere a una comprensione approfondita della realtà contemporanea e all ingresso effettivo nella macro-società cinese. L altro obiettivo che l istruzione bilingue si pone è quello di spingere gli studenti a sviluppare una piena consapevolezza della propria eredità culturale, mediante lo studio della lingua locale. In questo modo, lo studio di due lingue differenti non è solo un mezzo per acquisire conoscenze, ma uno strumento importante per plasmare l identità di ciascuno, sia come individuo appartenente a una comunità più ristretta, quella della propria shaoshu minzu, ma anche come parte integrante della società cinese. Per questo motivo, l istruzione bilingue assume un significato molto importante, poiché concorre a formare l identità culturale degli studenti, rafforzando la loro consapevolezza di appartenere a una data tradizione culturale, senza però mancare di formare anche la coscienza di partecipazione alla società intesa come collettività, al di fuori della comunità locale. 152 Naturalmente, le aspettative teoriche devono trovare anche un applicazione pragmatica. In primo luogo, l istruzione bilingue deve certamente essere in grado di garantire il raggiungimento di solide competenze linguistiche. Il bilinguismo può concretizzarsi in una maggiore padronanza del putonghua, con la lingua locale che funge da complemento, oppure può lasciare più spazio alla lingua parlata dalla comunità e demandare al putonghua la funzione di lingua franca per la comunicazione con il mondo esterno. In ogni caso, la dimensione ottimale in cui si realizza il bilinguismo è la 150 HE Baogang, The power of Chinese linguistic imperialism and its challenge to multicultural education, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin,Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, p Sulconcetto di minhan jiantong, si veda FANG Xiaohua 方晓华, FU Dongming 付东明, Shuangyu jiaoshi jiaoyu yanjiu 双语教师教育研究 (Studio sull istruzione degli insegnanti bilingue), Pechino, Beijing Yuyan Daxue Chubanshe 北京语言大学出版社, 2014, pp Ibid. 71

73 padronanza effettiva di entrambe le lingue, perché le competenze linguistiche acquisite hanno un peso fondamentale nel definire la capacità dell individuo di integrarsi nella società in maniera positiva. Ciò significa che l istruzione bilingue deve essere in grado di soddisfare dei requisiti didattici: dal momento che la didattica bilingue è molto più complessa di quella monolingue, renderla efficace significa mettere in atto strategie che possano suscitare interesse negli studenti e aiutarli realmente a conoscere meglio il contesto culturale in cui essi vivono. Questo tipo di istruzione deve, in misura maggiore rispetto all istruzione tradizionale, considerare lo studente come il centro dell attività didattica, tenendo conto sia della dimensione emotiva e psicologica degli allievi, sia della realtà che li circonda. Ciò si esplica con la considerazione che gli studenti appartenenti alle minoranze nazionali si trovano inseriti in un contesto plasmato dall interazione di due mondi diversi, quello definito dalla cultura nativa di appartenenza, e il mondo più vasto e ricco di stimoli, rappresentato dalla cultura nazionale. Pertanto, l istruzione bilingue deve necessariamente adottare metodi didattici in grado di suscitare l interesse degli studenti e motivarli sia nello studio della lingua e della cultura di origine, che nell apprendimento del putonghua e di quanto attiene alla cultura dominante. Un istruzione bilingue efficace può far sì che vengano ridotti gli elementi di disparità e ineguaglianza che esistono all interno della società cinese: ad esempio, possono contribuire a ridurre la dicotomia culturale fra le aree centrali, maggiormente sviluppate, e le zone periferiche; allo stesso modo, può rendere meno consistente il divario che ancora sussiste fra le comunità rurali e quelle urbane. Pertanto, per quanto l istruzione bilingue sia molto complessa, è opportuno spendere energie e risorse per il suo sviluppo, poiché essa è potenzialmente in grado di contribuire in modo consistente allo sviluppo della società cinese: infatti, gli studenti appartenenti alle minoranze nazionali possiedono un notevole potenziale culturale e sociale, perché, se messi nelle condizioni di identificarsi in maniera positiva nella propria cultura di origine, come in quella dominante, essi possono costituire un elemento di coesione fra due sistemi differenti che può essere utile ai fini del progresso futuro della società. 3.2 Caratteristiche dell istruzione bilingue Per quanto riguarda l aspetto amministrativo, nella Repubblica Popolare Cinese sono le autorità locali a prendere le decisioni più importanti su come organizzare 72

74 l istruzione bilingue. Soprattutto nel campo dell istruzione superiore, nel 1992 e nel 1993 si sono svolte delle conferenze di importanza fondamentale per lo sviluppo realizzatosi negli anni successivi. In particolare, nel 1993 è stato pubblicato un Avviso circa la risoluzione sulla riforma e lo sviluppo attivo dell istruzione superiore (Guanyujiakuai gaige he jiji fazhan putong jiaoyu gaodeng jiaoyu yijian de tongzhi 关于加快改革和积极发展普通教育高等教育意见的通知 ), il quale ha ribadito l importanza di concedere alle singole istituzioni scolastiche la facoltà di decidere come organizzare i programmi didattici. 153 Negli ultimi anni, però, anche il governo centrale ha prestato una maggiore attenzione a queste problematiche e, in alcune regioni, proprio le autorità centrali hanno contribuito a risolvere le difficoltà finanziarie, destinando un maggior numero di risorse allo sviluppo dell istruzione. Va aggiunto che molti finanziamenti sono stati stanziati in seguito alla decisione, presa da numerose istituzioni scolastiche, di implementare progetti sperimentali di insegnamento bilingue. 154 Un esempio significativo è costituito da un programma triennale attuato nella provincia del Gansu (Gansu Sheng 甘肃省 ), presso la comunità di etnia Dongxiang (Dongxiang zu 东乡族 ). 155 Il progetto era così articolato: durante il primo anno, a livello prescolare, si tenevano lezioni di ortografia della lingua locale della comunità Dongxiang e si puntava all uso del putonghua per la comunicazione orale. L anno successivo, iniziata la scuola elementare, si mirava a introdurre gradualmente delle basi più solide nella lingua cinese, pur continuando le modalità di insegnamento avviate nell anno precedente, fino a giungere al secondo anno, in cui veniva posta enfasi soprattutto sullo studio del putonghua, mentre, allo stesso tempo, si continuavano a consolidare le conoscenze in merito all ortografia della lingua nativa. In questo modo, durante il terzo anno della scuola primaria, era possibile impostare le lezioni secondo le direttive dei curricula diffusi su scala nazionale, che prevedevano l uso preponderante del putonghua. Tale programma serviva a mettere gli studenti nelle condizioni di poter utilizzare la propria lingua locale in forma scritta, oltre che orale; inoltre, permetteva loro di migliorare gradualmente la padronanza nel putonghua, innestando la seconda lingua sulle basi acquisite nello studio della prima. In effetti, le ricerche effettuate per rilevare l efficacia di questo progetto di 153 LIN Shiliang 林仕梁,Zhongguo Shaoshu minzu gaodeng jiaoyu de fazhan yu yanjiu 中国少数民族高等教育的发展与研究 (Sviluppo e ricerca nell ambito dell istruzione di livello superiorefra le minoranze nazionali cinesi), Pechino, Gaodeng jiaoyu Chubanshe 高等教育出版社, 2001, p Ibid. 155 Heidi COBBEY, Challenges and prospects of minority bilingual education in China an analysis of four projects, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin, Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, pp

75 istruzione bilingue hanno mostrato un significativo miglioramento dei voti conseguiti dagli studenti, rispetto agli anni precedenti. 156 Nel 2004, nella provincia dello Yunnan(Yunnan Sheng 云南省 ), è stato avviato un progetto dedicato all alfabetizzazione nella lingua nativa della minoranza Bai (Baizu 白族 ), che si caratterizza per la suddivisione in tre dialetti distinti, i quali spesso diventano l unica lingua di comunicazione nelle aree in cui la popolazione Bai è particolarmente numerosa. Il putonghua non è presente nel contesto della vita quotidiana dei bambini appartenenti a questa comunità, con la conseguenza che, una volta che essi si trovano necessariamente a contatto con la seconda lingua sui banchi di scuola, spesso si riscontrano notevoli difficoltà di apprendimento. Il progetto messo in pratica fra le comunità Bai coinvolgeva non solo gli allievi in età prescolare, ma prevedeva che partecipassero a lezioni di lingua Bai anche tre categorie distinte di adulti dotati di una certa influenza all interno della società locale, cioè i cantastorie, gli insegnanti che avrebbero poi preso parte all insegnamento attivo della lingua e i membri dei nuclei familiari che non avevano avuto opportunità di ricevere un istruzione nel passato. Anche in questo caso, il programma ha avuto come conseguenza un aumento del coinvolgimento e dell interesse generale nei confronti dell apprendimento dell ortografia della lingua Bai, al punto che numerosi adulti che hanno partecipato ai corsi offerti dagli enti responsabili del progetto hanno, a loro volta, creato delle lezioni di lingua Bai per i membri dei propri villaggi; inoltre, hanno iniziato a circolare riviste e giornali in lingua locale. 157 Come appare evidente dai progetti illustrati, trovare un equilibrio su come alternare l insegnamento del putonghua a quello della lingua locale è un impresa tutt altro che semplice da realizzare: un enfasi eccessiva sul primo comporterebbe la perdita del patrimonio storico della comunità di appartenenza, mentre se viene dato troppo spazio alla lingua nativa si rischia di creare un clima di isolamento. Come sottolinea Zhang Tingfang nel suo studio delle minoranze residenti nelle Regioni Autonome del Tibet e del Xinjiang 158, gli studenti che non hanno ricevuto una buona formazione nel putonghua riscontrano diverse difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro, ma anche ad accedere alle università. Infatti, nel primo caso diventa molto difficile trovare lavoro in ambiti distanti dalla realtà locale,perché l economia cinese è, ormai, così competitiva da 156 Sui programmi sperimentali implementati nella provincia del Gansu si veda Heidi COBBEY, Challenges and prospects of minority bilingual education in China an analysis of four projects, pp Programma sperimentale descritto da Ivi, pp ZHANG Tingfang (2007), studio citato dama Rong, Bilingual education and language policy in Tibet, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin,Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, pp

76 non lasciare alcuno spazio alla creazione di cerchie in cui possano crearsi reti di collaborazione fra parlanti la stessa lingua nativa e, senza competenze adeguate nel putonghua, nemmeno la comunicazione con i propri superiori o con il colleghi è scorrevole. Nel caso dell accesso alle università, invece, la competenza linguistica nel putonghua è un criterio di ammissione fondamentale e, come evidenzia Zhang, ancora nell ultimo decennio sono stati ben pochi gli studenti uiguri e tibetani che sono riusciti ad assicurarsi un posto nelle università di alto livello, come l Università di Pechino 159. Fino al 1995, gli esami di ammissione all università si sono svolti esclusivamente in lingua cinese, mentre solo negli ultimi vent anni sono stati introdotti programmi differenti, che intendono agevolare l accesso degli studenti appartenenti alle minoranze; si tratta, quindi, di un ambito che ancora non è stato pienamente consolidato. Analizzando i modelli di istruzione bilingue, è possibile distinguere fra due macro-modelli principali. Il primo si caratterizza per il fatto che una delle due lingue (generalmente il putonghua) viene utilizzata in ambito scritto, mentre la lingua locale funge da complemento per la spiegazione, in quanto risulta maggiormente comprensibile. Questa tipologia di didattica bilingue viene impiegata perlopiù presso le comunità la cui lingua locale non ha una codifica scritta, soprattutto nelle scuole elementari: ad esempio, viene messo in pratica presso alcune scuole della comunità Lisu dello Yunnan, dove, dal primo al terzo anno, i testi didattici sono in cinese, ma la lingua locale viene impiegata per la spiegazione dei contenuti, diventando così uno strumento utile per facilitare la comprensione da parte degli studenti. 160 Per quanto riguarda il secondo modello, invece, il putonghua si configura come la lingua principale, ma viene utilizzato in maniera sequenziale o simultanea con la lingua nativa locale, come fra la popolazione di etnia Yi (Yi zu 依族 ) che vive nel Sichuan. In questo modello, la lingua locale, per quanto venga impiegata contemporaneamente al putonghua, assume la funzione di complemento all insegnamento, la cui complessità varia a seconda del contesto locale e anche del livello scolastico. 161 Un ulteriore elemento di diversificazione è dato dai materiali didattici impiegati: all insegnamento bilingue può corrispondere l uso di libri di testo in una sola delle due lingue, oppure in entrambe. Ad esempio, alcune scuole elementari di etnia Zhuang, nello 13 MA Rong, Bilingual education and language policy in Tibet, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin, Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, pp Esempio citato da DAI Qingxia, CHENG Yanyan, Typology of Bilingualism and Bilingual Education in Chinese Minority Nationality Regions, p Ibid, p

77 Yunnan, utilizzano sia il cinese che la lingua locale, mentre in altri casi i libri di testo sono unicamente in putonghua; nonostante ciò, durante le lezioni entrambe le lingue vengono usate per la comunicazione orale. 162 La Regione Autonoma del Tibet (Xizang Zizhiqu 西藏自治区 ) fornisce un altro esempio significativo, in cui si possono individuare diverse tipologie di suddivisione dell insegnamento bilingue: fino agli anni Novanta, nelle scuole elementari e medie, tutte le materie erano insegnate in lingua tibetana, mentre il putonghua faceva eccezione come disciplina a sé stante, cui ogni settimana si dedicava un certo numero di ore; a partire dagli anni Novanta, invece, sono stati inseriti modelli didattici in cui si utilizzava il putonghua come lingua principale per l insegnamento. 163 Attualmente, la maggior parte delle lezioni si svolge in putonghua; la lingua tibetana non è uno strumento per comunicare durante l insegnamento vero e proprio, ma rimane circoscritta alle ore, previste dal curriculum, che vengono dedicate all insegnamento di questa lingua. Un eccezione interessante è rappresentata dal caso delle minoranze tibetane che parlano una propria lingua, la quale, tuttavia, non è codificata: per questa parte della popolazione, le lezioni si tengono sia in putonghua che in tibetano, ma la lingua nativa viene mantenuta come ausilio per l insegnamento. 164 Gli strumenti di divulgazione fondamentale dell istruzione bilingue sono i materiali didattici (shuangyu jiaocai 双语教材 ). Il loro scopo è, naturalmente, quello di costituire dei validi strumenti per implementare le attività didattiche, ma molto spesso non si rivelano all altezza del compito. Generalmente, i materiali didattici sono scritti in putonghua oppure nella lingua locale; in entrambi i casi, presentano dei limiti 165.Infatti, i testi scritti in putonghua risultano, spesso, di difficile comprensione per gli studenti, sia dal punto di vista puramente linguistico, sia perché accade frequentemente che i contenuti siano datati o lontani dalla realtà in cui gli studenti vivono e, mancando di specificità, non avviene un immedesimazione diretta con le tematiche in essi contenute; ne deriva quindi 162 DAI Qingxia, CHENG Yanyan, Typology of Bilingualism and Bilingual Education in Chinese Minority Nationality Regions, pp WU Jinfeng 武金峰,Xinjiang shuangyu jiaoyu gongzuo zhuanti yanjiu 新疆双语教育工作专题研究 (Ricerca sugli aspetti peculiari legati alla didattica bilingue nella regione del Xinjiang), Pechino, 中国社会科学出版社 Zhongguo shehui kexue Chubanshe, 2014, p. 25. Sull argomento, si veda anche Linda TSUNG, Trilingual Education and School Practice in Xinjiang, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin,Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, pp ZHANG Tingfang, (2007) citato da MA Rong, Bilingual Education and Language Policy in Tibet, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin,Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, p James LEIBOLD, CHEN Yangbin,Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, p

78 che, spesso, gli studenti siano scarsamente motivati nello studio del putonghua. 166 Nel caso dei materiali didattici in lingua locale, invece, spesso si tratta semplicemente di testi originariamente scritti in putonghua e successivamente tradotti nella lingua nativa, con la conseguenza che, anche in questa situazione, manca la componente di vicinanza al retaggio culturale da cui provengono gli studenti. Può anche accadere che siano gli insegnanti stessi a scrivere dei materiali didattici per i propri studenti: si tratta di testi fortemente soggettivi, che sono vincolanti perché la loro operatività è strettamente legata alla competenza del singolo insegnante, il che va a scapito della standardizzazione dell istruzione bilingue. L efficacia della didattica non dipende solo dalla qualità dei testi forniti, ma anche dalle infrastrutture scolastiche e dai mezzi multimediali a disposizione: appare chiaro che, se una scuola è meglio equipaggiata, sarà in grado di utilizzare un maggior numero di strumenti didattici per far sì che gli studenti giungano a un apprendimento efficace. Nonostante teoricamente questo aspetto sia più che valido, spesso è ancora irrealizzabile perché, molto spesso, le scuole con un alta concentrazione di studenti appartenenti alle minoranze mancano delle risorse finanziarie adeguate per dotarsi di strumenti didattici d avanguardia. Per questo, in mancanza di strumenti moderni ed efficaci, diventa di cruciale importanza il ruolo dell insegnante bilingue (shuangyu jiaoshi 双语教师 ), che richiede un processo di formazione ancora più capillare rispetto agli insegnanti tradizionali. La formazione della figura dell insegnante bilingue è un concetto che non è ancora giunto a una completa maturazione, poiché lo sviluppo delle scienze educative, in Cina, è relativamente recente; in particolare, fino a poco tempo fa mancava completamente la concezione multiculturale dell insegnamento bilingue, perché non vi era la consapevolezza che lo scopo principale dell istruzione bilingue fosse proprio quello di promuovere lo sviluppo di una società armoniosa, in cui convivono realtà linguistiche e culturali differenti. Inoltre, fino agli anni Novanta, solo le materie strettamente legate alla cultura locale venivano insegnate in lingua nativa, tutte le altre discipline vedevano l uso del putonghua. Nel caso degli insegnanti che devono operare nelle aree abitate dalle minoranze, è necessario che essi possiedano competenze su più livelli. In primo luogo, devono avere 166 DAI Qingxia, CHENG Yanyan, Bilingualism and bilingual education in Chinese minority nationality regions, p

79 solide conoscenze sia nel putonghua che nella lingua locale. 167 Spesso accade che gli insegnanti abbiano una padronanza più fluente in una sola delle due lingue; ciò è dovuto al fatto che, nei contesti in cui la lingua nativa venga usata su larga scala e abbia una codifica scritta, il putonghua è ancora una semplice lingua franca e tende ad essere lasciato in secondo piano dalle comunità locali. Se, invece, gli insegnanti sono più fluenti nel putonghua, possono sorgere delle difficoltà in senso inverso, soprattutto nel caso di insegnanti di origini diverse rispetto alla comunità in cui si trovano a operare, perché in questo caso non è infrequente che vi siano problematiche nella comprensione reciproca. La conoscenza approfondita di due lingue non significa che gli insegnanti che operano in un contesto bilingue siano semplici docenti di lingue, bensì si richiedono anche delle competenze valide in ambito culturale. Infatti, l insegnante si configura come intermediario fra la cultura locale e la cultura nazionale, perciò deve saper rappresentare un punto di riferimento per gli studenti che si trovano a contatto con due realtà culturali caratterizzate da notevoli differenze, il che risulta notevolmente rafforzato dalla mancanza di specificità di molti materiali didattici, già evidenziata in precedenza. E di importanza vitale che gli insegnanti comprendano, con la stessa profondità, la società globale e la società in cui vivono gli studenti con i quali si trovano a lavorare. Essi devono incanalare le conoscenze acquisite durante la fase di formazione nella creazione di attività didattiche in grado di stimolare gli alunni; questa è una caratteristica che accomuna tutti i docenti, ma è ancor più valida in un ambito delicato come quello dell istruzione bilingue. 168 Risulta pienamente comprensibile, quindi, come gli insegnanti non debbano limitarsi ad agire come diffusori di conoscenza, ma che debbano anche sviluppare metodi di insegnamento efficaci, capacità professionali che possono essere sviluppate solo tramite una fase di preparazione adeguata. In realtà, una delle carenze dell istruzione bilingue nella Repubblica Popolare Cinese è data dal fatto che gli insegnanti che si occupano di questo tipo di didattica manchino di competenze adeguate. Può trattarsi di limiti linguistici: accade spesso che gli insegnanti di origine non Han manchino di una pronuncia standard nella lingua cinese, mentre gli insegnanti di etnia Han non parlano fluentemente la lingua locale e presentano delle difficoltà nell interagire con gli studenti. Inoltre, molti insegnanti non possiedono conoscenze sufficienti nemmeno in ambito disciplinare e non sono in grado di pianificare efficacemente le attività didattiche. 169 Tuttavia, il limite principale degli insegnanti 167 FANG Xiaohua, FU Dongming, Shuangyu jiaoshi jiaoyu yanjiu, p Ivi, pp Sull argomento, si veda FANG Xiaohua, FU Dongming, Shuangyu jiaoshi jiaoyu yanjiu,p

80 bilingue è che la maggior parte di essi non è ancora in grado di sviluppare un insegnamento che soddisfi i requisiti del multiculturalismo; ciò è dovuto al fatto che soprattutto gli insegnanti della generazione precedente hanno ricevuto una formazione tradizionale, che prevedeva cioè che solo le discipline strettamente legate alla cultura delle minoranze fossero insegnate in lingua locale, mentre per le altre discipline si ricorreva alla lingua cinese. 170 Considerando la collocazione geografica delle aree abitate dalle minoranze, è ragionevole sottolineare anche come un problema da non sottovalutare sia la scarsa propensione di molti insegnanti a prestare servizio in queste zone, a causa delle condizioni di vita spesso non molto elevate e delle remunerazioni tutt altro che generose. Per supplire a queste difficoltà, negli ultimi anni si è rivelato indispensabile procedere a una riforma capillare dell istruzione bilingue; sono state implementate delle riforme che si occupano nello specifico di regolamentare la formazione degli insegnanti che lavorano con gli studenti appartenenti alle minoranze. 171 In primo luogo, sono stati fissati dei criteri accedere all insegnamento: oltre alle competenze disciplinari, si richiede una solida conoscenza del putonghua, per cui sono stati fissati anche dei criteri linguistici, come il possesso di un certificato HSK (Hanyu Shuiping Kaoshi 汉语水平考试 ) di livello sei. 172 Altre riforme hanno interessato le modalità di reclutamento degli insegnanti e la loro formazione: ad esempio, è stato aumentato il numero di insegnanti assunti (nel 2012, circa il 77% dei neolaureati che hanno presentato domanda per accedere all insegnamento ha avuto una carica) e sono stati creati nuovi centri per la formazione dei docenti. Una delle riforme più significative è stata quella che ha interessato gli studenti Han: infatti, dal 2012 sono stati introdotti dei programmi che prevedevano l insegnamento della lingua e della cultura delle minoranze per gli studenti di etnia Han, in modo che avessero più opportunità di comprendere meglio le peculiarità locali. In particolare, questo programma, implementato nel Xinjiang, si articolava in quattro ore settimanali, dedicate non solo dello studio della lingua uigura e kazaka, ma anche all assimilazione di nozioni relative alla cultura di queste minoranze Ibid Cfr. anche il contenuto del Guojia zhongchangqi jiaoyu gaige he fazhan guihua gangyao ( ), sezione sullo sviluppo dell istruzione fra le minoranze, p Sui criteri per il reclutamento degli insegnanti si veda FANG Xiaohua, FU Dongming, Shuangyu jiaoshi jiaoyu yanjiu, pp Cfr. Ivi, p

81 Le riforme si sono concentrate anche sullo sviluppo della formazione pratica degli insegnanti bilingue: infatti, spesso agli specializzandi non veniva data alcuna possibilità di misurarsi in prima persona con l interazione con gli studenti. In questo modo, gli insegnanti mancavano dell esperienza necessaria per sviluppare metodi didattici in grado di raggiungere gli obiettivi peculiari dell istruzione bilingue. Per ovviare a queste difficoltà, negli ultimi anni sono stati introdotti dei nuovi programmi di avviamento pratico alla professione, come ad esempio il modello 3+1, formulato dall Università di Shenyang. In questo caso, gli studenti si dedicano per tre anni allo studio di discipline legate alla lingua e alla cultura delle minoranze nazionali (in questo caso, la lingua principale ad essere utilizzata è il putonghua); l ultimo anno, invece, è dedicato allo studio della teoria e della pratica della didattica, includendo anche vere e proprie esercitazioni pratiche, che consentono agli studenti stessi di cimentarsi nell insegnamento. È stato rilevato che questo tipo di modello ha avuto una certa efficacia, perché ha reso possibile elaborare programmi didattici maggiormente diversificati, in cui si trattava un numero maggiore di discipline legati alla cultura e alla storia delle minoranze nazionali. 174 Un altro esempio è il cosiddetto modello 1+2+1, dedicato prevalentemente agli specializzandi di origine non Han, con il duplice scopo di rafforzare le competenze linguistiche in putonghua e sviluppare le conoscenze in ambito della pianificazione didattica. In questo caso, il primo anno è dedicato allo studio intensivo della lingua cinese, mentre i due anni seguenti prevedono uno studio approfondito delle discipline che saranno oggetto dell insegnamento. L ultimo anno ci si occupa dello studio delle scienze dell educazione e della pianificazione didattica. In seguito al completamento dello studio teoretico, gli studenti di etnia Han effettuano un periodo di tirocinio direttamente presso le scuole collocate nelle aree abitate dalle minoranze (spesso si tratta di scuole primarie), affiancati da insegnanti competenti. Questa pratica ha un utilità non solo dal punto di vista dello sviluppo delle competenze strettamente legate all insegnamento, ma anche perché promuove maggiormente l interazione fra tradizioni culturali differenti. 175 Risulta evidente che queste riforme puntano a un miglioramento generale della qualità dell insegnamento, attraverso una maggiore specializzazione del ruolo professionale del docente bilingue: infatti, occorre tenere presente che sono gli individui i principali attori del processo di interazione culturale che si realizza nell ambito 174 FANG Xiaohua, FU Dongming, Shuangyu jiaoshi jiaoyu yanjiu, p Ibid. 80

82 dell istruzione bilingue, perciò è molto importante investire nel processo di formazione del capitale umano, per favorire il processo di integrazione reciproca che è lo scopo ultimo di questo tipo di didattica. 3.3 Il caso dell istruzione bilingue nella Regione Autonoma del Xinjiang La Regione Autonoma del Xinjiang (Xinjiang Weiwu er Zizhiqu 新疆维吾尔自治区 ) è una delle realtà più esemplificative della coesistenza di una pluralità di etnie all interno dello stesso territorio: infatti, in quest area vivono tredici gruppi etnici principali, tra cui si annoverano gli Han, gli uiguri, i kazaki, i mongoli e i russi. Anche la complessità linguistica all interno della Regione Autonoma del Xinjiang è davvero notevole, poiché, oltre al putonghuae alla lingua uigura, cioè le lingue ufficiali, vi sono altre lingue principali: il russo, il kazako, il mongolo, la lingua Xibo e la lingua kirghisa. Una tale varietà etnica e linguistica ha richiesto una notevole attenzione dal punto di vista della pianificazione didattica, perciò si può affermare che, fra le province della Repubblica Popolare Cinese, il Xinjiang sia dotato di una delle regolamentazioni più complesse e articolate nell ambito dell istruzione bilingue. Già dagli anni Cinquanta, fu stabilito che la popolazione di etnia non Han dovesse studiare obbligatoriamente il putonghua. A partire dal 1960, venne fissato come criterio per l accesso all istruzione di livello superiore un esperienza di almeno un anno nello studio del putonghua. Tuttavia, ciò non significava che l orientamento linguistico fosse univoco: infatti, fu richiesto ai residenti Han di dedicarsi allo studio della lingua uigura. I primi testi didattici rivolti alle minoranze presenti nell area per studiare il putonghua risalgono al 1979: questi materiali conobbero una ulteriore diversificazione durante gli anni Ottanta, perché vennero introdotti testi riguardanti lo studio della lingua cinese dedicati esclusivamente alla popolazione uigura e kazaka. 176 In realtà, l istruzione bilingue è stata introdotta nella Regione Autonoma del Xinjiang solamente a partire dal Le lingue oggetto della didattica linguistica sono principalmente lo uiguro e il putonghua, ma il dato interessante è che non ci si limita a queste due discipline: in particolare, è richiesto agli studenti uiguri di studiare sia il putonghua che il russo, mentre gli studenti di etnia Han devono studiare la lingua uigura 176 WU Jinfeng, Xinjiang shuangyu jiaoyu gongzuo zhuanti yanjiu, pp

83 e il russo. 177 Si tratta di un elemento molto importante, perché riflette la volontà di creare coesione all interno della popolazione, proprio in virtù del fatto che apprendere una lingua diversa dalla propria lingua nativa diventa uno strumento importante per poter comunicare e comprendere meglio l altro. L istruzione bilingue nel Xinjiang è soggetta ad un organizzazione molto complessa, poiché vuole manifestarsi come la risposta efficace all esigenza di preservare la multiculturalità della regione, attraverso uno sviluppo continuo dell istruzione: per questo motivo, da quando è stata implementata fino ad oggi, la didattica bilingue in questa regione è continuamente sottoposta a revisioni e modifiche. Ad oggi, i modelli di insegnamento messi in pratica nel Xinjiang sono estremamente diversificati, ma possono essere meglio descritti individuandone le caratteristiche principali. Il modello tradizionale prevede che la priorità sia data all insegnamento nella lingua locale, mentre le ore dedicate al putonghua ammontano a cinque moduli alla settimana; questo modello viene oggi utilizzato nella maggioranza delle scuole della regione (una statistica del Ministero dell Istruzione riporta che, nel 2009, era circa il 56% degli studenti a ricevere questo tipo di istruzione bilingue). 178 Questa modalità di insegnamento presenta il vantaggio di aumentare il tasso di iscrizione alle scuole, perché il fatto di utilizzare prevalentemente la propria lingua nativa costituisce indubbiamente un attrattiva per gli studenti. Nonostante ciò, tale modello presenta anche un lato negativo, poiché lascia uno spazio piuttosto limitato allo studio del putonghua, con il risultato che si riduce l efficacia dell apprendimento, sia perché la conoscenza limitata della lingua cinese pregiudica agli studenti numerose opportunità di studio e lavoro, sia perché molti materiali didattici inerenti a discipline specifiche come quelle scientifiche non vengono solitamente tradotti in lingua locale e richiedono come requisito base della comprensione delle solide conoscenze nella lingua cinese. Queste problematiche hanno spinto le autorità regionali a implementare un secondo modello di istruzione bilingue, in cui nelle materie scientifiche si utilizza come mezzo di comunicazione il putonghua, mentre le altre materie vengono insegnate in 177 Zuliyati SIMAYI, The practice of Ethnic Policy in Education - Xinjiang s bilingual education system, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin,Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, p Statistica citata da WU Jinfeng, Xinjiang shuangyu jiaoyu gongzuozhuantiyanjiu, p

84 lingua locale. Si tratta di un modello posto in essere soprattutto nelle zone in cui la presenza di popolazione Han è piuttosto limitata. 179 Vi è poi un terzo schema di didattica bilingue, il quale prevede che il putonghua sia la lingua principale impiegata nell insegnamento, mentre la lingua locale funge da supplemento; questo programma, introdotto nel 2004 in molte scuole di Urumqi, negli ultimi anni si è rivelato essere quello più efficace ai fini dello sviluppo e dell integrazione degli studenti nella società e nel mondo del lavoro. 180 Nonostante la volontà di realizzare gli obiettivi di integrazione linguistica e culturale sia molto forte, di fatto nella Regione Autonoma del Xinjiang i modelli di insegnamento esistenti finiscono per creare una biforcazione, poiché gli studenti di etnia Han e non-han vengono educati secondo sistemi fondamentalmente diversi tra di loro. La conseguenza è che, almeno a livello scolastico, questo sistema impedisce che vi siano interazioni frequenti fra studenti di etnie differenti, il che, spesso, si traduce in una scarsa integrazione anche sul piano sociale. 181 In ogni caso, la padronanza del putonghua è un requisito fondamentale per poter accedere all istruzione superiore e alla carriera di insegnante: per questo motivo, negli ultimi anni è stato dato un rilievo particolare al superamento dell esame HSK di livello sei e sono state introdotte nuove misure di valutazione, come la certificazione di conoscenza della lingua cinese destinata esclusivamente agli studenti appartenenti alle minoranze (Zhongguo shaoshu minzu Hanyu shuipin gdengji kaoshi 中国少数民族汉语水平登记考试, spesso abbreviato in Min Han kao 民汉考, o MHK). Si tratta, in questo caso, di un idoneità linguistica elaborata dalle autorità della Regione Autonoma del Xinjiang per valutare, in maniera quanto più oggettiva possibile, le competenze in lingua cinese. L esame, il cui superamento è pressoché obbligatorio, può essere sostenuto in quattro livelli di difficoltà diversi; si compone di una parte scritta, in cui gli esaminandi sono sottoposti a prove di comprensione orale, scritta e produzione in lingua letteraria (shumianyu 书面语 ), e una sezione orale, che prevede che i candidati sostengano un dialogo, tramite l uso di un computer. 182 Questi criteri di valutazione linguistica si sono rivelati piuttosto efficaci: basti pensare che tra il 2000 e il 2002, biennio in cui è stato 179 Zuliyati SIMAYI, The practice of ethnic policy in education Xinjiang s bilingual education system, pp Ivi, pp Si veda Ivi, p Si veda il documento Xinjiang Weiwu er Zizhiqu shishi Zhongguo shaoshu minzu Hanyu shuiping dengji kaoshi zanxing banfa 新疆维吾尔自治区实施中国少数民族汉语水平等级考试暂行办法 (Metodi per la realizzazione, nella Regione Autonoma Uigura del Xinjiang, dell esame di idoneità linguistica cinese destinato alle minoranze nazionali della Regione Autonoma del Xinjiang),consultato presso Xinjiang Daxue Chengxinwang 新疆大学诚信网, 2013: 83

85 introdotto il MHK, più del 41% degli studenti ha superato l esame. 183 Se si tiene conto del fatto che si trattava di un provvedimento originale nel suo genere, è un dato molto positivo, perché riflette l efficacia di questo metodo nel premiare gli studenti particolarmente meritevoli. Un altro elemento importante è che, soprattutto nell istruzione secondaria, negli ultimi anni si è cercato di incentivare il perfezionamento delle competenze in putonghua, con l obiettivo di arrivare, se possibile, a eliminare i corsi preparatori in lingua cinese. Questa scelta è stata dettata da considerazioni essenzialmente pragmatiche, dal momento che l obiettivo è quello di mettere gli studenti nelle condizioni di possedere competenze che permettano loro di inserirsi in maniera competitiva nel mercato del lavoro. 184 Tuttavia, si tratta di standard ancora piuttosto elevati, che in molti casi risultano difficili da raggiungere, perché, nonostante le misure intraprese, molti studenti non hanno l opportunità di ricevere un istruzione completa e, in molti casi, spesso questi programmi di potenziamento vengono realizzati in maniera rapida e sbrigativa, quindi mancano le opportunità di consolidare le conoscenze acquisite in putonghua. Nonostante lo sviluppo dell istruzione bilingue nel Xinjiang sia già a un buon livello per una realtà così composita, vi sono ancora problemi da risolvere. In molti casi mancano i fondi necessari per migliorare le infrastrutture scolastiche e gli strumenti a disposizione di studenti e insegnanti, soprattutto nelle aree rurali. Vi sono dei limiti anche per quanto riguarda l efficacia dell insegnamento, perché manca un ricambio generazionale fra gli insegnanti: la maggior parte di essi ha ricevuto una formazione tradizionale, mentre si lascia poco spazio ai docenti più giovani, che dovrebbero essere in grado di mettere in pratica un insegnamento che possa promuovere il multiculturalismo. 185 Considerando la molteplicità di modelli educativi che viene attuata nella regione, però, è possibile ipotizzare che il problema principale stia nel fatto che manca un livello di standardizzazione sufficiente per raggiungere un livello di sviluppo omogeneo dell istruzione bilingue. Ciò non significa che l istruzione, di per sé, sia poco sviluppata, ma essa risulta ancora troppo dispersiva, perché manca un coordinamento efficace, che dovrebbe essere prerogativa delle autorità centrali. Dal momento che non vi è una sostanziale standardizzazione dell istruzione all interno di quest area geografica, considerata nel suo complesso, si crea uno squilibrio fra le scuole presenti nella regione:le 183 WU Jinfeng, Xinjiang shuangyu jiaoyu gongzuo zhuanti yanjiu, p Zuliyati SIMAYI, The practice of ethnic policy in education Xinjiang s bilingual education system, p Sulle problematiche che persistono nello sviluppo dell istruzione nel Xinjiang, si veda WU Jinfeng, Xinjiang shuangyu jiaoyu gongzuo zhuanti yanjiu, p

86 scuole che si trovano nei centri urbani sono solitamente piuttosto avanzate, sia come strumenti a disposizione che dal punto di vista dell insegnamento, mentre molte aree rurali sono ancora sottosviluppate e l istruzione bilingue è ancora affidata a metodi di insegnamento e materiali didattici tradizionali, incapaci di tenere il passo con lo sviluppo della società. Secondo Simayi, non è ancora avvenuta un integrazione armoniosa fra il sistema Han e quello delle minoranze, poiché il sistema educativo del Xinjiang enfatizza l appartenenza a una data etnia come criterio principale per accedere all istruzione o per ottenere trattamenti preferenziali; in questo modo, viene sottolineata principalmente l identificazione etnica, piuttosto che l identificazione con la pluralità della società cinese, in maniera armoniosa. 186 In conclusione, il sistema educativo nella Regione Autonoma del Xinjiang presenta sicuramente numerosi limiti, ma ha anche un elemento che deve far riflettere e sperare per lo sviluppo futuro: l istruzione bilingue è riuscita a garantire che un numero cospicuo di studenti appartenenti alle minoranze ricevesse un istruzione e che lo sviluppo del sistema educativo promuovesse un miglioramento anche in termini di crescita economica e coesione sociale. 3.4 Riflessioni sullo sviluppo dell istruzione bilingue nella Repubblica Popolare Cinese L obiettivo che l istruzione bilingue si prefigge, quello di creare coesione all interno della società, tramite lo studio reciproco della lingua e della cultura locale, nonché di quella dominante, è di per sé fortemente auspicabile, perché si configura come un modo efficace per promuovere la coesistenza pacifica fra etnie diverse e la creazione di un identità nazionale improntata sull unità nella diversità. Questo elemento rappresenta una novità rispetto all imperialismo linguistico e culturale che, nei secoli precedenti, ha caratterizzato l atteggiamento dell etnia Han verso le minoranze nazionali, poiché non nega le peculiarità delle singole minoranze, ma ne fa un vero e proprio oggetto di studio, con l obiettivo di comprendersi reciprocamente. Tuttavia, resta da chiarire se l istruzione bilingue sia davvero in grado di promuovere l identificazione degli studenti appartenenti alle minoranze sia con la propria comunità di appartenenza che con la nazione cinese. 186 Zuliyati SIMAYI, The practice of ethnic policy in education Xinjiang s bilingual education system, pp

87 In primo luogo, vi sono ancora molti problemi che sorgono in ambito dell istruzione bilingue: oltre alle risorse economiche difficili da reperire, un dato critico è rappresentato proprio dall atteggiamento degli insegnanti nei confronti degli studenti con i quali operano. Infatti, se i docenti stessi non sono in grado di realizzare una didattica che metta enfasi sulla componente multiculturale, se non riescono a suscitare interesse negli studenti, difficilmente saranno in grado di far sì che gli stessi allievi sviluppino un senso di appartenenza su un duplice binario, perciò questi ultimi tenderanno a prediligere una dimensione sociale-culturale rispetto all altra. Ciò si può tradurre in un accettazione della cultura dominante, con il conseguente rifiuto di quanto attiene alla propria cultura di origine, oppure può concretizzarsi in un isolamento rispetto alla società nazionale. Entrambi gli atteggiamenti sono potenzialmente dannosi per il mantenimento di una società armoniosa, in cui le differenze locali coesistono e contribuiscono a creare quella diversità che definisce la società cinese: nel primo caso, se si dimenticano le proprie origini, ciò potrebbe comportare, a lungo termine, la perdita del proprio patrimonio culturale, e questo va a scapito del mantenimento delle tradizioni; d altro canto, un rifiuto degli elementi che appartengono alla cultura nazionale costituisce uno svantaggio in termini di inserimento nella società. Questo fa sì che diminuiscano le opportunità che gli studenti hanno di inserirsi nella società e raggiungere buoni risultati nello studio e nella ricerca di una professione lavorativa, dal momento che il mercato del lavoro cinese, essendo sempre più competitivo, non lascia spazio a coloro che non sono in grado di adeguarsi al frenetico sviluppo della società. In secondo luogo, è problematico definire in termini generali che tipo di identificazione sviluppano gli studenti che partecipano ai programmi di istruzione bilingue. E assai probabile che gli studenti Han non capiscano la necessità di dover apprendere una lingua che non sia il putonghua; d altro canto, è altrettanto probabile che gli studenti appartenenti alle minoranze vedano il putonghua come una semplice lingua franca, che funge da strumento per la comunicazione, ma di per sé non si sviluppa alcuna identificazione con la cultura diffusa a livello macroscopico. Il fatto stesso di apprendere il putonghua non significa che gli studenti riconoscano se stessi come parte integrante della società cinese; discorrendo con alcuni studenti che, attualmente, studiano presso l Università Normale di Pechino (Beijing Shifan Daxue 北京师范大学 ), l autrice della presente tesi ha riscontrato come essi abbiano manifestato chiaramente la loro volontà di non essere confusi con gli studenti Han. Un aspetto significativo evidenziato è che, anzi, gli studenti appartenenti alle shaoshu minzuvedono se stessi quasi come se fossero 86

88 stranieri; ciò non significa che abbiano difficoltà linguistiche nel comunicare con gli studenti cinesi e i professori, ma che essi mantengano una forte connessione con le proprie origini e non vogliano omologarsi ai colleghi Han. Spesso, questi studenti tendono a formare gruppi piuttosto chiusi, in cui i legami derivanti dall appartenenza allo stesso gruppo etnico sono molto forti; tuttavia, si rendono molto disponibili a far conoscere le proprie tradizioni, i propri usi e costumi, e così via. 187 Questo tipo di atteggiamento fa riflettere su un altro punto fondamentale: al momento, l istruzione bilingue viene messa in pratica solo nelle zone abitate dalle minoranze. Tuttavia, un modo per promuovere ulteriormente l integrazione fra le minoranze potrebbe essere quello di incoraggiare la mobilità degli studenti, destinando un numero maggiore di risorse finanziarie non solo allo sviluppo delle istituzioni scolastiche in loco, ma anche promuovendo l istruzione bilingue in zone in cui siano presenti in larga misura anche studenti di etnia Han. Un altro modo per incentivare la comunicazione interculturale può essere quello di incoraggiare gli studenti a spiegare ai compagni appartenenti ad altre etnie la propria storia, le proprie tradizioni, e così via. In questo modo, si riuscirebbe a creare una dimensione di coesione interculturale che risulti più immediata e spontanea, perché non verrebbe fomentata dalla propaganda del governo o dai provvedimenti di legge, bensì sarebbe sostenuta direttamente dalla popolazione, e questo sarebbe molto positivo ai fini dello sviluppo di una società basata sul principio di unità nella diversità. In conclusione, l istruzione bilingue, nonostante sia tuttora ben lontana dall essere organizzata in maniera ineccepibile, costituisce uno dei pochi strumenti efficaci per garantire che gli studenti appartenenti alle minoranze abbiano accesso all istruzione e per instaurare un clima di comprensione reciproca fra gruppi etnici differenti; tuttavia, ai fini di incoraggiare realmente il raggiungimento dell obiettivo di minhan jiantong sarebbe opportuno non solo sviluppare l istruzione, ma promuovere l interazione e lo scambio culturale anche tramite attività che coinvolgano l intera comunità, non solo gli studenti. Spesso, i genitori e i familiari degli studenti ripongono grandi speranze nell efficacia dell istruzione che i loro figli ricevono, ma è assai difficile che questa produca effetti positivi se manca un atmosfera domestica di apertura verso ciò che è differente dal proprio retaggio culturale, se non vengono incoraggiati i contatti con persone o dati culturali che esulano dalla realtà con cui sono abituati a confrontarsi. Pertanto, per 187 Considerazione mutuata dall esperienza effettuata dall autrice della presente tesi presso l Università Normale di Pechino, fra settembre 2015 e giugno

89 promuovere lo sviluppo di una società caratterizzata dall unità nella diversità, è necessario agire prima di tutto per creare consapevolezza negli individui, e solo in seguito adoperarsi per implementare provvedimenti politici educativi efficaci. 88

90 4 LE POLITICHE PREFERENZIALI DESTINATE AGLI STUDENTI APPARTENENTI ALLE MINORANZE NELL AMBITO DELL ACCESSO ALL UNIVERSITÀ Una delle maggiori difficoltà che si riscontrano nell ambito dello sviluppo dell istruzione all interno delle aree abitate dalle shaoshu minzuè il fatto che, spesso, manchino risorse economiche adeguate a supplire al divario che sussiste fra queste regioni e le zone che, invece, hanno già raggiunto un livello di sviluppo avanzato. Tale discrepanza economica si ripercuote in maniera inevitabile sulla qualità dell educazione che ricevono gli studenti, dal momento che la mancanza di fondi molto spesso pregiudica le possibilità di accesso agli studi accademici: infatti, nonostante sia ormai raro che gli studenti residenti in queste aree non ricevano alcuna forma di istruzione, è altrettanto vero che, generalmente, non sono molte le possibilità di accesso alla carriera accademica. Per tale motivo, nel corso degli ultimi due-tre decenni il Ministero dell Istruzione e le autorità locali competenti nelle varie province hanno individuato delle modalità attraverso le quali è diventato possibile sovvenzionare gli studenti e permettere loro di accedere all istruzione accademica: si tratta delle borse di studio e dei prestiti concessi dalle banche nazionali e locali. Questo sistema di aiuti economici ha permesso a un cospicuo numero di studenti provenienti da situazioni economiche poco floride di assicurarsi un posto all interno delle università cinesi e poter migliorare, così, la propria formazione, in vista dell inserimento futuro nel mondo del lavoro. Oltre agli aiuti economici, le autorità hanno introdotto anche un altro sistema per facilitare l ingresso degli studenti appartenenti alle minoranze nelle università: si tratta di una serie di politiche preferenziali (youhui zhengce 优惠政策 ), che si esplicitano in una serie di facilitazioni offerte a coloro che partecipano all esame di ammissione alle università (il temutissimo gaokao), oppure l aggiunta di un numero prestabilito di punti rispetto al voto conseguito nel superamento dell esame di ammissione. 4.1 I sussidi economici volti ad incentivare gli studi universitari Nonostante forme di aiuti finanziari destinati alle aree più povere siano presenti nella Repubblica Popolare Cinese già dal 1955, in realtà la maggior parte dei sussidi economici destinati agli studenti meno abbienti che intendono accedere all istruzione 89

91 superiore è stata introdotta solamente nel corso degli anni Ottanta e Novanta, in concomitanza con la riorganizzazione del sistema educativo, nell ambito delle riforme votate a una maggiore apertura del Paese. Si tratta, comunque, di provvedimenti che sono periodicamente soggetti a revisione, al fine di migliorarne continuamente l efficacia. 188 Tra le istituzioni che sono interessate da questo tipo di provvedimenti, nelle zone in cui la concentrazione di popolazione appartenente minoranze nazionali è particolarmente significativa, vi sono i cosiddetti istituti etnici (minzu yuanxiao 民族院校 ). Questi enti ricevono incentivi speciali perché la loro presenza in queste aree è volta principalmente a sopperire alla mancanza di possibilità, per gli studenti meritevoli, di proseguire la propria formazione. Si tratta, inoltre, di strutture che comprendono diversi livelli accademici, dal momento che offrono corsi di laurea breve, corsi di laurea specialistica, ma anche programmi di studio dottorale e di formazione in ambito professionale. La loro presenza è assai determinante in queste aree, perché ha consentito di sviluppare ulteriormente il livello dell istruzione, laddove mancava la presenza di istituti chiave. 189 È possibile individuare alcune categorie principali di aiuti economici che le autorità competenti in ambito educativo forniscono agli studenti con difficoltà economiche e alle loro famiglie: si tratta dei sussidi economici statali (Guojia zhuxuejin 国家助学金 ), delle borse di studio erogate dal governo sulla base del merito scolastico degli studenti (Guojia jiangxuejin 国家奖学金 ),dei prestiti concessi dalle banche statali o regionali (Guojia zhuxue daikuan 国家助学贷款 ) e dai programmi che consentono agli studenti di svolgere mansioni lavorative, con una retribuzione prestabilita, in modo che possa servire come complemento economico per il proseguimento degli studi (Qingong zhuxue 勤工助学 ). La loro operatività è stata regolata dai Suggerimenti del Congresso sulla formazione e la diffusione delle norme sugli aiuti economici rivolti agli studenti e alle famiglie con difficoltà economiche, nell ambito delle scuole medie e superiori professionali, nonché delle istituzioni che offrono programmi di laurea breve (Guowuyuan guanyu jianli jianquan putong benke gaoxiao, gaodeng zhiye xuexiao he zhongdeng zhiye xuexiao jiating jingji kunnan xuesheng zizhu zhengce tixi de yijian 国务 188 Sull evoluzione dal 1955 al giorno d oggi, degli aiuti economici agli studenti meno abbienti si veda WANG Shizhong 王世忠, Minzu yuanxiao pinkun daxuesheng zizhu zhengce tixi yanjiu 民族院校贫困大学生资助政策体系研究 (Studi sul sistema di provvedimenti politici relativi al sovvenzionamento degli studenti universitari meno abbienti all interno degli istituti etnici ), Pechino, Zhongguo shehui kexue Chubanshe 中国社会科学出版社 2015, pp Per una definizione del concetto di minzu yuanxiao si veda Ivi, p

92 院关于建立健全普通本科高校, 高等职业学校和中等职业学校家庭经济困难学生资助政策体系的意见 ), del I sussidi economici e le borse di studio statali vengono erogati direttamente dal governo centrale, grazie all azione congiunta del Ministero dell Istruzione e del Ministero delle Finanze. Il loro scopo primario è quello di sovvenzionare la formazione degli studenti che, pur avendo conseguito risultati eccellenti nello studio, mancano delle possibilità economiche per proseguire la formazione in ambito accademico. La messa in atto di questi aiuti economici viene controllata in maniera coordinata dalle autorità centrali che operano in ambito educativo e dalle singole istituzioni scolastiche, la cui competenza è circoscritta all ambito locale. In generale, le borse di studio fornite grazie all azione del governo centrale costituiscono una forma di sovvenzionamento degli studi universitari che ricopre un certo peso nella possibilità degli studenti di finanziare i propri studi, dal momento che si tratta di aiuti economici che coprono le spese di iscrizione all università, nonché il vitto e l alloggio. In questo modo, tali oneri finanziari non costituiscono un peso sulle spalle degli studenti stessi e delle loro famiglie, permettendo così ai giovani di accedere a un maggior numero di opportunità di ricevere un istruzione di alto livello. I criteri per accedere al sistema di aiuti finanziari governativi sono definiti sulla base dell area geografica di provenienza e delle condizioni economiche delle famiglie dei candidati; altre caratteristiche valutate positivamente per l idoneità sono anche le qualità morali ed etiche, come ad esempio il possesso di solidi valori patriottici e il rispetto della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese. Questo tipo di sovvenzione non pone limiti precisi in termini di requisiti di provenienza, hukou e così via: tuttavia, le statistiche effettuate in merito evidenziano come siano prevalentemente gli studenti con hukou rurale a beneficiare di questo tipo di incentivo economico (circa il 60% degli studenti proviene dalle campagne, il restante 40% circa viene comunque da centri urbani di entità piuttosto modesta). 191 Generalmente, la richiesta dei sussidi economici deve essere fatta tramite la scuola superiore che si sta frequentando, e ogni studente può presentare la domanda una sola volta all anno: per questo motivo, è importante che le domande di iscrizione alla borsa di studio vengano controllate nella maniera più capillare possibile, per evitare che 190 Legge citata da WANG Shizhong, Minzu yuanxiao pinkun daxuesheng zizhu zhengce tixi yanjiu, p.9; il testo integrale consultato presso il sito del Governo Centrale della Repubblica Popolare Cinese (Zhongyang Renmin Gongheguo Zhonghua Renmin Zhengfu 中央人民共和国中央人民政府 ): WANG Shizhong, Minzu yuanxiao pinkun daxuesheng zizhu zhengce tixi yanjiu, p

93 vi siano episodi di sopruso ingiustificato. Sono le istituzioni scolastiche stesse a occuparsi del controllo delle domande presentate, il che fornisce una dimensione comprensibile della misura in cui l amministrazione delle questioni educative dipenda, in larga parte, dall iniziativa locale. 192 Per quanto concerne, invece, l ammontare della borsa di studio, le cifre non eccedono poche migliaia di yuan all anno per ciascuno studente. I dati precisi affermano che i sussidi economici erogati, ogni anno, a ciascuno studente tra il 2010 e il 2014 ammontavano a circa 1500 yuan all anno; nel 2015, questa cifra è stata aumentata a 2000 yuan all anno pro capite. Questo perché se, nel corso degli ultimi cinque anni le risorse economiche messe a disposizione dal governo per implementare questi provvedimenti è calato drasticamente (da 962 miliardi del 2010 a circa la metà nel 2015), il numero degli studenti che hanno beneficiato della borsa di studio è anch esso diminuito. 193 Secondo Wang Shizhong, ciò è dovuto principalmente all assenza di informazioni trasparenti per quanto riguarda l esplicazione delle modalità di accesso alle sovvenzioni economiche: molti studenti, nonché le loro famiglie, nutrono spesso una sostanziale sfiducia nei confronti dell efficacia di questi provvedimenti, perciò si è registrato un calo delle richieste relative all erogazione degli aiuti economici agli studenti.194 In realtà, oltre a queste due tipologie di incentivo economico, ne esistono altre, che presentano una maggiore specificità a seconda del contesto, come ad esempio i programmi per la formazione degli insegnanti messa in atto da alcune università cinesi, come l Università Normale di Pechino, l Università Normale del Dongbei (Dongbei Shifan Daxue 东北师范大学 ) e l Università Normale dello Shaanxi (Shaanxi Shifan Daxue 陕西师范大学 ). Questi centri accademici hanno, infatti, introdotto dei programmi biennali di studio per offrire a un numero circoscritto di studenti la possibilità di accedere allo studio delle discipline da padroneggiare per poter intraprendere la professione di insegnante, su base gratuita. Tali programmi comprendono l esenzione dal pagamento delle tasse universitarie e delle spese di vitto e alloggio; inoltre, prevedono anche che agli studenti venga fornita una rendita mensile. Tuttavia, per poter beneficiare di questo tipo di incentivo, gli studenti devono garantire che, dopo il periodo di formazione, si impegneranno attivamente nell insegnamento, tornando nella propria zona di origine. 192 Ivi, p Dati estrapolati dalla ricerca effettuata da WANG Shizhong, Ivi, pp Fonte: Putong gaozhong Guojia zizhujin biaozhun 普通高中国家助学金标准 (Criterio per i sussidi economici statali nelle scuole superiori comuni), Quanguo xuesheng zizhu guanli 全国学生资助管理中心 (China National Center for Student Financial Aid): 92

94 Inoltre, una volta intrapresa la professione, devono impegnarsi a restituire alle università la somma stanziata per sovvenzionare i loro studi. 195 Un altra forma di sovvenzione economica è data dal sistema dei prestiti di cui possono beneficiare gli studenti (zhuxue daikuan 助学贷款 ); in realtà, in questa categoria si annoverano diverse tipologie di prestiti, i quali si differenziano sulla base delle autorità e delle banche che concorrono a erogarli; ne verranno presi in esame solo le categorie più significative. In primo luogo, vi sono i prestiti erogati dal governo (Guojia zhuxue daikuan 国家助学贷款, abbreviati anche in GLSS, cioè Government-Subsidized Students-Loans) 196. Il loro funzionamento si basa su un sistema di do ut desche coinvolge il governo centrale (in particolare, il Ministero dell Istruzione e quello delle Finanze), le banche, le istituzioni scolastiche e gli stessi studenti: infatti, essi hanno la possibilità di ricevere un prestito finanziario, che saranno poi chiamati a restituire, una volta terminati gli studi e dopo l inserimento nel mondo del lavoro. I prestiti amministrati dal governo centrale sono principalmente rivolti agli studenti appartenenti alle minoranze che vivono nelle aree della Repubblica Popolare Cinese che risultano essere più scarsamente popolate e hanno come obiettivo principale quello di rendere più equo l accesso agli studi, permettendo così agli studenti che dimostrano impegno e talento nello studio di accedere alla carriera universitaria, nonostante le condizioni economiche del proprio nucleo familiare non siano favorevoli. 197 Nel 1992 e nel 2002, sono state varate due leggi che hanno permesso alla Banca Popolare Cinese, al Ministero dell Istruzione e al Ministero delle Finanze di introdurre criteri più vincolanti per rendere più funzionale la messa in atto di queste politiche: è stato stabilito quali fossero, in ogni provincia, le istituzioni scolastiche presso le quali era possibile presentare domanda per accedere ai prestiti; inoltre, è stato deciso che il prestito, calcolato sulla base delle risorse disponibili a livello locale, non eccedesse il 20% delle risorse locali e che le banche responsabili di erogare le risorse dovessero rafforzare le proprie capacità di controllo. 198 Questo sistema di prestiti coinvolge le quattro banche principali presenti sul territorio cinese, cioè la Banca della Cina (Zhongguo Yinhang 中国银行 ), la Banca del 195 Cfr.Ivi, p Si veda HONG Shen, WEN Li, A Review of the Student Loans Scheme in China, UNESCO Bangkok, International Institute for Educational Planning: WANG Shizhong, Minzu yuanxiao pinkun daxuesheng zizhu zhengce tixi yanjiu, p Ivi, p

95 Commercio e dell Industria (Zhongguo Gongshang Yinhang 中国工商银行 ), la Banca Rurale Cinese (Zhongguo Nongye Yinhang 中国农业银行 ) e la Banca Edile Cinese (Zhongguo JiansheYinhang 中国建设银行 ); questi istituti bancari si occupano di stipulare contratti con le autorità centrali e locali e con uffici speciali designati all interno delle istituzioni universitarie, i quali sanciscono le modalità di concessione dei prestiti. Ogni studente non può ricevere più di yuan all anno; questa cifra, seppur non elevata, è giustificata dal fatto che, nel caso dei prestiti concessi dal governo, è lo studente il garante diretto del prestito ricevuto e, nonostante le università stesse e le autorità centrali svolgano comunque una funzione di garante indiretto, i rischi di credito che le banche si assumono fornendo questo tipo di aiuto economico sono tutt altro che irrilevanti. 199 Una volta terminati gli studi, i beneficiari dei prestiti hanno quattro anni di tempo per restituire la somma ricevuta: i tassi di credito sono piuttosto elevati, soprattutto se si comparano con quelli vigenti in altri Paesi, e dipendono dall arco di tempo impiegato per rendere la somma (basti pensare che, se il prestito viene restituito entro un anno, il tasso di interesse applicato in Cina è del 5,85%, mentre a Hong Kong e Singapore non supera il 3%) 200. Ciò non accade nel caso dei prestiti generali commerciali (spesso abbreviati in GCSL, General-Commercial Student Loans), i quali vengono erogati sia dalle banche nazionali che da quelle locali, ma non vengono ricevuti direttamente dagli studenti, bensì dalle loro famiglie. In questo caso, l importo massimo è di yuan all anno per ciascuno studente, una cifra che supera più del doppio quella concessa dai GSSL. Questo avviene perché, nonostante anche questo tipo di prestito sia dichiaratamente concesso alle famiglie degli studenti con difficoltà economiche, in realtà viene spesso erogato a famiglie che presentano un reddito medio, il che riduce in maniera consistente i rischi per le banche stesse, dal momento che le possibilità di vedersi restituito il prestito sono più consistenti. 201 Tale criterio, pur essendo comprensibile dal punto di vista della necessità delle banche di tutelarsi, solleva numerosi dubbi in merito all efficacia di questo tipo di provvedimento, in termini di pari opportunità. Infatti, si tratta di risorse economiche che, di fatto, vengono sottratte al mantenimento di studenti che avrebbero effettivamente bisogno di incentivi economici per proseguire gli studi; nonostante questo tipo di prestito 199 Sui rischi che gli incentive finanziari comportano per le banche cinesi, si veda HONG Shen, WEN Li, A Review of the Student Loans Scheme in China, UNESCO Bangkok, International Institute for Educational Planning, pp Ivi, pp Sulle caratteristiche e sui limiti dei GCSL si veda Ivi, pp

96 sia stato più volte soggetto a regolamentazioni rigide, è opportuno che vi sia un maggiore controllo delle reali possibilità economiche degli studenti, cercando di evitare che si creino situazioni fallaci, in modo che queste politiche economiche possano effettivamente costituire un sussidio per gli studenti che sono in grado di conseguire eccellenti risultati in ambito scolastico, ma che mancano delle risorse necessarie per proseguire gli studi. Inoltre, per quanto questo tipo di prestito sia rivolto principalmente agli studenti provenienti da famiglie povere nelle aree abitate maggiormente dalle minoranze, in realtà anche gli studenti Han possono accedervi. Infatti, il criterio principale per la selezione è definito dal reddito del nucleo familiare, indipendentemente dall origine etnica di chi presenta la richiesta. Dal momento che uno degli obiettivi degli incentivi economici è quello di spingere gli studenti a sviluppare anche una propria indipendenza, un altra delle modalità attraverso cui si è scelto di supportare gli studenti con difficoltà economiche è quello di mettere in atto i cosiddetti work-study programs (Qingong zhuxue 勤工助学 ), termine che si potrebbe tradurre con l equivalente italiano di alternanza scuola-lavoro. La prima legge in merito risale al 1995, mentre i regolamenti più recenti sono stati pubblicati nel 2007 e sono contenuti, in particolare, nelle Modalità di amministrazione delle attività di studio e lavoro all interno delle scuole di livello superiore (Gaodeng xuexiao qingong zhuxue guanli banfa 高等学校勤工助学管理办法 ). 202 I programmi di alternanza scuolalavoro vengono organizzati dalle singole istituzioni scolastiche e prevedono che gli studenti dedichino un certo monte ore settimanale allo svolgimento di attività lavorative extracurriculari, che vengono decise dall istituto di riferimento sulla base delle esigenze effettive degli studenti (generalmente, si tratta di attività legate alla vita didattica dell istituzione scolastica, come, ad esempio, l assistenza ai docenti durante i corsi, oppure il lavoro in biblioteca). Il Gaodeng xuexiao qingong zhuxue guanli banfa ha fissato a otto ore il limite massimo di tempo da dedicare alle attività lavorative extrascolastiche (le ore destinate al lavoro non devono superare le quaranta a settimana); la retribuzione può variare, ma non può essere inferiore a 8 yuan all ora. 203 I programmi di alternanza fra studio e lavoro intendono sopperire a esigenze di natura anzitutto economica: da un lato, costituiscono senza dubbio un aiuto agli studenti che vivono difficoltà economiche, perché permettono loro di auto-finanziare, seppure in misura contenuta, i propri studi, diminuendo così il peso finanziario che grava sulle loro 202 Legge citata da WANG Shizhong, Minzu yuanxiaopinkundaxueshengzizhu zhengce tixi yanjiu, p Ivi, p

97 famiglie. Inoltre questi programmi hanno anche un utilità sociale, perché mirano a consolidare le capacità degli studenti di inserirsi all interno di un contesto sociale e a promuovere, così, l integrazione all interno della società; questo aspetto si rivela piuttosto evidente tenendo conto del fatto che questi progetti trovano applicazione soprattutto nelle istituzioni scolastiche in cui vi è un alta concentrazione di studenti appartenenti alle minoranze nazionali. Tuttavia, molto spesso questi programmi rivelano delle lacune, le quali fanno sì che, spesso, gli studenti dimostrino scarso interesse nei confronti di queste attività. Molti di essi, infatti, si ritengono sostanzialmente insoddisfatti sia per quanto riguarda le retribuzioni, sia per le mansioni che vengono loro affidate, perché ritengono siano eccessivamente degradanti, anche se, in realtà, si tratta di incarichi non comportano alcun tipo di umiliazione. Inoltre, spesso, sono piuttosto restii a far sapere ai compagni che non godono di una situazione economica florida, perciò dimostrano scarsa propensione a partecipare ai programmi di alternanza studio-lavoro; in alcuni, casi, inoltre, sono convinti che l attività lavorativa possa, in qualche modo, inficiare il profitto nello studio, oppure, all opposto, vedono questo tipo di occupazione solo come un opportunità per guadagnare. 204 Le politiche preferenziali di natura economica hanno senza dubbio portato dei benefici agli studenti residenti nelle zone periferiche, garantendo loro maggiori possibilità di accesso all istruzione accademica; inoltre, il fatto che molte delle risorse finanziarie impiegate provengano dallo Stato e dalle banche ricopre un ruolo di importanza non secondaria nel sollevare le istituzioni scolastiche locali da alcuni oneri finanziari. Tuttavia, i sussidi economici presentano degli elementi di imperfezione che non possono essere ignorati. Uno dei problemi principali è il fatto che gli studenti debbano autocertificare la propria situazione economica: l autocertificazione avviene sulla base della compilazione di un modulo, il quale deve contenere le informazioni circa la propria famiglia e le condizioni economiche del nucleo familiare e viene sottoposto alle autorità competenti. È lecito immaginare che tentativi di manomissione oppure comportamenti errati da parte dei candidati siano tutt altro che infrequenti: se mancano controlli adeguati e vengono concessi incentivi economici a studenti che non ne avrebbero realmente diritto, l effetto che inevitabilmente si produce è di sostanziale diffidenza e sfiducia nei confronti di questi 204 Sulle caratteristiche positive e negative dei programmi di alternanza studio-lavoro si veda WANG Shizhong, Minzu yuanxiao pinkun daxuesheng zizhu zhengce tixi yanjiu, p

98 provvedimenti, che così non sortiscono affatto l effetto sperato di promuovere l uguaglianza in ambito educativo. Per ovviare a questa difficoltà, è doveroso promuovere l importanza della dimensione etica e del possesso di determinate qualità morali, che è uno dei requisiti per la presentazione della candidatura agli aiuti economici. Questo elemento può sembrare esterno al contesto, ma in realtà non lo è se si considera che una delle caratteristiche fondamentali dell erogazione delle borse di studio, ma soprattutto dei prestiti, è la veridicità delle informazioni fornite. Inoltre, soprattutto nel caso dei GCSL, gli studenti sono i garanti diretti dei prestiti ricevuti, pertanto sono chiamati ad essere pienamente coscienti dei loro diritti e doveri, il che include anche l impegno preso nel restituire la somma ricevuta. 205 Un altro problema fondamentale è dato dalla scarsa quantità di informazioni che vengono fornite agli studenti. Nel suo studio degli incentivi economici offerti agli studenti appartenenti alle minoranze, Wang Shizhong riporta che in molti casi gli intervistati possedevano conoscenze molto scarse riguardo le modalità operative e l efficienza delle politiche preferenziali in ambito economico; inoltre, spesso dubitavano della loro efficacia stessa. Ad esempio, un sondaggio effettuato in merito alle borse di studio erogate dal governo ha messo in evidenza che la maggioranza degli studenti (circa il 70%) ha dichiarato di ritenere assai poco affidabile questo tipo di aiuti economici e che una buona percentuale di essi sosteneva che le informazioni a riguardo fossero veicolate in maniera tutt altro che trasparente. 206 La trasparenza delle informazioni è sicuramente uno degli elementi che devono essere migliorati nell ambito delle modalità di diffusione delle conoscenze riguardo i sussidi economici destinati agli studenti meno abbienti, in particolar modo nelle zone periferiche. Se si agisce per potenziare il volume delle informazioni che vengono fornite, non solo sarà possibile rendere gli studenti stessi maggiormente consapevoli delle opportunità che vengono loro offerte, ma anche adoperarsi per evitare atteggiamenti scorretti da parte di coloro che presentano la richiesta. Questo aspetto è particolarmente importante perché le borse di studio sono uno degli strumenti più validi per consentire l uguaglianza a livello delle opportunità di accesso alla carriera universitaria: infatti, dal momento che si basano su requisiti legati al reddito e al merito, sono virtualmente 205 Per quanto riguarda i nodi critici in merito ai sussidi finanziari, si veda WANG Shizhong, Minzu yuanxiao pinkun daxuesheng zizhu zhengce tixi yanjiu, pp Sui risultati delle ricerche effettuate si veda Ivi, p

99 accessibili a un numero più elevato di studenti, rispetto alle politiche preferenziali che conferiscono un trattamento preferenziale agli studenti appartenenti alle minoranze. 4.2 Politiche preferenziali nell ambito del superamento del gaokao Le minoranze nazionali beneficiano di politiche preferenziali nell ambito dell istruzione su vari livelli; questi provvedimenti sono stati stipulati per permettere uno sviluppo più effettivo dell istruzione. Le politiche preferenziali per quanto concerne l ingresso alle università si articolano in due direzioni: da un lato vi è l ammissione prioritaria degli studenti appartenenti alle minoranze, rispetto ai colleghi Han, laddove il risultato conseguito sia uguale (youxian luqu 优先录取 ), introdotta nel Un altra delle politiche maggiormente ricorrenti consiste nel concedere agli studenti appartenenti alle minoranze un punteggio aggiuntivo rispetto a quello conseguito nel gaokao: tali provvedimenti prendono il nome di jiafen zhengce 加分政策 ( politiche riguardanti l aggiunta di punti ). Questi provvedimenti mirano a fornire a tutti gli studenti pari opportunità di accesso alla carriera accademica, in particolare a coloro che risiedono in aree periferiche, in cui il sistema educativo non ha raggiunto ancora un livello di sviluppo tale da assestarsi sullo stesso piano rispetto alle zone dallo sviluppo già avanzato. Infatti, non bisogna dimenticare che, per molti studenti appartenenti alle minoranze, la lingua e la cultura cinesi sono da considerarsi, a tutti gli effetti, straniere, perciò nello studio di queste discipline riscontrano spesso delle difficoltà, il che li mette in una situazione analoga a quella dei loro colleghi Han quando si cimentano con lo studio dell inglese. Per ovviare a queste difficoltà, gli studenti di etnia non Han possono sostenere una parte dell esame di ammissione all università nella propria lingua locale, ma l ambito in cui è possibile prescindere dal putonghua rimane circoscritto a poche discipline e non deve comunque superare il 50% dei contenuti totali dell esame 208 ; tuttavia, se essi mirano soprattutto ad essere ammessi a un università che si trova al di fuori della località di origine, devono necessariamente partecipare all esame secondo le normative prestabilite dal Ministero 207 Per un introduzione all argomento, si veda James LEIBOLD, Han Chinese Reactions to Preferential Minority Education in the PRC, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin., Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism, Hong Kong, Hong Kong University Press, 2014, p Ivi, pp

100 dell Istruzione a livello nazionale, perciò non possono esimersi dal sostenere l esame in putonghua. 209 Le politiche preferenziali inerenti all aggiunta di punti rispetto al risultato conseguito nel gaokao furono introdotte in concomitanza con il ripristino dell esame di ammissione agli studi universitari, grazie alle Regolamentazioni sul reclutamento degli studenti nelle istituzioni di livello superiore (Putong gaodeng xuexiao zhaosheng zanxing tiaoli 普通高等学校招生暂行条例 ) 210, testo pubblicato nel 1987; al 2001 risale un altra normativa in merito, cioè la Legge sull opera di reclutamento degli studenti nell ambito delle istituzioni di livello superiore (Putong gaodeng xuexiao zhaosheng gongzuo guiding 普通学校招生工作规定 ).Questa legge, in particolare, fissa in maniera altamente specifica i criteri per l attribuzione di punti supplementari, in quanto sancisce che possano accedere a questo trattamento preferenziale diverse categorie di studenti: oltre a coloro che appartengono alle minoranze, ne possono beneficiare anche gli studenti che si sono distinti per le proprie prestazioni sportive in ambito di competizioni nazionali o mondiali, che dimostrano di eccellere nell impegno civico e politico dimostrato a scuola o che provengono da famiglie fra i cui componenti vi siano i cosiddetti eroi della Rivoluzione (lieshi 烈士 ), nonché gli ex soldati che intendono accedere all università. Un altra categoria cui vengono concessi questi benefici è costituita dagli huaqiao 华侨, cioè dagli studenti di origine cinese che, pur essendo nati all estero, ritornano all interno del Paese. In base alle normative in merito, il punteggio massimo applicabile non supera i venti punti, ma si tratta di un limite che, in realtà, viene spesso oltrepassato; le modalità precise di realizzazione delle politiche preferenziali legate ai punteggi base variano a seconda delle province. 211 Nel Ningxia, ad esempio, gli studenti possono ottenere fino a venti punti aggiuntivi sulla base della loro provenienza etnica (viene dato un trattamento preferenziale agli 209 YANG Fang 杨芳, Shaoshu minzu gaokao jiafen zhengce de gongzhengxing tanjiu 少数民族高考加分政策的公正性研究 (Dissertazione sull imparzialità delle politiche relative all aggiunta di punti nell ambito del gaokao fra le minoranze nazionali), Minzu Yanjiu 民族研究, 2010, p Legge citata da YANG Dongping 杨东平, Guanyu Woguo gaokao jiafen zhengce gaige de sikao 关于我国高考加分政策改革的思考 (Riflessioni sulla riforma delle politiche riguardanti l aggiunta di punti bonus nell ambito del gaokao in Cina), Nanjing Ligong Daxue Xuebao 南京理工大学报, Journal of Nanjing University of Science and Technology, vol. 26, Nanchino, Shehui Kexue Ban 社会科学版, 2013, p Testo integrale della Normativa sull opera di reclutamento degli studenti nell ambito delle istituzioni di livello superiore (Putong gaodeng xuexiao zhaosheng gongzuo guiding 普通学校招生工作规定 ) consultato presso il sito del Ministero dell Istruzione della Repubblica Popolare Cinese (Zhonghua Renmin Gongheguo Jiaoyubu 中华人民共和国教育部 ): 99

101 studenti di etnia Hui che vivono nelle aree montane), o nel caso in cui si tratti di ex soldati che intendono accedere all istruzione universitaria. 212 Anche nello Hunan, gli studenti appartenenti alle shaoshu minzu residenti in aree della provincia che godono di uno status autonomo (zizhizhou 自治州 e zizhixian 自治县 ) possono ricevere un bonus di venti punti; nelle località in cui la popolazione appartenente alle minoranze supera la metà degli abitanti totali, ogni studente può ricevere fino a dieci punti aggiuntivi. Un eccezione particolare è costituita dai candidati che, pur essendo di etnia Han, risiedono nelle aree dove le minoranze nazionali sono presenti in maniera più consistente: nelle contee dello Hunan che godono di status autonomo, infatti, gli studenti Han ricevono bonus fino a sei punti. 213 Nella Regione Autonoma del Tibet vengono applicati criteri analoghi per l attribuzione del punteggio: un dato interessante è rappresentato dal fatto che possano beneficiare di questo trattamento preferenziale anche gli studenti provenienti dalle famiglie di coloro che svolgono professioni lavorative nel settore terziario nelle aree che godono di uno status inferiore a quello della contea (città e villaggi). Fra le agevolazioni rientra anche l applicazione di una soglia inferiore per quanto riguarda il punteggio minimo da conseguire, privilegio riservato agli studenti che risiedono nelle aree più arretrate della regione; inoltre viene offerto l accesso prioritario all istruzione anche a coloro che si sono ritirati temporaneamente dagli studi per prestare servizio militare, nonché agli studenti con disabilità. 214 Anche in province come il Guangxi il fatto di appartenere a una delle minoranze etniche locali e di risiedere nelle zone rurali consente 212 Si veda Ningxia gongbu 2016 nian gaokao jiafen zhengce 宁夏公布 2016 年高考加分政策 (Politiche sull aggiunta di punti nell ambito del gaokao all interno della provincia del Ningxia, anno 2016), pubblicato da Zhongguo Jiaoyu zaixian gaokao zhengce 中国教育在线高考政策 (Network sulle politiche nell ambito del gaokao all interno del sistema educativo cinese),: Si vedano Ge shengshi qu tiaozheng 2015 nian gaokao jiafen zhengce Huizong 各省市区调整 2015 年高考加分政策汇总 (Riassunto delle politiche sull aggiunta di punti nell ambito del superamento del gaokao nelle varie province, città e aree, anno 2015), pubblicato sul sito Renmin Wang 人民网 : Hunan Sheng jianshao he guifan gaokao jiafen zhengce shishefang an 湖南省减少和规范高考加分政策实施方案 (Piano operativo relativo alla riduzione e alla standardizzazione delle norme sull aggiunta di punti nell ambito del superamento del gaokao), presso Renmin Wang : Cfr nian Xizang Zizhiqu putong gaodeng xuexiao zhaosheng guiding 2015 年西藏自治区普通高等学校招生规定 (Norme dell anno 2015 sul reclutamento degli studenti nelle istituzioni universitarie, nella Regione Autonoma del Tibet), consultato presso Renmin Wang: 100

102 di acquisire punteggi che variano da dieci a venti punti aggiuntivi, a seconda dell area di provenienza. 215 Se risulta evidente che, in molte regioni, i benefici accordati agli studenti appartenenti alle shaoshu minzu sono piuttosto cospicui, ciò è ancora più significativo nella Regione Autonoma del Xinjiang, dove agli studenti provenienti da famiglie in cui entrambi i genitori appartengono a una delle tredici minoranze nazionali vengono concessi ben cinquanta punti aggiuntivi. Si tratta di una cifra molto importante, soprattutto se si tiene conto del fatto che, invece, i cosiddetti minkaohan (studenti di etnia non Han che sostengono l esame in putonghua) possono ricevere un massimo di soli dieci punti. 216 Esaminando le statistiche in merito, si evince chiaramente che l introduzione delle jiafen zhengce ha consentito un significativo aumento del numero di studenti appartenenti alle minoranze che ha ricevuto la possibilità di accedere all istruzione di livello accademico. Infatti, nel 1978, furono circa coloro che, tramite questi trattamenti preferenziali, riuscirono a fare il loro ingresso nelle università cinesi; trent anni dopo, nel 2008, questo numero si è assestato a circa individui, con un tasso di crescita annua dell 11%. 217 Si tratta di un dato particolarmente significativo, perché esplica pienamente quanto questi provvedimenti abbiano avuto un efficacia nell offrire a molti studenti un numero maggiore di possibilità di accedere all istruzione di livello accademico. Alla luce di quanto esposto in precedenza, è indubbio che le politiche preferenziali abbiano sortito un effetto positivo nel promuovere l ingresso degli studenti appartenenti alle minoranze all interno delle istituzioni universitarie. Inoltre, come ha notato Yang Fang, la presenza più consistente degli studenti non Han all interno delle università ha una valenza significativa, perché incoraggia la formazione di un ambiente multiculturale, in cui realtà diverse possano interagire e imparare a vicenda dalle esperienze altrui. 218 Tuttavia, non tutti gli studenti vivono l esperienza della convivenza fra culture diverse come un arricchimento, poiché vedono come ingiustificata la presenza di coloro 215 Cfr. Guangxi Zhuangzu Zizhiqu tiaozheng guifan gaokao jiafen shishe fang an 广西壮族自治区调整规范高考加分实施方案 (Piano per la regolamentazione dello standard relativo all aggiunta di punti nell ambito del gaokao, all interno della Regione Autonoma dell etnia Zhuang del Guangxi), consultato presso Renmin Wang: Si veda 2015 nian Xinjiang gaokao jiafen zhengce, 2015 年新疆高考加分政策 (Politiche sull aggiunta di punti nell ambito del gaokao nella provincia del Xinjiang, anno 2015) pubblicato da Zhongguo Jiaoyu zaixian gaokao zhengce 中国教育在线高考政策 : Dati citati da YANG Fang, Shaoshu minzu gaokao jiafen zhengce de gongzhengxing tanjiu, p Ibid, p

103 che, beneficiando dei trattamenti preferenziali, hanno potuto assicurarsi l accesso all università. Considerando le difficoltà oggettive che gli studenti appartenenti alle shaoshu minzu riscontrano nel superare il gaokao, concedere trattamenti preferenziali si configura come l unica modalità possibile per garantire loro pari opportunità. Tuttavia, non si può negare che questo tipo di politiche costituisca, di per sé, un elemento di disuguaglianza fra Han e non-han, perciò, nonostante gli sforzi compiuti dalle istituzioni per scoraggiare ogni tendenza discriminatoria, è inevitabile che vengano percepite dalla comunità Han come una sorta di ingiustizia nei loro confronti. In ogni caso, le politiche preferenziali applicate nei confronti delle minoranze aprono un dibattito assai più ampio e di difficile soluzione, cioè se questi provvedimenti politici siano effettivamente in grado, o meno, di promuovere l uguaglianza e la solidarietà sociale, soprattutto nell ottica della coesione fra etnie differenti. Ciò è risultato particolarmente evidente dopo un episodio verificatosi nel 2009 a Chongqing, quando trenta studenti di etnia Han falsificarono la propria provenienza etnica in modo da ottenere venti punti aggiuntivi nell ambito del superamento del gaokao 219. Questo avvenimento, unitamente agli scontri che hanno avuto luogo in quel periodo nel Xinjiang e in Tibet, ha suscitato un ondata di risentimento nei confronti delle minoranze nazionali. Per questo motivo, negli ultimi anni, si sono rese necessarie delle revisioni in merito alla messa in pratica delle politiche preferenziali: in molte province sono stati ridotti notevolmente i requisiti necessari ad accedere a questo tipo di incentivo allo studio. Ad esempio, in seguito all episodio del 2009 sopra citato, nel Sichuan il limite massimo di punti che possono essere fissati è stato fissato a dieci, e solo per gli studenti meritevoli 220, mentre nello Hunan, dal 2015, gli studenti meritevoli per le prestazioni sportive o per la condotta civica non possono più beneficiare di alcun tipo di jiafen zhengce 221 ); tuttavia, non è stata ridotta l operatività di queste politiche nei confronti degli studenti appartenenti alle minoranze, per cui l aggiunta di punti bonus rispetto al voto conseguito nell ambito del gaokao rimane comunque uno dei canali preferenziali per incentivare l accesso degli studenti non-han alle università cinesi. 219 Episodio citato da YANG Fang, Shaoshu minzu gaokao jiafen zhengce de gongzhengxing tanjiu, p. 5. Sull argomento si veda anche James LEIBOLD, Han Chinese Reactions to Preferential Minority Education in the PRC, in James LEIBOLD, CHEN Yangbin., Minority Education in China: Balancing Unity and Diversity in an Era of Critical Pluralism,pp YANG Dongping, Guanyu Woguo gaokao jiafen zhengce gaige de sikao, p Cfr. Hunan Sheng jianshao he guifan gaokao jiafen zhengce shishefang an: 102

104 4.3 Istruzione e uguaglianza: riflessioni sull efficacia delle politiche preferenziali Le politiche preferenziali nei confronti degli studenti appartenenti alle minoranze ricoprono una notevole utilità se si considera un contesto lavorativo e sociale come quello che esiste, al giorno d oggi, all interno della Repubblica Popolare Cinese, in cui la competizione per inserirsi nel mondo del lavoro è particolarmente forte e la pressione sugli studenti affinché raggiungano un punteggio alto nell esame di ammissione all università molto alta; di fronte a questa situazione, tali provvedimenti hanno l obiettivo ultimo di garantire agli studenti pari opportunità di accesso all istruzione accademica, in modo da poter migliorare le prospettive di sviluppo personale e di inserirsi, in maniera più efficace, nell ambiente lavorativo. 222 In effetti, la stessa Legge sull istruzione accademica della Repubblica Popolare Cinese (Zhongguo Gongheguo GaodengJiaoyufa 中国共和国高等教育法 ) stabilisce che il Paese debba adoperarsi per coadiuvare e sviluppare l istruzione nelle aree arretrate, nonché individuare e formare individui dotati di talento. 223 Nonostante questo tipo di trattamento preferenziale nei confronti delle minoranze etniche abbia l obiettivo dichiarato di promuovere una maggiore uguaglianza nell accesso all istruzione accademica, in realtà è spesso letto come un oltraggio nei confronti dell uguaglianza stessa; inoltre, l enfasi che viene posta sulla componente etnica come requisito che basta, di per sé, per ricevere un trattamento preferenziale ha spesso fomentato episodi di risentimento nei confronti delle minoranze. Ciò si è dimostrato particolarmente evidente grazie ai fatti avvenuti a Chongqing nel 2009, il che ha spinto numerosi studiosi a riflettere sull effettiva capacità di queste politiche di promuovere l uguaglianza e la coesione sociale. Se si considerano le politiche preferenziali in sé, in effetti, non è possibile prescindere dal fatto stesso che concedere trattamenti preferenziali costituisca, di per sé, una forma di trattamento ineguale. Tuttavia, dal momento che molte aree abitate prevalentemente dalle minoranze presentano un livello di sviluppo che risulta nettamente più arretrato rispetto alle aree urbanizzate, si presenta la necessità oggettiva di operare in maniera mirata in queste zone, in modo che il divario che già esiste fra le aree rurali e le regioni più sviluppate non diventi sempre più incolmabili. Per questo motivo, è stato 222 WANG Shizhong,Minzu yuanxiaopinkundaxueshengzizhu zhengce tixiyanjiu, p 中国共和国高等教育法, (Legge sull istruzione accademica della Repubblica Popolare Cinese, Zhongguo Gongheguo Gaodeng Jiaoyufa, art. 8, citato da YANG Fang, Shaoshu minzu gaokao jiafen zhengce de gongzhengxing tanjiu, p

105 necessario convogliare un maggior numero di risorse da investire nell istruzione rivolta alla popolazione che risiede in queste porzioni di territorio della Repubblica Popolare Cinese. Ciò non deve significare, però, che gli studenti ricorrano a metodi scorretti per aggiudicarsi trattamenti preferenziali in modo da poter accedere all istruzione universitaria. La messa in atto delle politiche preferenziali nei confronti degli studenti appartenenti alle shaoshu minzupone degli interrogativi anche in merito a un altra questione piuttosto rilevante: esse derivano da una concezione delle minoranze che affonda le sue radici nella storia del Paese e che le vede culturalmente più arretrate rispetto al sistema dominante, cioè quello plasmato dall etnia Han. Si tratta di un punto di vista che, almeno in parte, si collega con la concezione colonialista dell etnia Han rispetto alle comunità che vivono sul territorio cinese, e che vede queste ultime come società culturalmente arretrate, quasi del tutto prive di suzhi e che, quindi, necessitano di essere aiutate per trasformarsi in realtà progredite. Senza dubbio, è vero che gli studenti appartenenti alle minoranze necessitano di compiere un doppio sforzo nei loro studi, perché devono apprendere sia le nozioni relative alla lingua e alla cultura diffuse in tutta la nazione, sia costruirsi un solido retaggio culturale che deriva dal contatto con la realtà locale. Da questo punto di vista, può apparire che essi siano svantaggiati in confronto ai colleghi Han; tuttavia, il fatto di concedere trattamenti preferenziali non deve essere dettato da una sottovalutazione del capitale culturale che le minoranze sono in grado di apportare allo sviluppo della società cinese, e risulta errato inculcare negli studenti Han delle simili convinzioni. E tuttavia doveroso sottolineare come questo tipo di concezione sia andato scemando nel corso degli ultimi decenni, dal momento che sta prendendo sempre maggiormente piede la concezione della società come un unica entità, formata però dalla coesistenza di comunità dotate di tratti culturali distintivi che presentano delle differenze tra di loro; tuttavia, se non si agisce anche in questo ambito per promuovere la consapevolezza che le politiche preferenziali non siano affatto un torto nei confronti degli studenti Han, il rischio che si presenta è proprio quello di far riaffiorare una percezione errata delle minoranze. Alla luce di queste considerazioni, occorre sottolineare come le politiche preferenziali debbano configurarsi come modalità attraverso le quali sia possibile concedere privilegi che siano il più oggettivi possibile. Infatti, per quanto l appartenenza a una data etnia costituisca un elemento importante nel definire l identità di un individuo, 104

106 non basta affatto a definirne il merito effettivo. Inoltre, per quanto riguarda le jiafen zhengce, un commento che risulta necessario fare in merito è che, se l intento del Ministero dell Istruzione è quello di concedere maggiori probabilità agli studenti di origine non Han di accedere all istruzione accademica, un modo per garantire loro il superamento del gaokao è quello di sovvenzionare maggiormente i loro studi nel corso della formazione precedente l ingresso alle università. La padronanza di discipline come il putonghua non è legata unicamente al risultato scolastico, ma deve essere finalizzata a diventare uno strumento che gli studenti siano in grado di far proprio e utilizzare anche dopo essersi inseriti nella società. Da questo punto di vista, per promuovere l uguaglianza sul piano educativo, sarebbe più opportuno agire per migliorare ulteriormente la qualità della didattica nelle zone meno sviluppate, in modo da assestare la crescita di queste aree a un livello omogeneo, rispetto alle regioni che già sono completamente sviluppate. 105

107 5 LA DIDATTICA COME STRUMENTO PER PROMUOVERE LA COESIONE A LIVELLO LOCALE: PECULIARITÀ E SVILUPPO DEI MATERIALI DIDATTICI NATIVI (XIANGTU JIAOCAI 乡土教材 ) Gli xiangtu jiaocai 乡土教材 sono degli strumenti didattici volti a promuovere la coesione su scala nazionale, tramite il riconoscimento e una sorta di celebrazione della specificità locale. Il termine xiangtu 乡土 è composto da due caratteri che non presentano un significato univoco: secondo fonti come il Zhoul i 周礼, xiang 乡 assume il significato di territorio rurale caratterizzato dalla circoscrizione di famiglie, mentre testi come il Zuozhuan 左转 conferiscono a questo carattere un altra connotazione, quella di paese natale, nel senso di luogo di origine degli antenati. 224 Anche tu 土 ha un doppio significato, perché da un lato indica la terra, il suolo, ma può anche riferirsi a ciò che è locale, indigeno. 225 Da queste definizioni, è possibile evincere l utilizzo di questi due termini peculiari per sottolineare come gli xiangtu jiaocai trattino in particolare della specificità di un dato luogo, non solo dal punto di vista geofisico, ma anche per quanto concerne le tradizioni culturali, la storia, gli usi e costumi, cioè tutti quei fattori che caratterizzano culturalmente una certa società. Per tale motivo, il termine xiangtu jiaocai risulta difficile da tradurre con un vocabolo italiano che, da solo, sia sufficiente a esplicarne le molteplici connotazioni; verrà dunque mantenuta la denominazione in lingua originale. La branca dell istruzione che fa capo all utilizzo di questi materiali, denominata xiangtu jiaoyu 乡土教育,ha l obiettivo principale di spingere gli studenti a sviluppare un senso di amore e orgoglio verso il proprio luogo di origine, tramite l apprendimento di nozioni specifiche circa le caratteristiche geofisiche, dell economia e della società locale, ma soprattutto del retaggio storico e culturale dell area di riferimento. Lo scopo ideale è quello di far sì che gli studenti, una volta acquisita questa consapevolezza nei confronti della realtà locale, arrivino a un senso di identificazione con la realtà più ampia 224 Definizione mutuata da Grand Dictionnaire Ricci de la langue Chinoise, vol. II, Instituts Ricci, Parigi-Taipei, 2001, p Cfr, la definizione di tu contenuta in Ivi, p

108 della nazione cinese. 226 Per questo motivo, gli xiangtu jiaocai si configurano come uno degli strumenti didattici principali attraverso i quali ci si propone di veicolare valori legati alla coesione sociale, in particolar modo dal punto di vista della solidarietà fra etnie diverse che convivono all interno della stessa nazione. Va tuttavia sottolineato che la xiangtu jiaoyu rappresenta un tipo di istruzione complementare a quella che viene messa in atto a livello nazionale, quindi non sostituisce in nessun caso le modalità e i contenuti previsti dalla didattica istituzionalizzata. Per portare a compimento quest obiettivo, è necessario che gli xiangtu jiaocai presentino una forte specificità nei contenuti, ma che sappiano anche adattarsi alle caratteristiche specifiche legate all età, al livello di istruzione raggiunto e alle conoscenze pregresse acquisite dagli studenti cui questi materiali sono destinati, il che richiede che i testi debbano presentare una forte specificità anche dal punto di vista della struttura e delle finalità didattiche: non solo i contenuti devono essere presentati in maniera chiara, ma devono anche suscitare l interesse degli studenti verso le tematiche oggetto di studio. Gli xiangtu jiaocai hanno conosciuto uno sviluppo secolare, iniziato sul finire dell epoca Qing e protrattosi fino ai giorni nostri: da un lato hanno mantenuto alcune caratteristiche fondamentali, dall altro hanno saputo mutare e adeguarsi alle connotazioni assunte dall istruzione nel corso dei decenni. 5.1 La nascita degli xiangtu jiaocai, al tramonto della dinastia Qing Gli xiangtu jiaocai fecero la loro prima apparizione durante gli ultimi anni della dinastia Qing, come una delle manifestazioni del processo di riforma e modernizzazione che i regnanti tentarono di mettere in pratica per riscattarsi dal declino a cui la dinastia stava inesorabilmente andando incontro. La loro creazione risentiva fortemente dell influenza esercitata, in ambito educativo, dalle nuove idee giunte dal Giappone e dalla Germania; tuttavia, dal punto di vista dei contenuti, traevano spunto dalle cronache locali (difang zhi 地方志 ), cioè documenti che descrivevano la storia e il folclore di un certo luogo. I contenuti dei difang zhi furono, dunque, rielaborati in un altro tipo di scritti, che prendevano il nome di xiangtu zhi 乡土志 (termine che si potrebbe grossolanamente tradurre come cronache della terra natale ) e solo in un secondo momento vennero 226 Sulle connotazioni di xiangtu jiaocai e xiangtu jiaoyusi veda anche SHI Ou 石鸥, ZHANG Zengtian 张增田, LIU Liqun 刘丽群, Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, 百年中国乡土教材研究 (Ricerche sullo sviluppo secolare degli xiangtu jiaocai in Cina), Pechino, Zhishi Chanquansheng Chubanshe 知识产权生出版, 2015, p

109 impiegati per la didattica nelle scuole elementari e medie. Si trattava di un riadattamento che intendeva esplicare in maniera semplice le nozioni contenute nei difang zhi circa il luogo di riferimento, in modo che risultassero direttamente comprensibili alle comunità locali. 227 Agli inizi del Novecento, furono pubblicati due testi fondamentali per lo sviluppo degli xiangtu jiaocai: il primo era intitolato Il sistema educativo del quarantesimo anno (Guimao xuezhi 癸卯学制, pubblicato nel 1903) e sanciva l importanza di tributare i primi anni degli studi nella scuola elementare allo studio della storia e della geografia locali, in modo da passare poi, gradualmente, all acquisizione di conoscenze legate al territorio nazionale e non solo alla realtà locale. 228 Il secondo, invece, risaliva al 1905 e si rivelò un vero e proprio punto di partenza per lo sviluppo successivo degli xiangtu jiaocai: si trattava del Xiangtu zhilimu 乡土志例目 (Indice degli xiangtu zhi), all interno del quale fu ribadita ulteriormente la necessità di estrapolare dalle cronache locali preesistenti i contenuti, adattandoli all insegnamento rivolto ai bambini in età scolare. 229 Alla pubblicazione del Xiangtu zhilimu fece seguito la compilazione di numerosi testi: non si trattava solo degli xiangtu jiaocai in senso stretto, ma vi erano anche altri volumi, che prendevano il nome di xiangtu keshu 乡土科书 ( libri di testo locali ), i quali si differenziavano principalmente perché erano stampati dalle case editrici ufficiali dello Stato, mentre gli xiangtu jiaocai erano spesso redatti dalle singole istituzioni scolastiche. 230 Le prime testimonianze vere e proprie di xiangtu jiaocai risalenti alla fine della dinastia Qing si concentravano principalmente su nozioni storiche e scientifiche circa un dato luogo, piuttosto che sui contenuti legati agli usi e costumi; dovendo individuare una giustificazione per questa scelta, è possibile dedurre che la dinastia Qing non intendeva celebrare la diversità sul piano culturale, bensì mirava a consolidare la produttività locale, diffondendo conoscenze di natura scientifica, e rafforzare il senso di appartenenza degli abitanti della zona rispetto alle singole comunità, tramite lo studio degli avvenimenti storici tramandati dai difang zhi. 227 Sull esplicazione dell argomento si veda Ibid., pp TENG Xing 腾星 et al., Zhongguo Xiangtu jiaocai yingyong diaocha yanjiu 中国乡土教材应用调查研究, (Studio sulle ricerche in merito all utilizzo degli xiangtu jiaocai in Cina), Pechino, Minzu Chubanshe 民族出版社, 2011, p SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun,Bainian Zhongguo xiangtu jiaocaiyanjiu, pp Sull argomento si veda anche TENG Xing et al., Zhongguo Xiangtu jiaocai yingyong diaocha yanjiu, pp

110 Per comprendere appieno le caratteristiche degli xiangtu jiaocai, si consideri l immagine seguente, la quale riporta un testo didattico contenuto negli xiangtu jiaocai della contea di Hancheng, nello Shaanxi (Hancheng xian Xiangtu zhi 韩城县乡土志 ), risalente al Osservando il testo in esame, che descrive le caratteristiche della pianta dell aglio, si evince immediatamente la volontà di facilitare la comprensione da parte degli studenti: vi è un illustrazione che introduce l argomento di cui si tratterà nel testo, la cui lunghezza è piuttosto limitata (44 caratteri in tutto). Nonostante il testo sia redatto in lingua letteraria, viene mantenuto un linguaggio piuttosto semplice, che si limita a Hancheng Xian Xiangtuzhi 韩城县乡土志, vol. 3, Sulle scienze naturali, lezione 9, L aglio [Fonte immagine: SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun, Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p. 54.] convogliare informazioni essenziali ma utili al fine di acquisire conoscenze necessarie alla vita quotidiana nel contesto locale, soprattutto se si tiene conto del fatto che questo testo era rivolto agli alunni delle scuole elementari. Nonostante all inizio del ventesimo secolo non mancassero le teorizzazioni delle modalità di scrittura degli xiangtu jiaocai, questi materiali presentavano numerosi difetti, poiché, trattando soprattutto di contenuti mutuati dalle cronache locali redatte in passato, mancavano di una sostanziale rispondenza con la realtà contemporanea. Inoltre, la 109

111 diffusione geografica degli xiangtu jiaocai conosceva molti limiti, poiché in alcune province, come il Ningxia, erano completamente assenti La prima età d oro degli xiangtu jiaocai: l epoca repubblicana Dopo la caduta della dinastia Qing, inizialmente, gli xiangtu jiaocai non conobbero cambiamenti significativi; tuttavia, nel corso delle conferenze per la riforma dell istruzione che ebbero luogo nel corso degli anni Venti, fu posta nuovamente la questione della loro modernizzazione. In particolare, nel 1928, vennero fissati nuovi criteri per la stesura: le direttive precise furono sintetizzate in un documento, denominato Elenco per la stesura degli xiangtu jiaocai impiegati nelle scuole elementari in ogni località (Ge difangxiaoxueyong xiangtu jiaocai buchong duwu bianzhuan tiaoli 各地方小学用乡土教材补充读物编撰条例 ). Fu stabilito che i contenuti non dovessero affrontare solamente aspetti quali la storia e la geografia, ma che dovessero includere anche tematiche legate alla cultura del luogo, annoverando tematiche come le canzoni e le leggende popolari, gli usi e i costumi, le festività, le abitudini alimentari, le caratteristiche dell abbigliamento e così via. Inoltre fu stabilito che la raccolta di informazioni da inserire nei testi dovessero essere estrapolate da dalla diretta indagine della realtà: ciò significava che non ci si sarebbe dovuti più affidare solamente alle cronache locali del passato per attingere ai contenuti da riproporre nei testi, con il risultato che sarebbe stato possibile assicurare una maggiore conformità con le caratteristiche della società locale contemporanea. A questo proposito, gli xiangtu jiaocai costituiscono una preziosa risorsa storica, perché contengono dati molto importanti ai fini dello studio della società dell epoca, ad esempio cifre demografiche, oppure indici relativi alla produttività, e via dicendo. Questa maggiore attenzione nella compilazione è dovuta, in parte, al fatto che, a partire da questo periodo, vennero istituiti dei veri e propri comitati responsabili della raccolta delle informazioni e della stesura dei materiali didattici; di questi comitati facevano parte sia funzionari governativi che impiegati scolastici. 232 Come nel caso dei materiali redatti in epoca Qing, la scelta dei contenuti e le modalità di trasmissione delle informazioni dovevano essere effettuate sulla base della valutazione delle caratteristiche peculiari degli studenti, il che significava adattare la 231 Si veda la tabella presente in Ivi, p Sull argomento, si veda SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun,Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p

112 natura dei materiali didattici e la loro complessità all età degli alunni, alla loro dimensione cognitiva e all esperienza della realtà circostante che avevano accumulato fino a quel momento; un elemento da cui, invece, non era possibile prescindere era il fatto di utilizzare la lingua cinese nella stesura di questi materiali didattici, al fine di favorire la coesione linguistica. Tutte queste particolarità manifestate dagli xiangtu jiaocai erano funzionali all uso di questo tipo di materiali didattici per promuovere un sentimento patriottico e la devozione alla causa di contribuire alla realizzazione di una società riformata. 233 In questo modo, diventava possibile spingere gli studenti a conoscere e apprezzare appieno le peculiarità della realtà che li circondava, portandoli a sviluppare, partendo dall attaccamento verso la propria terra d origine, un vero e proprio sentimento patriottico verso la nuova nazione cinese. In età repubblicana, una delle finalità dell istruzione era proprio quella di promuovere l amore nei confronti della patria, in ottemperanza ai Tre Principi del Popolo, e gli xiangtu jiaocai contribuirono a svolgere una funzione piuttosto importante in questo ambito, poiché, per quanto la loro azione fosse limitata al contesto locale, si dimostrarono perfettamente in grado di diffondere queste idee all interno della popolazione. Gli anni Trenta possono essere considerati fra i periodi più floridi per quanto riguarda lo sviluppo degli xiangtu jiaocai, perché i materiali didattici compilati in questa fase rivelano una complessità formale più elevata rispetto a quelli dell epoca precedente; inoltre, grazie alle riforme, tali testi conobbero una standardizzazione più elevata. Uno dei testi che segnarono un profondo cambiamento nello sviluppo degli xiangtu jiaocai fu Lo stile letterario più recente: Xiangtu jiaocai della provincia del Fujian (Zuixin yuti Fujiansheng xiangtu jiaocai 最新语体福 - 建省乡土教材 ), pubblicato nel 1930 e scritto da Pan Shouzheng 潘守正 ( ) e Peng Chuanzhen 彭传珍 234. Il testo si componeva di quattro volumi, per un totale di ventidue testi, ciascuno corrispondente a una lezione. Ogni lezione era costituita da un brano di caratteri circa. L elemento di originalità consisteva nel fatto che, mentre le opere redatte in precedenza, pur presentando un linguaggio piuttosto semplice, erano scritte interamente in wenyan, in questo caso la lingua letteraria veniva impiegata solo nelle note esplicative, 233 SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun,Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p Dati anagrafici non reperiti. 111

113 mentre i brani che componevano le varie unità didattiche erano scritti in lingua colloquiale. 235 Nonostante le innovazioni introdotte dal Zuixin yuti, fu il testo intitolato Nuovo xiangtu jiaocaidi Wuxi (Wuxi xiangtu xin jiaocai 无锡乡土新教材 ), pubblicato nel 1936, a fissare definitivamente la struttura e le caratteristiche degli xiangtu jiaocai aggiornati. L articolazione dei contenuti delle varie unità didattiche seguiva un ordine preciso: ciascun capitolo si apriva con alcune domande introduttive in merito all argomento trattato, cui seguiva un breve testo esplicativo, il quale conteneva le informazioni che si intendeva trasmettere. L ultima sezione prevedeva dei quesiti formulati in modo tale che gli allievi svolgessero alcune attività finalizzate a interiorizzare quanto studiato in classe. Per rendere la fruizione più comprensibile, i testi erano corredati da illustrazioni, tabelle e così via. Considerando il testo seguente, tratto dal capitolo riguardante la stampa, presentato nel secondo volume dei Wuxi xiangtu xin jiaocai, si può comprendere appieno la nuova struttura di questi testi 书局印刷所和地方文化有什么关系? 2. 无锡印刷所哪家规模最大? 3. 无锡还缺什么厂和制造所? Copertina del testo Nuovo xiangtu jiaocai di Wuxi (Wuxi xiangtu xin jiaocai 无锡乡土新教材 ), [Fonte immagine: Ivi, p.107.] 235 Ivi, pp ZHOU Shixiang 周士香,Wuxi xiangtu xin jiaocai 无锡乡土新教材, (Nuovo xiangtu jiaocai di Wuxi), Shanghai, 正中书局 Zhengzhong shuju,1936,citato da SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun, Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p

114 [Trad. 1. Che rapporto esiste fra le librerie, le stamperie e la cultura del luogo? 2. Qual è la stamperia più grande di Wuxi? 3. Quali altre fabbriche e stabilimenti si trovano a Wuxi?] 书局是卖书的地方 印刷所是印书的地方 这县的书局和印刷所越多, 人也越文明 无锡的大书局, 都在城里 他们到上海贩运了书来, 卖给本县和临县的学校的, 有的兼卖日用品 无锡的印刷所, 也都在城里, 他们用机器印刷各种书报薄册, 很是便捷 最有名的, 是无锡成印刷公司和协成印刷局, 临近各县, 都来拖他们代印文件 可惜无锡还没有大规模的造纸厂和教育用品制造所, 所以我们用的纸张和文具, 大部分是上海运来的, 有的还是外国货 [Trad. La libreria è il luogo in cui si vendono i libri. La stamperia è il luogo in cui si stampano i libri. Man mano che il numero di librerie e stamperie presenti in questa contea aumenta, si fa più elevato anche il grado di cultura della popolazione. Le grandi librerie di Wuxi si trovano all interno della città. Esse ricevono i libri da Shanghai e li rivendono alle scuole della nostra contea e delle contee vicine, alcune di esse vendono anche beni di uso quotidiano. Le stamperie di Wuxi si trovano anch esse all interno della città, e fanno uso dei macchinari per stampare libri, periodici e riviste di ogni genere, sono molto efficienti e convenienti. Le più note sono la Stamperia di Wuxi e le Stamperie Unite e le contee vicine si rivolgono a loro per la stampa dei loro documenti. Purtroppo, Wuxi manca ancora di grandi fabbriche di carta e di stabilimenti che producono strumenti di cancelleria, perciò la carta e la cancelleria che usiamo provengono per la maggior parte da Shanghai, o addirittura viene importata dall estero] (1) 认识城中各书局 ; (2) 参观印刷工作 [Trad. 1. Conoscere tutte le librerie della città; 2. Visitare uno stabilimento per la stampa] In questo caso, le domande introduttive che compaiono all inizio del capitolo hanno la doppia funzione di chiarire quale sia l argomento che verrà presentato e spingere gli studenti a riflettere sulla risposta da fornire, secondo le proprie conoscenze pregresse riguardo questa tematica. Il proposito è quello di coinvolgere gli alunni, poiché le risposte che vengono richieste devono comunque essere filtrate dall esperienza personale, il che va a vantaggio dell immedesimazione con la realtà locale, che è l obiettivo della xiangtu jiaoyu. In secondo luogo, si nota immediatamente l estrema semplicità del linguaggio, in modo da risultare comprensibile ai giovani studenti, e il fatto che il testo sia strutturato in frasi brevi, che lasciano supporre un apprendimento mnemonico facilitato. Un altro elemento da sottolineare è rappresentato dall enfasi sulla produttività e sugli aspetti positivi dello sviluppo del settore produttivo della stampa e della pubblicazione di testi scritti: la presenza di una florida industria della stampa nella regione viene direttamente collegata al progresso della civiltà e della società stessa. È emblematico anche il fatto che 113

115 vengano utilizzati termini e aggettivi delle connotazioni fortemente positive per descrivere lo sviluppo di questo ambito produttivo: dagli aggettivi e dal tono utilizzato, si evince come l obiettivo sia quello di suscitare orgoglio verso la propria cittadina, che nulla deve avere da invidiare alle città più grandi, se non il fatto di non possedere grandi fabbriche di articoli di cancelleria. Lo scoppio della guerra sino-giapponese, nel 1937, non comportò una perdita della fiducia nella capacità dell istruzione di promuovere l unione sociale; anzi, in un momento così difficile per il Paese, gli xiangtu jiaocaidivennero ancor di più uno degli strumenti attraverso i quali si puntava a generare un sentimento patriottico negli studenti, spingendoli a perpetuare una strenua resistenza all invasione giapponese. 237 Poiché non venne abbandonata la convinzione che un istruzione di stampo moderno potesse, effettivamente, servire a fortificare la nazione, tra la fine degli anni Trenta e l inizio degli anni Quaranta, si cercò di potenziare ulteriormente la xiangtu jiaoyu, cercando di rendere più completo ed efficace l insegnamento che verteva su tematiche come l economia, il commercio e i settori produttivi locali Inoltre, l ambito operativo degli xiangtu jiaocai, che fino a quel momento includeva principalmente le scuole elementari, fu esteso anche alle scuole superiori. 238 Si può dunque definire l arco di tempo fra gli anni Dieci e gli anni Trenta del Novecento l età d oro degli xiangtu jiaocai, perché durante questa fase non solo vennero definiti, in maniera istituzionalizzata, gli obiettivi che questi materiali didattici si prefiggevano di raggiungere, bensì si procedette a elaborare anche la struttura che le unità didattiche avrebbero dovuto presentare. Questa pianificazione dettagliata permise il proliferare degli xiangtu jiaocai in tutte le province cinesi, ma non mancò di mostrare degli aspetti negativi, dovuti principalmente al fatto che un eccessiva standardizzazione andava necessariamente a scapito del rispetto della specificità locale, una delle caratteristiche principali che gli xiangtu jiaocai dovevano presentare. Ciò era imputabile all importanza che venne tributata ai contenuti legati all ambito produttivo e industriale, poiché essi tendevano a spostare l accento dalle peculiarità culturali a quelle legate allo sviluppo economico del luogo; in questo modo, si rischiava di inficiare l immedesimazione con la realtà locale che scaturiva dallo studio della cultura, intesa come patrimonio di storia e tradizioni. 237 Si veda il contenuto del Zhanshigeji jiaoyu shishi ganga 战时各级教育实施纲要 (Piano per la realizzazione dell attività didattica in tutte le classi scolastiche durante la guerra), 1938, citato da TENG Xing et al.,zhongguo Xiangtu jiaocai yingyong diaocha yanjiu, p SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun, Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p

116 Gli xiangtu jiaocai scritti in quest epoca possiedono, forse ancor più rispetto ai materiali scritti in età pre-repubblicana, la valenza di mezzo per la conservazione e la trasmissione della cultura dell epoca, non solo per quanto concerne le manifestazioni materiali (aspetto comunque reso evidente dai dati, contenuti negli xiangtu jiaocai, e raccolti direttamente dal contesto reale), ma anche per quanto riguarda le conoscenze astratte e il pensiero dell epoca. Non bisogna, infatti, dimenticare che una delle caratteristiche principali che gli xiangtu jiaocaihanno mantenuto nel tempo è quella di riflettere lo spirito dell epoca che li ha prodotti, proprio perché devono venire incontro alle esigenze immediate della società di riferimento; per tale motivo costituiscono, a tutti gli effetti, delle testimonianze storiche dal valore inestimabile. 5.3 Gli xiangtu jiaocai come strumento per la diffusione dell ideologia comunista rivoluzionaria: dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese alla Rivoluzione Culturale Si è già evidenziato in precedenza come il ruolo svolto dall istruzione abbia conosciuto un cambiamento radicale dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese e l instaurazione del regime guidato dal Partito Comunista, poiché divenne uno dei veicoli principali per la diffusione dell ideologia del Partito. Anche gli xiangtu jiaocai si allinearono con questo proposito ideologico, il che significava che mantennero la funzione di alimentare il patriottismo, tramite l enfasi posta sull amore verso il proprio luogo di origine, ma si arricchirono della missione di convogliare i valori rivoluzionari e di spingere la popolazione a partecipare attivamente alla crescita dell intero Paese, tramite l impegno attivo nello sviluppo dell agricoltura e dell industria locali. Durante gli anni Cinquanta, fu disposto che, in ogni distretto, dovessero essere istituiti dei comitati, investiti del compito di redigere gli xiangtu jiaocai: si trattava di organizzazioni alle dipendenze dei dipartimenti locali per l istruzione (jiaoyuting 教育厅 ) oppure dei comitati per la ricerca (jiaoyanshi 教研室 ). Ciò non significava che lo sviluppo a livello locale dovesse rimanere appannaggio delle autorità del luogo: infatti, si stabilì che anche il governo centrale avrebbe dovuto ricoprire un ruolo maggiormente attivo nel partecipare all amministrazione dell istruzione nelle varie zone SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun, Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p

117 In effetti, gli xiangtu jiaocai non dovevano sostituire, in alcun modo, i testi didattici scelti dal Ministero dell Istruzione centrale: la loro missione rimaneva quella di fungere da complemento per le lacune che il sistema educativo nazionale non era in grado, da solo, di colmare; al contrario, avrebbero dovuto sortire un effetto congiunto con i libri di testo impiegati a livello nazionale, per fomentare l identificazione con la patria e l asservimento alla causa rivoluzionaria, tramite il riconoscimento delle peculiarità locali 240 Per quanto riguardava i contenuti, venne dato un maggiore rilievo alle discipline di utilità pratica, come lo studio delle risorse naturali, delle scienze agrarie e della situazione economica dell area. Ciò non si tradusse in un rifiuto totale delle materie inerenti agli aspetti culturali locali, ma questi contenuti risultavano filtrati dall intento propagandistico di sottolineare come le comunità locali avessero partecipato alla rivoluzione, e come dovessero continuare ad adoperarsi attivamente per il raggiungimento di questi obiettivi: infatti, fu posto maggiore rilievo sugli avvenimenti legati all avanzare della rivoluzione e sul contributo della comunità locale alla partecipazione alla lotta per la difesa degli ideali socialisti. Furono diffusi testi che riguardavano le gesta degli eroi locali, la lotta per la rivoluzione, ma anche storie di operai originari del luogo, i quali si erano distinti per la condotta esemplare; a questi argomenti si accompagnavano anche descrizioni delle peculiarità del paesaggio e dei monumenti storici di quell area. Un altro elemento degno di nota è che negli xiangtu jiaocai degli anni Cinquanta fu annoverato anche lo studio delle canzoni popolari, in particolare di quelle che rispecchiavano lo spirito rivoluzionario. 241 L influenza della componente rivoluzionaria nei contenuti degli xiangtu jiaocai comportò una generale diminuzione della qualità complessiva di questi testi, perché venne meno l oggettività dei contenuti proposti ed essi furono relegati a semplici complementi dell insegnamento tradizionale. Tuttavia, proprio in virtù dell accentuato fine didascalico nel trasmettere gli ideali rivoluzionari, tra gli anni Cinquanta e Sessanta vi fu un ulteriore incremento delle pubblicazioni,che erano ora diffuse pressoché su tutto il territorio cinese, comprese le zone più periferiche Si veda il primo articolo del Jiaoyubu guanyu bianxie zhongxiaoxue, shifanxiao xiangtu jiaocai de tongzhi, 教育部关于编写中小学 师范学校乡土教材的通知 (Avviso del Ministero dell Istruzione circa la stesura degli xiangtu jiaocai rivolti alle scuole elementari, medie e alle scuole normali), pubblicato nel 1958; testo consultato presso il sito FawenFagui 法文法规 : Si tratta, anche in questo caso, di provvedimenti contenuti nel Jiaoyubu guanyu bianxie zhongxiaoxue, shifanxiao xiangtu jiaocai de tongzhi. 242 SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun, Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p

118 Come è noto, durante la prima fase della Rivoluzione Culturale, l insegnamento nelle scuole conobbe una battuta di arresto; quando furono ripristinate le lezioni, vennero stabiliti dei nuovi principi per la realizzazione degli xiangtu jiaocai. Uno dei cambiamenti introdotti consisteva nel consentire agli stessi operai e contadini di redigere da sé i Xiangtu jiaocai Lingua e testi uso destinato alle scuole elementari (Yuwen chu zhongyong 语文初中用 ), Editoria Xinhua del distretto governativo di Hainan (Hainan xingzhengqu Xinhua Shudian 海南行政区新华书店 ), materiali didattici, in ottemperanza agli scritti di Mao, che teorizzavano la sovversione dell ordine sociale e la presa di potere di contadini e operai, che avrebbero dovuto diventare docenti in prima persona, in modo da diffondere anche alle altre classi sociali gli insegnamenti derivanti dalla loro esperienza di vita aspra e impegnativa nelle fabbriche e nelle campagne. 243 Di conseguenza, a partire dal 1968, apparvero nuovi xiangtu jiaocai che vennero utilizzati in tutte le scuole e avevano come tematiche principali non solo la lingua locale, la letteratura, la geografia e così via, ma ponevano un accento particolare sulle dure condizioni di vita dei contadini e degli operai, nonché sulla necessità di essere devoti alla causa rivoluzionaria. Nonostante il proposito fosse quello di spingere le masse stesse a occuparsi della stesura dei materiali, in realtà, a occuparsi della pubblicazione furono ancora una volta gli organi locali preposti all amministrazione del sistema educativo, 243 SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun, Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p

119 nonché le organizzazioni designate, di cui, solo in alcuni casi, facevano parte alcuni membri delle squadre produttive. 244 Gli xiangtu jiaocai scritti durante la Rivoluzione Culturale presentavano alcune caratteristiche in comune. In primo luogo, a prescindere dalle tematiche trattate, era sempre presente un tono fortemente propagandistico e i contenuti rivelavano comunque una forte componente politica 245. Ciò risulta evidente se si osserva la tipologia di illustrazioni che appaiono sulla copertina dei testi, le quali risultano molto simili a quelle dei manifesti propagandistici dell epoca. Alcuni testi, invece, per quanto descrivessero aspetti della vita quotidiana e della cultura locale, di fatto non illustravano tematiche legate alla vita di tutti i giorni che potessero suscitare un responso immediato e contribuire a sviluppare un sentimento di amore per il luogo natio: si puntava solamente a inculcare negli studenti un sentimento di devozione alla causa rivoluzionaria. Per questo motivo, gli argomenti presentati all interno degli xiangtu jiaocai erano spesso filtrati dall esperienza politica di chi si occupava della redazione di questi testi, come ben testimonia l opera Politica, matematica, xiangtu jiaocai (Zhengzhi, shuxue, xiangtu jiaoca i 政治 数学 乡土教 材 ) pubblicata a Wuxi nel I contenuti erano suddivisi fra tematiche politiche e argomenti legati alla matematica: al primo gruppo appartenevano appassionate descrizioni dell operato di Mao nei confronti dei contadini e degli operai, oltre a Frontespizio del volume Politica, matematica, xiangtu jiaocai (Zhengzhi, shuxue, xiangtu jiaocai 政治 数学 乡土教材 ), pubblicato dalla Società di pubblicazione Hukang di Wuxi (Wuxi Hukang Gongshe 无锡胡隶公社 ) nel [Fonte immagine: SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun,Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p.145] descrizioni della dura infanzia patita nei campi, nonché dell amara vita contadina, e testimonianze dell importanza di aderire alla causa rivoluzionaria sostenuta dal leader. Per quanto riguardava gli argomenti attinenti alla matematica, comparivano tematiche 244 Ivi, p SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun,Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p

120 che, di per sé, erano assai lontane dall ambito scientifico: basti pensare che le sezioni che vi si trovavano all interno riguardavano, ad esempio, lo sviluppo della produttività e la necessità di non lasciare indietro la lotta di classe. 246 Sulla base di quanto illustrato in precedenza, è senza dubbio vero che gli xiangtu jiaocai, durante il periodo fra la fondazione della Repubblica Popolare Cinese e la Rivoluzione Culturale, conobbero una diffusione su larga scala, il che sicuramente andò a vantaggio della diffusione della cultura e dell alfabetizzazione, anche nelle zone in cui non era possibile implementare efficacemente i provvedimenti sostenuti dal sistema educativo centralizzato. Tuttavia, non vi era una vera diffusione di nozioni e conoscenze utili ai fini didattici: la componente politica e propagandistica era presente in una maniera troppo dirompente che, in alcuni casi, rischiava addirittura di sfociare nel fanatismo politico. In conclusione, il sistema di stesura e divulgazione degli xiangtu jiaocai non era dotato di una solidità sufficiente da permettergli di perdurare nel tempo. La conseguenza di tale situazione fu che, al termine della Rivoluzione Culturale, anche questa dimensione degli xiangtu jiaocai finì inevitabilmente per crollare, lasciando spazio a una concezione dell istruzione nativa più sostenibile, cioè più vicina alle esigenze locali e più congeniale alle comunità presso le quali venivano creati. 5.4 Nuovi sviluppi degli xiangtu jiaocai dalla fine degli anni Settanta fino a oggi Nel 1978, il Ministero dell Istruzione promulgò il Piano per la programmazione didattica decennale delle scuole elementari e medie diffuse su tutto il territorio (Quanrizhi shinianzhi zhongxiao xuexiao jiaoxue jihua 全日制十年制中小学校教学计划 ), il quale ristabilì il ruolo degli xiangtu jiaocai quali strumento per la diffusione di nozioni legate alla cultura locale. Nel 1980, il Piano per la programmazione didattica decennale relativa alla storia e alla didattica all interno delle scuole medie (Quanrizhi shinian xuexiao zhongxue lishi jiaoxue dagang shixing 全日制十年制学校中学历史教学大纲试行 ) fissò dei criteri più puntuali riguardo la stesura dei contenuti degli xiangtu jiaocai nelle varie discipline: ad esempio, fu deciso che i requisiti fondamentali per mettere in atto efficacemente l insegnamento della geografia locale fossero una buona conoscenza delle condizioni 246 Ivi, p

121 naturali del luogo, nonché dello sviluppo dei settori produttivi, delle comunicazioni e delle infrastrutture. 247 Dal punto di vista delle modalità di presentazione dei contenuti, fu individuata la necessità di porre nuovamente l accento sulle peculiarità della cultura locale, in modo da riaffermare la funzione degli xiangtu jiaocai di favorire la coesione sociale, alimentando il senso di appartenenza alla propria terra d origine che gli studenti dovevano essere spinti a sviluppare per mezzo dello studio approfondito della realtà locale. Un enfasi particolare fu posta sulle caratteristiche culturali delle comunità formate dalle minoranze nazionali e sul loro retaggio storico. Per quanto riguardava la struttura degli xiangtu jiaocai, ogni capitolo era composto da un brano contenente le informazioni, un glossario, delle illustrazioni esplicative e alcuni quesiti applicativi. 248 Nonostante gli sforzi per rendere più efficace la xiangtu jiaoyu, tuttavia, gli xiangtu jiaocai mantennero lo status di materiali supplementari all insegnamento canonico, con la conseguenza che non venne neppure aumentato il numero di ore settimanali destinate allo studio di questi testi. 249 Tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta si assistette, dunque, a una fase di ulteriore sviluppo degli xiangtu jiaocai, i quali si arricchirono di contenuti ancora più variegati, nel rispetto del criterio della specificità locale. In questa fase, si puntò a rendere più efficace l utilizzo degli xiangtu jiaocai tramite l ausilio di materiali multimediali, come le videocassette e così via. Questi cambiamenti fecero sì che lo sviluppo degli xiangtu jiaocai acquistasse una maggiore considerazione da parte delle autorità centrali. 250 Nel 2001 il Piano per la riforma delle lezioni relative all istruzione di base (Jichu jiaoyu kecheng gaige gangyao 基础教育课程改革纲要 ) sancì nuovamente l importanza di affidare alle istituzioni locali il compito di amministrare il sistema educativo nelle varie aree, il che comportò una sostanziale riorganizzazione dei testi didattici impiegati a livello locale: gli xiangtu jiaocai vennero inseriti nella più ampia categoria dei difang jiaocai 地方教材 (materiali didattici locali), i quali, oltre agli xiangtu jiaocai veri e propri, annoveravano anche materiali didattici di altre entità. In realtà, i testi appartenenti a queste categorie non presentano una netta distinzione tra di loro, al punto che, in alcuni casi, viene usata la denominazione xiangtu jiaocai per indicare opere che sarebbero, invece, difang jiaocai. Se si considerano i materiali didattici in uso al giorno 247 SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun, Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p Ivi, p Ivi, p Ivi, pp

122 d oggi, di fatto, non vi è alcuna differenza, se non nominale, fra queste categorie di testi. 251 Dal 2001 a questa parte, vi sono state ulteriori modifiche per cercare di migliorare l efficienza degli xiangtu jiaocai. In primo luogo, si è cercato sempre di più di migliorarne i contenuti, puntando allo sviluppo della ricerca sulla realtà locale, soprattutto nel caso delle aree in cui vi è un alta concentrazione di popolazione appartenente alle minoranze nazionali: i testi mirano a una rispondenza sempre maggiore con gli aspetti della vita quotidiana relativi alla comunità in seno alla quale vivono gli studenti. A questo proposito, una componente importante della didattica sono le esercitazioni pratiche cui devono dedicarsi gli alunni nel corso del loro apprendimento, molto utili ai fini dell acquisizione di una maggiore consapevolezza della realtà che circonda gli studenti, nonché del raggiungimento di conoscenze approfondite in merito alla cultura della propria società di appartenenza. Queste attività pratiche possono tradursi in esercitazioni sportive (si veda il caso delle lezioni di arti marziali presso le comunità di etnia Hui nel Ningxia (Ningxia Sheng 宁夏省 ), presentato nel paragrafo successivo), oppure derivanti dal collegamento interdisciplinare fra più materie, come la storia e la musica, nel caso dell insegnamento legato ai materiali didattici intitolati Fiore (Huar 花儿 ), dal nome di una serie di canzoni popolari diffuse nella stessa regione. 252 Se si analizza il processo di sviluppo che hanno conosciuto gli xiangtu jiaocai e l istruzione locale, risulta evidente come questi materiali didattici abbiano svolto un ruolo significativo sia nell ambito del progresso del sistema educativo in sé, perché hanno contribuito in maniera consistente a diffondere l istruzione anche nelle aree periferiche, sia nella promozione dell identificazione degli studenti con la propria terra e, per assimilazione, con la propria patria. Ciò è stato possibile perché, dal momento che i contenuti degli xiangtu jiaocai hanno sempre riguardato la realtà che circondava gli studenti e il loro retaggio culturale, risultava facile creare un immedesimazione degli alunni con il contesto locale di appartenenza, il che rendeva maggiormente possibile sviluppare un senso di identificazione sia con la comunità locale che con la società macroscopica, quella nazionale. Inoltre, come evidenziato in precedenza, gli xiangtu jiaocai scritti nei decenni scorsi hanno ricoperto un ruolo molto importante nel tracciare una descrizione della società locale del tempo; lo studioso Bai Guixi ha sottolineato come 251 Testo originale consultato presso China Education and Research Network (Zhongguo Jiaoyu he Jisuanji wang 中国教育和科研计算机网 ): Sul caso citato, si veda ZHANG Aiqin, Minzu diqu fazhan yu xiangtu jiaocai kaifa Ningxia Huizu shequ jiaoyu renleixue tianye diaocha, pp

123 essi, in particolare, abbiano favorito la trasmissione di due tipi di conoscenze: le prime sono conoscenze locali primitive ( 原生性乡土知识 yuanshengxing xiangtu zhishi), cioè quelle nozioni che derivano dall esperienza pratica e hanno a che fare con la vita e la sopravvivenza della società. Le seconde sono, invece, le conoscenze secondarie (cishengxing xiangtu zhishi 次生性乡土知识 ), le quali sono acquisite da soggetti terzi che esaminano queste società; alla luce di queste considerazioni, si comprende pienamente come gli xiangtu jiaocai abbiano rivestito un importanza fondamentale, proprio perché la loro stesura ha richiesto, nel corso del tempo, una costante attenzione verso la realtà locale. 253 In generale, si può dire che gli xiangtu jiaocai abbiano modificato in maniera consistente la concezione dell istruzione locale, perché è proprio grazie allo sviluppo di questi materiali che è stato possibile tributare una maggiore attenzione alla specificità locale, e questo ha ricoperto un ruolo fondamentale soprattutto nello sviluppo dell istruzione nelle aree in cui vi è un alta concentrazione delle minoranze nazionali. 5.5 L uso degli xiangtu jiaocai nella Cina contemporanea, ai fini della promozione dell interculturalità Nonostante gli xiangtu jiaocai si propongano come uno strumento per promuovere l interculturalismo, tramite l analisi e la celebrazione della diversità locale, non è sempre vero che questi materiali riescono a portare a termine, in maniera positiva, questi obiettivi. Vi sono dei casi in cui gli xiangtu jiaocai hanno trovato un applicazione positiva, come nel caso delle comunità di etnia non-han residenti nella provincia del Ningxia. In questa regione vivono soprattutto Hui, ma anche Mongoli, Uiguri, Tibetani e Mancesi. Negli ultimi decenni, all interno della provincia del Ningxia sono stati scritti numerosi xiangtu jiaocai: uno dei più famosi, intitolato Nozioni generali sulle politiche etniche (Minzu zhengce changshi 民族政策常识 ), fu introdotto nella contea di Yinchuan (Yinchuan xian 银川县 ). Questo testo ha visto la pubblicazione per la prima volta nel 1984 ed è stato poi soggetto a numerose revisioni, al punto che ne esistono altre due edizioni, l ultima delle quali risale al Il Minzu zhengce changshi fu redatto dalle 253 La distinzione fra yuanshengxing xiangtu zhishi e cishengxing xiangtu zhishi, enunciata da BAI Guixi 柏贵喜 in Uso e preservazione delle conoscenze locali (Xiangtu zhishijiqiliyongyubaohu 乡土知识及其利用与保护 ), Zhongnan minzu daxue Xuebao 中南民族大学学报, 2006, è citata da SHI Ou, ZHANG Zengtian, LIU Liqun, Bainian Zhongguo xiangtu jiaocai yanjiu, p

124 autorità locali per promuovere la coesione multiculturale all interno della regione; la prima edizione si componeva di sei capitoli, da titoli che inneggiavano alla coesione e all unità sociale, come Il nostro Paese è una nazione unita, composta da numerose nazionalità (Woguo shi tongyi de duo minzu guojia 我国是统一的多民族国家 ), Uguaglianza e unione fra le nazionalità (Minzu pingdeng he minzu tuanjie 民族平等和民族团结 ) e Rispettare gli usi, dei costumi e della religione delle minoranze nazionali (Zunzhong shaoshu minzu fengsu xiguan he zongjiao xinyang 尊重少数民族风俗习惯和宗教信仰 ); in seguito, il numero dei capitoli è aumentato, ma i contenuti concettuali sono rimasti pressoché invariati. 254 Il Minzu zhengce changshi ricopre un importanza particolare in virtù del suo contributo, pur con dei limiti, a fissare le linee guida dello sviluppo degli xiangtu jiaocai nella provincia del Ningxia. In primo luogo, è esemplificativo il fatto che, soprattutto nel trattare i contenuti di argomento storico, tenda a porre un enfasi particolare sul contributo che le comunità Hui hanno dato nel loro rapporto con gli Han, ad esempio sottolineandone il ruolo positivo nel processo di rovesciamento della dinastia imperiale. In generale, nei contenuti, si è cercato di mettere in evidenza la necessità di realizzare la coesione sociale, rispettando le particolarità culturali di ciascuna minoranza: si trattava di servire, allo stesso tempo, un proposito sia ideologico che psicologico. Questo perché, presentando le peculiarità della cultura delle minoranze locali, si puntava a smuovere direttamente la coscienza degli studenti, invogliandoli a identificarsi con la propria terra e la propria cultura d origine; allo stesso tempo, i contenuti di questo testo non contraddicevano l ideologia sostenuta dal Partito Comunista, poiché veniva reiterata con forza l appartenenza di tutte le minoranze etniche alla nazione cinese, senza negare l identità delle singole componenti. Zhang Aiqin ha compiuto una ricerca sul campo in alcune scuole elementari e medie nel Ningxia, e dalle testimonianze raccolte durante le lezioni che si svolgevano in queste scuole appariva chiaramente che molti insegnanti si basavano sulle nozioni propugnate dal Minzu zhengce changshi per inculcare negli studenti proprio questo sentimento di duplice accettazione dell appartenenza sia alla singola comunità locale, sia alla nazione cinese ZHANG Aiqin, Minzu diqu fazhan yu xiangtu jiaocai kaifa Ningxia Huizu shequ jiaoyu renleixue tianye diaocha, p Vedi Ivi, p

125 Ai fini della diffusione del senso di appartenenza alla comunità locale, è emblematico che, sulla copertina della prima edizione di questo volume, comparisse Copertina della prima edizione del testo Nozioni generali sulle politiche etniche (Minzu zhengce changshi 民族政策常识 ) [Immagine tratta da ZHANG Aiqin, Minzu diqu fazhan yu xiangtu jiaocai kaifa Ningxia Huizu shequ jiaoyu renleixue tianye diaocha, p. 117.] l immagine di un monumento caratteristico della zona di Yinchuan, cioè la Stele della Fenice (Fenghuangbei 凤凰碑 ); si trattava di un elemento molto importante, poiché la Stele della Fenice è una delle rappresentazioni più emblematiche della storia e della cultura locali, e inserirla in un testo volto a promuovere la coesione sociale sembrava asserire che, nonostante vi fosse un accettazione dell appartenenza alla società nazionale, la comunità locale non aveva alcuna intenzione di sublimarsi nella cultura dominante. Nel Ningxia, la stesura dei materiali didattici usati fra le varie comunità è spesso compito dei funzionari delle stesse istituzioni scolastiche, soprattutto nel caso in cui si tratti di volumi che riflettono in modo particolare alcuni aspetti peculiari delle singole località: alcuni testi rimandano a componenti fortemente specifiche, al punto da suscitare forti reazioni anche dal punto di vista psicologico, perché riescono a creare una profonda immedesimazione con la realtà locale. È il caso del testo Arti marziali dell etnia Hui (Huizu chaquan 回族查拳 ), redatto da alcuni funzionari della scuola denominata QQ 124

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